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www.ildialogo.org Risposta alla domanda “Perché non annullare Province e Prefetture ?”,di Martino Pirone

Lettera
Risposta alla domanda “Perché non annullare Province e Prefetture ?”

di Martino Pirone

Egregio Direttore,

mi permetta di rispondere alla domanda posta dall’amico dr. Aldo Passarello il 4 u.s. su Varese News (lett. n. 49), nella speranza di riuscire a chiarire la confusione sua e di tanti altri cittadini che “sparano nel mucchio” senza prima conoscere gli argomenti e ponderarne le soluzioni. Infatti c’è ancora molta gente che confonde Provincia con Prefettura.

Premetto che non voglio apparire il saccente di turno ma uno che parla per esperienza avendo lavorato per 40 anni in Prefettura. Inviterei a leggere ciò che io e l’amico dr. Giovanni Dotti abbiamo scritto recentemente su queste pagine (v. lett. n. 301 del 28/9 “Scandali Regionali” e n. 25 del 2/10 “Per una riforma delle Regioni”) dove abbiamo evidenziato la necessità di un maggiore controllo dello Stato sull’operato delle Regioni e di tutti gli Enti Locali. Abbiamo pure fatto presente che dopo la costituzione delle Regioni si è verificato un continuo crescendo di scandali e abusi di ogni tipo in molti Enti Locali, avvenuti perché fu abolito il controllo di legittimità e di merito che la Giunta Provinciale Amministrativa, organo di controllo già esistente presso la Prefettura, esercitava sugli atti amministrativi di detti Enti.

Facciamo qualche esempio per rendere meglio l’idea: se ci fosse stato un controllo da parte di un qualche organo “apolitico” dello Stato come quello suddetto, non si sarebbero verificati gli sprechi di denaro e gli episodi di corruzione in settori come quelli dei Lavori Pubblici e della Sanità, e non si sarebbero fatte tante altre opere costose ma inutili, come l’installazione dei simboli leghisti, poi rimossi, nella Scuola di Adro. Ed ancora, essendo stata tolta alle Prefetture la vigilanza sugli atti dei Comuni, si vede cosa succede oggi sulla Strada Statale Vergiate–Besozzo, dove regna sovrana l’anarchia ed i vari Comuni installano a loro piacimento gli autovelox imponendo limiti di velocità assurdi solo per far cassa. Infine cosa dire della “bizzarria” di alcuni Comuni che hanno posto cartelli stradali con doppio toponimo (italiano e dialettale)? Cartelli che sicuramente verranno rimossi dalle successive Amministrazioni se di diverso colore politico.

Oggi, pur con la riduzione di competenze apportate, la “Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo” svolge funzioni di rappresentanza del Governo centrale sul territorio assicurando l’esercizio coordinato delle attività amministrative degli Uffici periferici dello Stato e garantendo la collaborazione tra questi e gli Enti Locali. Provvede a sospendere un Sindaco o Presidente di Provincia se compiono atti contrari alla Costituzione, ed a sciogliere un Consiglio Comunale o Provinciale per qualsiasi altra ragione, nominando in loro vece un Commissario Prefettizio. Inoltre provvede a irrogare sanzioni amministrative per diverse categorie di illeciti depenalizzati in materia di circolazione stradale (sospensioni e revisioni patenti di guida), assegni bancari protestati, telecomunicazioni, uso e spaccio di stupefacenti, ecc.

Posso capire che tutto questo al cittadino comune sia poco o per nulla noto o non gli interessi, ma ciò non vuol dire che non sia necessario, anzi indispensabile per il buon funzionamento dell’apparato amministrativo dello Stato.

Sulla abolizione o meno delle Province o sui loro eventuali accorpamenti dico soltanto che, sia da parte del Governo che del Parlamento, questo non sarebbe stato proprio il momento di affrontare la questione. Oltretutto vi sono provvedimenti più urgenti da adottare come: legge elettorale, legge anticorruzione, riduzione dei parlamentari, riesame del Titolo V della Costituzione e conseguente revisione degli Statuti Regionali, accorpamento di alcune Regioni, ecc.

Grazie dell’attenzione.

Martino Pirone

Arcisate, 6 ottobre 23012




Lunedì 08 Ottobre,2012 Ore: 17:16
 
 
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