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www.ildialogo.org Guai ad innamorarsi di un islamico,di Miriam Della Croce

Lettera
Guai ad innamorarsi di un islamico

di Miriam Della Croce

La Stampa oggi pubblica come prima lettera, e senza un rigo di commento, la seguente: "Non ho alcuna compassione per la ragazza di Colognola picchiata e pugnalata all'addome dal fidanzato marocchino, che a suon di botte le ha fatto perdere il bambino che portava in grembo. Sono decenni che va avanti questa storia di ragazze italiane che si mettono con gli islamici, i quali pretendono da loro che portino il velo e altri comportamenti totalmente avulsi dalla nostra cultura e dalle nostre abitudini. Se poi succede qualcosa oppure i figli vengono portati nei Paesi dei loro mariti, ecco visi lacrimosi e disperati con appelli alle autorità". Del resto, il commento, che di norma è dato dal giornale, è nel titolo: "Moglie e buoi dei paesi tuoi". E come non dar ragione all'autore della lettera, ed al giornalista che pubblica ed evidentemente approva? Le donne italiane devono sottomettersi solo agli uomini italiani, prendere botte e bastonate, e magari essere uccise, solo da mani italiane, e il velo, metaforico, pure deve essere italiano. Vogliamo scherzare? Come viene loro in mente d'innamorarsi di un islamico? Nessuna compassione. Sono loro che vanno in cerca di guai.
 
Miriam Della Croce


Venerdì 03 Settembre,2010 Ore: 15:14
 
 
Commenti

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Autore Città Giorno Ora
Augusta De Piero Udine 04/9/2010 05.54
Titolo:Le sane tradizioni
Nulla di nuovo, caro amico.
La ragazza di Colognola ha posto le condizioni per essere picchiata da un marocchino. Quando ero giovane io le donne che venivano violentate (soprattutto se erano uscite sole la sera) se l'erano cercata e quindi erano passibili di condanna sociale. Erano state imprudenti e avevano offeso la pubblica decenza.
Le sane tradizioni italiche si travestono ma non demordono.

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