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www.ildialogo.org Grazie esimio professore. Ma Hitler è esistito?,di Attilio Doni

Lettera
Grazie esimio professore. Ma Hitler è esistito?

di Attilio Doni

 Ho finito di leggere, proprio in questi giorni,  il bellissimo romanzo "Suite francese", di Irène Némirovsky, morta ad Auschwitz nel 1942. In appendice sono riportate le lettere disperate del marito Michel Epstein, il quale, poveretto, cercava negli scritti della moglie, arrestata in Francia, dove vivevano, qualcosa che potesse scagionarla. Scriveva, il 27 luglio del 1942, all'ambasciatore di Germania Otto Abetz: "In nessuno dei suoi libri troverà una parola contro la Germania, e benché sia di razza ebraica mia moglie scrive degli ebrei senza alcuna simpatia". E, il 9 agosto 1942: "Sono venuto a sapere da fonte attendibile che le donne ( ma anche gli uomini e i bambini) internate nel campo di Pithiviers sono state portate al confine tedesco e, da lì, dirette a Est - Polonia o Russia...E' comunque inconcepibile  che noi che abbiamo perso tutto a causa dei bolscevichi veniamo condannati a morte da quelli che li combattono!". Fu arrestato anche lui nell'ottobre del 1942. Deportato ad Auschwitz, il 6 novembre, e subito avviato alla camera a gas. Le figliolette, braccate ovunque, riuscirono a sfuggire all'arresto e alla morte, grazie alla tutrice. Un libro splendido, ma che lascia tanta tristezza. Ed ecco che oggi, con grande, grandissimo sollievo, apprendo che Claudio Moffa, professore ordinario presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'università di Teramo, ai suoi studenti ha parlato di "cosiddetto Olocausto", "falsità di Auschwitz", "racconti non fedeli di sopravvissuti". Grazie esimio pofessore. A quando la prossima rivelazione? A proposito: ma Hitler è esistito?

Attilio Doni



Risponde il direttore

Gentile Doni,

mi sembra di capire che la sua è solo una amara ironia per cercare di smantellare il cumulo di falsità, passate per scientifiche, che i negazionisti inventano per sminuire l'orrore di ciò che hanno fatto nazisti e fascisti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Noi siamo contrari al cosiddetto “negazionismo” soprattutto quando esso viene da chi riveste il ruolo di professore e per di più professore di Scienze Politiche. Il metodo storico è una cosa seria e chi cerca di riscrivere la storia basandosi su tesi precostituite e non sui fatti è inequivocabilmente un mestatore, un imbroglione a cui non può essere data alcuna credibilità e alcuna attenuante. Sulla base di che cosa, ad esempio, si afferma che ci sarebbero stati “racconti non fedeli di sopravvissuti?”. E' la classica frase ad effetto che non porta alcuna prova di ciò che si afferma.

Il negazionismo è una moda molto diffusa in Italia soprattutto sul tema della Resistenza al nazifascismo. L'obiettivo è quello di svuotare il senso della lotta partigiana e di rivalutare il ruolo dei repubblichini di Salò che vendettero l'Italia al nazismo e perpetrarono immani delitti contro la popolazione civile del nostro paese. Anche grandi quotidiani sono impegnati a sostenere i negazionisti della Resistenza, gli stessi che magari si mostrano scandalizzati sul negazionismo dell'olocausto.

Nel nostro piccolo cercheremo di non dare tregua a quanti fanno del negazionismo il loro mestiere per coprire la propria adesione al nazismo e al fascismo.

Giovanni Sarubbi



Giovedì 07 Ottobre,2010 Ore: 16:39
 
 
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