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www.ildialogo.org POSTE ITALIANE: oculatezza o avarizia ?,di Martino Pirone

Lettera
POSTE ITALIANE: oculatezza o avarizia ?

di Martino Pirone

Un problema che riguarda tutta italia, soprattutto le zone interne


Egregio Direttore,

la notizia data dalla stampa qualche giorno fa che in provincia di Varese verranno chiusi cinque uffici postali ha dell’incredibile, come pure la giustificazione addotta da Poste Italiane: “Uffici diseconomici, dove l’esiguità delle pratiche evase giornalmente non giustifica i costi di mantenimento degli impiegati”. Giustificazione a mio modesto avviso del tutto fuori luogo ed ancor più incredibile se si considera quanti saranno in tutta Italia gli uffici che cadranno sotto la scure impietosa di Poste Italiane Sarebbe una saggia ed oculata decisione se a prenderla fosse un’azienda privata, ma non Poste Italiane che, pur essendo una S.p.A. è comunque un’azienda di Stato in quanto l’unico azionista è il Ministero dell’Economia e delle Finanze che ne detiene il controllo diretto. Essa deve quindi garantire i servizi postali essenziali (ricezione, smistamento e consegna della corrispondenza) affidatigli in regime di totale monopolio, che tale resterà fin quando on si deciderà per una liberalizzazione di detto servizio, da molto tempo in discussione.

Poste Italiane dovrebbe prendere in esame i dati contabili di tutti gli uffici e valutare l’economicità o meno nella loro totalità, perché ci saranno senz’altro molti uffici con una consistente contropartita in attivo, anche grazie all’introduzione progressiva di altri servizi soprattutto di tipo finanziario.

Voglio sperare che i Sindaci dei Comuni interessati promuovano un’azione congiunta con ricorso al TAR (chiedendo una sospensiva) o alla Magistratura ordinaria per fermare questo improvvido e impopolare provvedimento di Poste Italiane che danneggerebbe ulteriormente tanti cittadini già disagiati e carenti di molti altri servizi.

Nella eventuale ipotesi che l’azione legale dovesse risultare sfavorevole per i Comuni questi potrebbero accollarsi la differenza, che sarà senz’altro di modesta entità, per arrivare al pareggio di gestione di quegli uffici postali, in modo da evitare la loro chiusura.

Arcisate, 3 dicembre 2012

Martino Pirone




Lunedì 03 Dicembre,2012 Ore: 18:15
 
 
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