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www.ildialogo.org Preghiere e miracoli,di Elisa Merlo

Lettera
Preghiere e miracoli

di Elisa Merlo

La figlia di Antoni Socci, grazie a Dio, si è risvegliata dal coma. Una grande gioia per tutti. Però, pur avendo detto "grazie a Dio", in realtà io non me la sento di ringraziare il Signore, e neppure la Madonna, perché se lo facessi, non potrei fare a meno di rimproverare sia il Signore, sia la Madonna di non aver ascoltato le preghiere disperate di tante altre mamme e di tanti altri papà i cui figli dal coma non si sono mai risvegliati. Qualcuno potrà obiettare che probabilmente quei disperatissimi genitori non avevano la fede di Antonio Socci. Ma un padre amorevole, vedendo i figli in pericolo di vita, che fa, aiuta solo quelli che hanno fiducia in lui, e gli altri li abbandona? Non è possibile. E poi: che cosa c'entrano mai i figli con la fede dei genitori? La Madonna, la Madre di tutti,  farebbe discriminazioni e salverebbe solo gli sventurati i cui genitori hanno fede in lei? Non è possibile. Invano quindi, Antonio Socci nel suo ultimo libro "Diario di un padre nella tempesta" , si affanna a dimostrare in base al Vangelo, che con le preghiere si può ottenere tutto da Dio. La ragione, e il senso di giustizia che il Vangelo stesso ci trasmette, smentiscono le interpretazioni dell'ingenuo giornalista.
Ed è in base alla ragione e al senso di giustizia che possiamo ritenere storicamente non attendibili i miracoli del Vangelo. Il fatto stesso che gli evangelisti tendano ad amplificarli e a  moltiplicarli, dimostra che il loro intento non era di raccontare fatti realmente accaduti. Secondo Mc 1,34 Gesù guarì parecchi ammalati, ma nel testo parallelo di Mt 8,16 si legge che egli sanò tutti. In Marco la figlia di Giairo sta per morire, in Matteo è già morta. La guarigione di un cieco e di un ossesso diventa la guarigione di due ciechi e di due ossessi. Le persone sfamate passano da 4000 a 5000, e le ceste di pezzi di pane avanzato da sette a dodici...
Elisa Merlo


Mercoledì 28 Luglio,2010 Ore: 15:28
 
 
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