Egregio Direttore,

l’appoggio che l’Assessore del PDL varesino Clerici ha espresso al regime siriano di Assad e la successiva dichiarazione (riparatrice) con la quale fa presente che “le sue riflessioni sulla crisi siriana sono state fraintese e ampiamente strumentalizzate”, mentre la difesa del leader siriano “era una provocazione di uomo libero, perché i media non ci dicono la verità”, ha provocato un vasto eco tra il pubblico ed anche tra alcuni politici che, ad eccezione di qualche difensore, hanno espresso dissensi, rimproveri e finanche richiesta di dimissioni.

Se la “sparata” di Clerici era una provocazione o meno lo sa lui e la sua coscienza, ma a me sembra inverosimile tale scusante perché appena lanciata la “disfida” avrebbe dovuto subito (massimo il giorno dopo) fare seguito e dire che era stata una provocazione.

Occorre inoltre considerare che, se una parte dei media non dice tutta la verità sulla grave situazione siriana, si possono sempre consultare altre fonti e cioè, oltre ai periodici vicini o meno ai vari partiti politici, molti siti sul web che ci permettono di farci un’idea al riguardo, senza contare la possibilità di sentire la viva voce dei tanti siriani, di varia estrazione sociale, che vivono in Italia e specialmente in questa provincia.

Non so se l’Assessore Clerici abbia letto la mia lettera del 22 u.s. dal titolo “Rovesciare o no Bashar al-Assad”, non per altro ma perché riportava l’importante testimonianza di padre Dall’Oglio, il gesuita che dopo trent’anni di permanenza in Siria è tornato in Italia.

Suggerisco al Sig. Clerici ed a chi è interessato a questo argomento anche l’intervista di Giovanni Sarubbi, Direttore del periodico on line “Il Dialogo”, ad Ossamah Al Tawil, membro del Comitato Esecutivo del Coordinamento Nazionale Siriano per il Cambiamento Democratico, sul tema: “Una transizione pacifica è possibile. Occorre evitare una guerra civile lunga e sanguinosa”.

Infine desidero richiamare l’attenzione dei tanti detrattori di ebrei o di mussulmani sulla significativa iniziativa intrapresa dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane che, in occasione del Ramadan, ha inviato un messaggio augurale a tutti i mussulmani d’Italia per un proficuo periodo di spiritualità e riflessione. Come vedete i semi della pace ci sono e poi cosa dire di quanto è accaduto a Vienna, in Austria, dove un parroco ha scambiato il pulpito con l’imam. Sì avete letto bene: l’imam è andato a parlare nella chiesa cattolica ed il parroco nella moschea mussulmana.

Una considerazione per concludere: il politico Clerici con le sue esternazioni è certo di aver interpretato il parere di chi l’ha eletto ? Quanti suoi sostenitori e simpatizzanti ha interpellato prima di esprimere tali c.d. “provocazioni” ? Mi sa tanto che questa è l’ennesima dimostrazione che non esiste dialogo tra gli elettori e i politici eletti perché inseriti nei “listini” dai partiti.

Un saluto a tutti ed un augurio per quella povera gente che finisca presto e bene la brutta vicenda siriana.

Martino Pirone

25 luglio 2012

Giovedì 26 Luglio,2012 Ore: 16:03