- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (242) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org RADDOPPIARE LE PENE PER CHI RUBA ALLO STATO,di Giovanni Dotti

Lettera
RADDOPPIARE LE PENE PER CHI RUBA ALLO STATO

di Giovanni Dotti

Egregio Direttore,

considerata la grave situazione di DISAGIO SOCIALE in cui si trova il Paese, certamente aggravata dai comportamenti individualistici di molti che, pur trovandosi in posizioni di privilegio (come politici, alti funzionari, dirigenti e dipendenti pubblici , imprenditori che lavorano per lo Stato o altri Enti Pubblici, ecc.) si appropriano indebitamente in vario modo di pubblico denaro o non versano all’erario quanto dovuto, proporrei di inserire nella RIFORMA della GIUSTIZIA, se mai si riuscirà a farla, un semplice articolo di questo tenore: “LE PENE PER I VARI REATI PREVISTI DAL CODICE VENGONO RADDOPPIATE SE QUESTI SONO COMMESSI AI DANNI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE”. Anche perché “hanno approfittato di una situazione favorevole”, come ha scritto qualcuno.

Chi ruba allo Stato ruba a tutti noi e, in un momento come l’attuale in cui tanta gente soffre per mancanza di lavoro, basse retribuzioni e quant’altro, si impone una politica atta a favorire una migliore ridistribuzione del reddito ed una maggiore giustizia sociale. Pertanto CERTE RUBERIE E CERTI ABUSI, SOPRATTUTTO SE COMMESSI AI DANNI DELLO STATO O DI ENTI PUBBLICI NON POSSONO PIÙ ESSERE TOLLERATI DALLA SOCIETÀ. L’ondata di indignazione provocata dai recenti scandali venuti alla luce (rimborsi-spese gonfiati e furti di denaro pubblico dalle casse dei partiti, casi come quelli della Regione Lazio o di quell’ Esattore di imposte che si intascava il riscosso, e tantissimi altri casi di corruzione pubblica scoperti quasi ogni giorno) cresce ancor più quando si vede “come” poi questi malfattori spendono i soldi che ci hanno rubato, e navigano nell’oro mentre una parte della popolazione è costretta dagli eventi a tirare la cinghia.

Per un maggior senso di responsabilità e di rispetto delle leggi e delle Istituzioni credo che l’introduzione di una norma siffatta potrebbe essere utile, e servire anche da “deterrente” nei confronti di quei furfanti e furfantelli che si accingessero a ricalcare le orme dei Fiorito, dei Lusi, dei Bertolaso e dei tanti altri che allegramente hanno sottratto denari alle finanze pubbliche. E soprattutto per lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti una società meno corrotta, più morigerata, più sana e più giusta.

Grazie per l’ospitalità

Varese, 5 ottobre 2012 Giovanni Dotti




Venerd́ 05 Ottobre,2012 Ore: 17:08
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Lettere

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info