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www.ildialogo.org La Rai affonda in un mare di debiti, ma… !!,di Martino Pirone

Lettera
La Rai affonda in un mare di debiti, ma… !!

di Martino Pirone

Egregio Direttore,

sul quotidiano “Il Giorno” del 18/12 è stata riportata l’ennesima dettagliata inchiesta sulla cattiva, assurda gestione di una grande azienda pubblica italiana quale è la RAI. Rileviamo che il deficit è aumentato anno dopo anno e che nessun Presidente, Amministratore Delegato, Consiglio di Amministrazione, anche se pagati con stipendi strepitosi, sono stati capaci di correggere.

Chi ha stabilito di assumere un Minzolini per 550mila euro l’anno, di sottoscrivere un contratto che riconosce a Sgarbi un compenso di 700mila euro l’anno per un programma trasmesso per una sola puntata (a causa dello scarso interesse del pubblico), o chi ha riconosciuto ad un Giuliano Ferrara 1 milione e mezzo di euro per i cinque fumosi minuti di “Radio Londra”, ed ancora chi ha deciso di pagare a Pippo Baudo, in panchina, 1 milione di euro l’anno, per non parlare delle munifiche elargizioni a Fabio Fazio, Roberto Benigni ed altri, merita di essere bandito da ogni pubblico impiego, incarico politico e/o di amministratore di una azienda di pubblico interesse e, se fossimo in altra epoca, meriterebbe di essere fustigato in piazza. Cose da pazzi in un’epoca di una così grave crisi economica e finanziaria del Paese.

A parte il disgustoso comportamento dei precedenti Governi che nulla hanno mai fatto per abolire o correggere questi abusi e soprusi, ciò che sorprende è che nemmeno l’attuale Governo vi ha messo mano. “Mamma RAI” sarà pure soggetta al controllo di un Ministro o no ? …. E allora… cosa o chi aspettiamo ? il Giudizio Universale o la Rivoluzione ?

Sono inoltre da biasimare quei politici e qualche pseudo-economista od opinionista che tentano di giustificare le favolose retribuzioni ad alcuni conduttori televisivi per l’elevato indice di gradimento che riscuote la trasmissione e che ciò comporta conseguentemente un cospicuo introito dalla maggiore pubblicità commerciale. Nulla di più errato, almeno per la stragrande maggioranza degli italiani, perché con tale teoria si apre una spirale che danneggia i consumatori. Difatti l’azienda commerciale più investe in pubblicità e più vende, più vende e più investe in pubblicità, ma nel contempo ciò comporta un maggiore costo del prodotto che si riversa sul consumatore.

Il pareggio di bilancio la Rai lo deve raggiungere risparmiando milioni e milioni di euro da certi stipendi degli amministratori ed alti dirigenti, da tanti rimborsi e privilegi loro accreditati, da certi contratti da sogno, e facendo pagare il canone ai 5 milioni di utenti evasori. Spero che il Governo Monti ci metta presto una pezza.

Cordialmente.

dicembre 2011 Martino Pirone



Marted́ 27 Dicembre,2011 Ore: 20:09
 
 
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