Egregio Direttore,

soltanto pochi giorni orsono io, come altri, avevo plaudito alle intenzioni di “equità” enunciate nella manovra dal Presidente Monti, ma ora almeno in parte mi devo ricredere! Dopo che giornali, radio e TV ci hanno dettagliatamente informati delle “stangate” che il Governo dei Professori ha propinato alle classi meno abbienti della nostra società, notiamo che poco o nulla è stato disposto nei confronti di coloro che percepiscono remunerazioni esorbitanti e pensioni d'oro  (V. tutti quei soggetti elencati nei libri  LA CASTA di G.A. Stella e G.Rizzo e LE SANGUISUGHE di M. Giordano). 

Ciò che ci amareggia maggiormente è che nessuno ne parla, né i giornali né i servizi televisivi.  E perché non parlare, in queste circostanze, anche delle liquidazioni di fine rapporto, da capogiro, erogate ai super manager o amministratori di banche, assicurazioni, industrie ed enti vari, pubblici e privati, indipendentemente dalla qualità del loro operato, anche perché spesso hanno causato più danni che utili. Ed infine sarebbe utile e doveroso sapere DOVE e COME hanno investito quelle fortune e sapere se hanno preso strade che portano a PARADISI FISCALI.

   Il Governo si chiede come fa a spenderli quel tizio che percepisce una pensione di 90.000 euro al mese ? (3.000,00 euro al giorno). Mi sa tanto che il prof. Monti ed il suo staff hanno già dimenticato la promessa EQUITA’.

Ora che il Sen. Monti ha messo piede nella “grande casa degli Italiani” non si indigna a sapere che i dipendenti di Camera, Senato e Presidenza della Repubblica percepiscono tre volte lo stipendio di un dipendente, di pari livello, di qualsiasi altro ufficio statale ?

Illustre prof. Monti sappiamo benissimo che era necessario ed urgente usare il “bisturi” in profondità per estirpare o arginare il più possibile il male che stava divorando il Paese, ma la maggioranza degli Italiani si aspettava un intervento rivolto principalmente, oppure contestualmente, verso chi ha tanto reddito, tanto patrimonio e tanti privilegi. Si ricordi Professore che il “buon esempio” deve venire dall’alto ed è la prima virtù.

Egregio direttore ringrazio Lei e qualche illuminato lettore e opinionista di fama che riesca a chiarire i meccanismi perversi per cui si è giunti a tali macroscopiche ingiustizie e proporre strumenti validi (referendum, proposte di legge o altro) per eventuali possibili correzioni.

Grazie per la cortese attenzione.

Martino Pirone 

Arcisate, dicembre 2011 

Mercoledì 28 Dicembre,2011 Ore: 18:28