- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (353) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Non mi va di essere presa in giro,di Augusta De Piero

Legge 40
Non mi va di essere presa in giro

di Augusta De Piero

Ricopio da un articolo di Repubblica che si può trovare sul sito on line del quotidiano (per entrambe le citazioni che mi appresto a trascrivere riporto per intero il link per dare a chi lo voglia una sicura possibilità di verifica).
STRASBURGO - La Corte europea dei diritti umani rimette in discussione la legge 40. E' infatti stata bocciata la parte della normativa che riguarda l'impossibilità per una coppia fertile ma portatrice sana di fibrosi cistica di accedere alla diagnosi preimpianto degli embrioni.
http://www.repubblica.it/cronaca/2012/08/28/news/procreazione_la_corte_europea_boccia_parte_della_legge_40-41595506/

In altro articolo però leggiamo in riferimento alle dichiarazioni del card. Bagnasco:
Dal numero uno dei vescovi [……] l'affondo sulla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che demolisce la legge italiana in materia di fecondazione assistita: "Singolare superamento della giustizia italiana".
http://www.repubblica.it/politica/2012/08/29/news/bagnasco_rifondare_politica_e_stato_legge_40_magis...
Fermo restando il diritto di Sua Eminenza a dire ciò che pensa – e dei mezzi di informazione a riportarlo – resta anche il diritto mio a dichiarare dove posso che non mi va di essere presa in giro.
Nel 2005 il card Ruini (e la sua esortazione fu capillarmente diffusa) dopo aver espresso (ed era suo diritto) un parere negativo sulla legge 40 invitò con craxiano successo gli italiani a non andare a votare per il referendum abrogativo della legge stessa (ora non ricordo se l’abrogazione era totale o parziale).
E questo invito non era suo diritto. Allora io cercai di dirlo quanto potevo a quanti potevo.
Ora glielo dice il suo successore card. Bagnasco.
Se la pronuncia dei giudici della Corte europea dei diritti dell’uomo rappresenta “un singolare superamento della giustizia italiana” posso dire che –a mio parere- il riferimento consapevolmente autorevole non a scelte di coscienza di cattolici ma all’impianto stesso di uno strumento di democrazia previsto dalla Costituzione rappresenta una scelta di sapore eversivo?
Eminenze mettetevi d’accordo. Il referendum non è uno strumento della vostra pastorale e il rispetto della legge – che nulla toglie alla libertà di scelta e non impone a nessuno che non lo voglia azioni che la chiesa cattolica giudica moralmente sbagliate- o vale o non vale.



Mercoledì 29 Agosto,2012 Ore: 19:52
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Lettere

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info