- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (284) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Il segreto di Fatima che cosa ha mai da spartire col cristianesimo?,di Miriam della Croce

Lettera
Il segreto di Fatima che cosa ha mai da spartire col cristianesimo?

di Miriam della Croce

Io e i miei amici inviamo spesso i nostri scritti ai giornali, che alle volte pubblicano e alle volte cestinano. Accade però ogni tanto che il direttore del giornale oppure il giornalista che cura la rubrica, si rendano conto che la lettera è interessante, però, magari per non dar fastidio a qualche potente, oppure ai lettori stessi, preferiscono non pubblicare, e poiché non  sembra loro  neppure giusto cestinare, trovano la soluzione di rispondere personalmente. La lettera mia ultima qui pubblicata col titolo: "Il guazzabuglio di Fatima è come un elastico...", deve rientrare nell'ultimo caso. Corrado Augias, infatti, che ha sempre mostrato interesse per temi religiosi, mi ha risposto personalmente affermando che "le religioni devono essere «elastiche» altrimenti non sarebbero religioni". C'è del vero in ciò che il giornalista afferma, poiché è ovvio che il rapporto dell'uomo col sacro (religione) muta molto lentamente attraverso i secoli. Il mutamento di norma è un miglioramento, nel senso che il credente si libera da pregiudizi, talvolta perniciosi, antropomorfismi, ecc. Nessun credente intelligente, tanto per fare un esempio, può ritenere oggi che Dio abbia creato prima l'uomo, e poi, dopo averci riflettuto un po' su, abbia creato la donna. E' semplicemnte ridicolo. La religione piano piano si libera anche degli aspetti ridicoli. Può accadere anche che una religione dia origine ad un'altra religione; è il caso del cristianesimo derivato dall'ebraismo.
 Ma nella mia lettera io non parlavo di questo fenomeno, bensì della deformazione a proprio uso consumo che gli uomini fanno della religione del tempo in cui vivono. Esistono cristiani seri, e cristiani poco seri. Sono gli uomini poco seri e disonesti a servirsi della religione come se fosse un elastico da stiracchiare a proprio piacimento. Alle volte se ne servono come strumento di sopraffazione. Spesso alla religione mescolano la superstizione. Altre volte, in buona fede, intepretano male il Vangelo, e si comportano di conseguenza.
Riguardo all'argomento da me affrontato nella lettera: che cosa mai ha da spartire col cristianesimo il segreto di Fatima?
Miriam della Croce
 

 

 


Giovedì 13 Maggio,2010 Ore: 15:55
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Lettere

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info