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www.ildialogo.org Chiudersi in casa non serve,di Radames Refelato e Lorenzo Mazzucato

Lettera
Chiudersi in casa non serve

di Radames Refelato e Lorenzo Mazzucato

Fatto realmente accaduto.

Apro il portone del palazzo e mi accingo a salire le scale per tornare a casa.

Subito mi assale un odore forte e tipico: gas.

E’ chiaro che da qualche appartamento c’è una fuga di gas. Salendo le scale e provando alle varie porte riesco a individuare da quale appartamento c’è tale fuga. L’odore è talmente forte e l’aria ne è cosi pregna che mi rendo conto che può bastare una scintilla perché tutto esploda.

Riconosco che quell’appartamento proprio quel giorno è stato dato in affitto ad una nuova famiglia e che al mio bussare (mai usare i campanelli in questi casi) non risponde alcuno. Penso che siano fuori casa. E se invece stanno male e sono all’interno??

Urge quindi contattare la proprietaria che conosco; ma non ho il suo telefono…

Nel frattempo inizio a non sentirmi bene perché l’aria è sempre più irrespirabile.

Mi sovviene che la signora dell’appartamento a fianco a quello “incriminato” – una vecchietta buona e gentile – ha i recapiti di tutti i proprietari e penso quindi di rivolgermi a lei.

Busso (ricorda: non usare mai il campanello!).

La signora chiede chi sono, mi presento: “signora, mi scusi, sono l’inquilino del piano di sopra..”, e le chiedo se mi può dare il numero di telefono della proprietaria dell’appartamento a fianco.

La signora mi risponde: “si ce l’ho, ora glielo detto… ma non apro la porta perché, sapesse, è pieno di gas per le scale!!”.

Rimango sconvolto.

Questa signora è da ore che sente l’odore di gas, capisce che c’è una fuga e pensa che chiudendosi in casa sarà difesa dall’eventuale esplosione dell’appartamento a fianco e nemmeno cerca di contattare gli altri inquilini perché non si sentano male. Lei, chiusa in casa, sbarrata la porta, non aprendo a nessuno, si sente al sicuro…

****************

Domani c’è sciopero generale. L’ha indetto la CGIL, chiedendo a tutti i lavoratori (non importa di quale sigla o non iscritti a nessun sindacato) di protestare contro le inique manovre economiche e finanziarie che si susseguono continuamente, ma che cercano di far pagare i costi della crisi ai soli noti – alla stragrande maggioranza della popolazione, ceto medio ormai impoverito compreso – invece di costringere chi non ha mai pagato oppure ha pagato pochissimo: gli evasori fiscali in primis, ma anche la “casta”, i ricchi, i super ricchi, ecc.

Chi pensa che “questo sciopero non mi riguarda”, che “è meglio che mi rinchiudo nel mio privato”, che “chiudo le finestre e aspetto che la tempesta passi oltre”, che “sono cose troppo grandi ed io non le capisco”, non fa che sbagliare come quella anziana signora. Quando il condominio esplode non c’è porta chiusa o muro solido o finestra sbarrata che tengano! Quando la società va a fondo, anneghiamo tutti! E’ l’ora dell’assunzione di responsabilità: individuale e collettiva.

Se non lo fai per te, pensa ai posteri; ai tuoi figli, ai tuoi nipoti. A chi verrà dopo di te.

Adelante!

Radames Refelato

e Lorenzo Mazzucato

05/09/2011



Marted́ 06 Settembre,2011 Ore: 17:02
 
 
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