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www.ildialogo.org Straordinario paradosso,di Renato Zilio missionario a Londra

Lettera
Straordinario paradosso

di Renato Zilio missionario a Londra

 

Pasqua fa sempre pensare a quella splendida stagione, che si apre alla luminosità della primavera. È il respiro nuovo, fresco della natura, dopo la lunga tristezza dell’inverno. Per un cristiano, però, per un discepolo del Signore, Pasqua è veramente molto di più. È qualcosa di tragico e di grande, allo stesso tempo. È credere che il Maestro, assassinato atrocemente, è vivo. Vive ancora nel cuore e nei gesti dei discepoli con la forza dello Spirito di Dio. Dopo una valanga di odio, che ha ucciso e sepolto un uomo venuto in nome di Dio, esiste ancora paradossalmente uno spazio di vita. Sì, perché, spogliato di tutto - del vestito, della dignità e della vita stessa non si è riusciti a strappargli l’essenziale: l’amore. Quel coraggio inaudito di perdonare nell’ultimo istante. "Esistere è resistere" ripeteva qualcuno. Sì, nei momenti di oscurità è straordinario saper conservare i valori per cui si vive. In fondo, se in un contesto di morte, di disillusione o di sfiducia il discepolo si fa segno di speranza, allora è simile al Maestro. Se si fa testimone di coraggio, di lotta e di fiducia quando tutto sembra perduto. "Che fare nella confusione e nell’inquietudine?" si chiedeva uno scrittore francese, "semplice, dire ciò in cui si crede!" È questo il senso vero, contraddittorio della Pasqua. Un germoglio quasi invisibile, esposto ai venti freddi dell’odio, della chiusura o della paura può far rinascere il mondo. Paradossalmente. In una società fragile, rissosa e atomizzata come la nostra, sarà l’uomo che sa restare in piedi come un essere di frontiera, vivendo l’apertura all’altro, la grandezza d’animo, la compassione, la solidarietà. Nonostante tutto. I tempi di oggi lo reclamano con tutte le loro forze, come segno di tempi nuovi. Sarà un vero discepolo del Risorto. E sará Pasqua.

Renato Zilio missionario a Londra

Vangelo dei migranti R.Zilio EMI Ed. Bologna, maggio 2010 (pref.Cardinal R. Etchegaray)

 



Venerd́ 02 Aprile,2010 Ore: 22:47
 
 
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