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www.ildialogo.org lettera aperta sulla signora Gelmini e su altro di pił importante,di Raffaele Ibba

Lettera
lettera aperta sulla signora Gelmini e su altro di pił importante

di Raffaele Ibba

Leggo su Avvenire in linea di domenica 8 agosto 2010:
“«Una carriera basata sul merito». Un meccanismo che mandi in pensione gli attuali scatti di anzianità, che «sono l’unico elemento di progressione nello stipendio dei docenti». Il ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini non ha dubbi: «Entro il 2013 il merito dovrà diventare lo strumento per creare una vera carriera docente. Per via legislativa o per via contrattuale, ma sicuramente lo faremo». Lo ha detto anche ai sindacati con i quali mercoledì scorso ha aperto un tavolo di trattativa e confronto, «trovandoli sostanzialmente pronti a perseguire questa strada». Intanto il ministro Gelmini annuncia per il prossimo anno scolastico «l’assunzione di 10mila nuovi docenti, 6mila personale Ata e un concorso per 2800 posti di dirigente scolastico. Un traguardo importante in un’epoca di tagli e sacrifici».

Non ho letto oltre perchè le affermazioni contenute in questo pezzo mi bastano ad abbondanza.
Tutto quello scritto qui sopra è semplice falsità, frutto di ignoranza ed indifferenza.
La professione docente non ha alcun merito misurabile, perché il suo scopo è l'educazione delle giovani e dei giovani alla vita.
Ma la signora Gelmini nella sua radicale ignoranza ritiene evidentemente che lo scopo dell'istruzione "moderna" sia addestrare dei cagnolini a saltare la stanghetta o a fare un percorso obbligato; bene, questa è una attività di cui si può, generalmente, misurare l'efficacia.
Ma se lo scopo invece è educare un cane a comportarsi bene, allora non vale sapere se il cane salta bene la stanghetta.
Sono due cose radicalmente differenti.
Ma la signora Gelmini non lo sa ed obbedisce ai suoi padroni, i quali le dicono quando saltare la stanghetta e lei salta.
L'unico merito misurabile della docenza è quello attribuibile alla pazienza delle studentesse e degli studenti quando devono sopportare le presunzioni giovanili dei docenti e tutta l'ignoranza massacrante della dirigenza del ministero.
In secondo luogo la signora Gelmini ha licenziato e licenzierà almeno 150.000 persone (ma contando tutti i precari dell'Università sono sicuramente molto di più) e adesso si vanta che ne assumerà (forse, per ora sono solo parole) 16.000, del tutto nuovi.
Occorre una faccia da "176-167" per sostenere che questo è un traguardo importante.
Ma la signora Gelmini continua dicendo che assumerà 2800 dirigenti.
Non sapevo che fossero così numerosi i sostenitori del centrodestra nella scuola. Infatti di tutto abbiamo bisogno nel sistema dell'Istruzione italiano meno che di dirigenti; essi infatti sono già troppi e già fanno troppo danno. Però può essere che con 2800 in più si raggiunga la massa critica ed il ministero di blocchi.
Questo sarebbe l'unico segno di speranza.
Ora, tutto questo è già irritante, così da solo, per me.
Ma vedere che l'Avvenire, cioè il giornale dei vescovi italiani, anzichè tenere un atteggiamento prudente si sbilancia a favore di un così mediocre e brutto personaggio, beh, questa è per me una amarezza grave.
Devo amare anche chi è contro la verità e contro la giustizia.
E lo devo amare perché Dio, il Santo, fa piovere su buoni e cattivi e fa sorgere il sole su buoni e cattivi. Anche su di me, che sono cattivo, quindi anche sulla signora Gelmini che sembra convinta, da come si comporta e parla, di essere buona tra i buoni.
Così amo la signora Gelmini ed il mio amore per lei è autentico perché Cristo Gesù, il mio Re Sposo, è nutrito solo di verità e mi nutre solo di verità.
Verità.
Quella piccola corrispondenza tra parole e cose che la signora Gelmini dimentica sempre più facilmente da quando pensa di essere diventata Ministro dell'Istruzione per i suoi meriti politici e culturali, sicuramente per lei ormai paragonabili a quelli di persone come Gentile, Gonnella, Moro, Gui.
Verità è il Signore Gesù Cristo che mi dice di amare chi non mi darà mai amore ma solo odio e disprezzo.
Un amore, sono convinto, nutrito anche della preghiera a Cristo di aiutare la sua Chiesa cattolica in Italia ad uscire dall'imbarazzo di tutti i soldi con cui il signor Berlusconi cerca di comprare il suo cuore di Sposa di Cristo.
Senza alcuna speranza di riuscire a farlo, naturalmente; tuttavia riuscendo ad irritare me ed a farmi peccare contro l'amore di Dio.
Con amicizia e preghiera in Cristo Gesù

ciao
Raffaele Ibba


 


 



Domenica 08 Agosto,2010 Ore: 23:10
 
 
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