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www.ildialogo.org La cattiveria come canone per il governo della crisi.,di Carlo Loiodic

Lettera
La cattiveria come canone per il governo della crisi.

di Carlo Loiodic

Sto seguendo, con apprensione e coinvolgimento personale, i giri di danza attorno alla questione dell'indennità di accompagnamento per i disabili gravi. Si capisce sin troppo bene che Monti e Fornero sono intenzionati a ridimensionarla. Si capisce anche che le associazioni di categoria, storicamente specializzate nella pratica del sottogoverno, stentano a passare a pratiche sociali di opposizione. Se Fornero non avesse già scaricato la geometrica potenza delle sue lacrime quando si trattò di sodomizzare neopensionati, prossimi pensionandi, esodati e vittime a vario titolo della casualità anagrafica, oggi avrebbe un'arma di una qualche efficacia: l'annuncio lacrimoso: "Io non volevo, giuro!" E giù a piangere... Si guadagnerebbe giusto quel tempo per far passare in cavalleria il provvedimento. E poi, chi s'è visto s'è visto... Però quell'arma ha già sparato ed è scarica. Come regalare ai disabili un venerdì di passione spacciandolo per domenica di resurrezione? Questo è il problema. Se trovano la quadra, anche domattina, con la complicità omissiva delle associazioni, l'indennità di accompagnamento sfumerà nel vento. Le associazioni avevano infatti indetto una manifestazione nazionale a Roma per chiedere al governo che smentisse ufficialmente certe voci passate sulla stampa. Non c'è stata smentita ma una genericissima dichiarazione d'intenti e tanto è bastato per rompere il fronte e veder annulare la manifestazione. Su come andrà a finire si accettano scommesse. Tanto più che sulla KATTIVERIA del governo credo non ci siano più dubbi. Non abbiamo fatto a tempo a commuoverci alle notizie del terremoto in Emilia, che i blog ci hanno ricordato come un paio di settimane fa è stato emanato un decreto che esclude la possibilità per il governo di risarcire i danni da calamità naturali.

http://www.diritto24.ilsole24ore.com/

E noi cittadini ci permettiamo il lusso di far passare cose del genere? E' appena il caso di ricordare che, agli esordi del pensiero politico moderno, sia Hobbes che Locke considerarono lo stato come frutto di un "pactum", che consentiva ai contraenti - sudditi o cittadini che fossero - l'acquisto di una maggiore forza per opporsi ad una natura bizzarra e incontrollabile. Quante volte, leggendo a scuola "La ginestra" di Leopardi, gli insegnanti di italiano hanno indicato agli studenti quei versi in cui il poeta parla di "social catena" per resistere alla "empia natura"? E questo per rimanere a prima di Marx e all'opera solidale del socialismo. Il governo "tecnico" la mette su un piano tecnico: assicurazioni ecc. Ma se consideriamo il contesto in cui i fatti citati accadono, apparirà chiara la natura maligna e reazionaria di tutto ciò. E' pur vero che noi italiani ci siamo permessi il lusso, si fa per dire, di bruciare un partito socialista e un partito comunista che avevamo e che comunque un loro peso sulla bilancia ce l'avevano. Ma che facciamo? Ci arrendiamo così?

Carlo Loiodic



Mercoledì 23 Maggio,2012 Ore: 18:52
 
 
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