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www.ildialogo.org Per chi non capisce il “vaticanese”.,di Rosario Amico Roxas

Lettera
Per chi non capisce il “vaticanese”.

di Rosario Amico Roxas

Da più parti si parla di “censura” della CEI per i noti fatti che stanno travolgendo il cavaliere.

Veramente non ho visto nessuna censura attribuibile a Bagnasco e diretta a Berlusconi.

Parole, espressioni in puro stile "vaticanese", con un dire e un non-dire, in modo da non tagliare ponti con nessuno, compiacere i potenti.

Nella fiera delle parole di Bagnasco e emersa molto di più l'accusa di una mobilitazione eccessiva per i fatti contestati.

Cosa vuole dire il cardinale ?

Bisogna capire il vaticanese per trovare il vero messaggio criptico.

Troppa mobilitazione per i fatti contestati, che, in fondo, non sono reati gravi, quanto piuttosto peccati di pertinenza dell'altra sponda del Tevere e non della sponda Nord del PO. La tecnica di trasformare secondo il comodo del momento del reato in peccato è un vezzo che Ratzinger ha pagato con una denuncia da un tribunale americano che lo inquisì per "ostacolo alla giustizia" con quella vergognosa lettera "crimen sollicitationis" con la quale imponeva il silenzio omertoso (pena la medievale scomunica) sui fatti dei preti pedofili.

Ma per le coppie di fatto, che consumano un peccato, la Chiesa esige che venga identificato un reato, al punto da imporre ad uno Stato Sovrano un comportamento discriminatorio e punitivo per tali coppie.

Ora Bagnasco ha trovato l'escamotage per salvare la capra del cavaliere e i cavoli del Vaticano, sostenendo che si tratta di peccati (o magari peccatucci), per cui, fra poco,  chiederà di occuparsi personalmente del peccatore, e adoperarsi per salvare questa pecorella (o pecorina) smarrita.

 

Roario Amico Roxas



Marted́ 25 Gennaio,2011 Ore: 23:05
 
 
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