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www.ildialogo.org Lettera al Buon Dio, per segnalare quest’Italia,di Zairo Ferrante

Lettera
Lettera al Buon Dio, per segnalare quest’Italia

di Zairo Ferrante

Caro Buon Dio.
Ti scrivo dall’Italia, sperando che Tu abbia qualche minuto, per spiegarti e chiederti un paio di cose.
Mi permetto di darti del Tu solo perché con Te, ed ultimamente solo con Te, mi sento davvero a mio agio.
Inizio, innanzitutto, con il ricordarti dove mi trovo.
L’Italia è quella specie di stivale che, affacciandoTi dal tuo balcone proprio verso mezzogiorno, puoi vedere perpendicolarmente chinando la testa.
Do questa indicazione perché immagino che, avendo delegato tale giurisdizione al Clero, Tu creda che qui fili tutto per il verso giusto.
Ed invece è proprio qui il punto, ti contatto perché ho la netta impressione che neanche Loro, con tutta la buona volontà del caso, sappiano quello che si deve e si possa fare.
Insomma siamo tutti un po’ smarriti.
Avevo parlato di questa lettera con un mio amico che, in tutta sincerità, mi aveva invitato a non scriverla.
Diceva, lui, che, essendo io tendente a sinistra, non avrei avuto ascolto. Ti prego, ovviamente, di non prendertela con lui, insomma, riferiva solo quello che da anni ci spiegano.
Da queste parti, infatti, ci dicono che Tu non sei di sinistra.
Io, però, a questa cosa qui mica ci ho mai creduto...ed infatti, fregandomene delle cattive lingue, ti scrivo per chiederti se puoi dare una controllatina da queste parti.
Qui, come accennavo pocanzi, chi dovrebbe guidarci e difendere i nostri interessi sembra che se ne stia fregando.
Sembra, per dirla come in una parabola, che siano tutti passati dalla parte di mammona.
Se a questo ci aggiungiamo che la criminalità organizzata spopola sfruttando anche il Tuo nome, e non sono io a dirlo ma sono i pizzini ritrovati nei covi dei latitanti, e se aggiungiamo che chi dovrebbe osteggiare ed opporsi, in quanto opposizione, a tali comportamenti è come se non esistesse; allora puoi ben capire che la situazione non è proprio delle migliori.
Tu, giustamente, mi potresti dire: “ed il Popolo dov’è?”
Ma Signore Iddio, il Popolo, poverino, è davvero disorientato. Non sa proprio che pesci pigliare.
In effetti, ed io li vedo, la gente cerca di reagire ma non ha nessuno appiglio a cui aggrapparsi.
Problema, quest’ultimo, scaturito anche dal fatto che l’informazione, quando è ora di dire il vero e di fare notizia, decide sempre di dirottare l’attenzione sull’assassinio del giorno mostrando plastici di cantine, sottoscala o soffitte nelle quali, ipoteticamente, potrebbe essere nascosto il cadavere.
Caro buon Dio, insomma mi rivolgo a Te, perché in materia sei davvero un esperto.
Ho letto che, in passato ed al momento giusto, Tu hai sempre trovato un Salvatore da inviare per sistemare le cose. Ovvio che, non Ti chiedo Mosè o Tuo Figlio Gesù. Quello, forse, sarebbe esagerato.
Ti chiedo soltanto di mandarci un politico onesto, di sani princìpi, leggermente istruito ed in grado di trascinarci fuori da questa situazione davvero incresciosa, in cui mezzo Mondo ci snobba ed un altro mezzo ci deride.
Qualcuno, anche leggermente simpatico (ma questo non è importante) e moralmente integro,  al quale poter affidare le nostre sorti.
Nel chiederTi questo, ovviamente, mi scuso anticipatamente perché ho piena consapevolezza del grado di difficoltà della mia richiesta.
Immagino che spartire le Acque è stato molto più semplice.
Però, se puoi, ti prego, almeno facci un pensierino, perché credo che qui giù ne abbiamo davvero bisogno.
E nel caso in cui Tu avessi già provveduto ad inviarceLo, ti prego allora di preservarceLo e, soprattutto, di farceLo notare in mezzo a tutta questa foschia, che davvero inizia a disturbare (e non poco).
Nel frattempo, scusandomi per il disturbo ed augurandoTi umilmente buon lavoro visto il Tuo bel da fare, Ti porgo i miei più sinceri saluti.
Abbracci di Cuore
Un tuo figlio di sinistra che, sentendosi poco e mal rappresentato, ha deciso di contattarTi.
Zairo Ferrante


Lunedì 31 Gennaio,2011 Ore: 15:43
 
 
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