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www.ildialogo.org Le comunità musulmane italiane contro l'ISIS,a cura Ufficio Stampa UCOII

Le comunità musulmane italiane contro l'ISIS

Le prese di posizione delle Comunità islmiche di Bologna e di Brescia


a cura Ufficio Stampa UCOII

L'ISIS, la posizione inequivocabile della (CIB) Comunità Islamica di Bologna
 
 Non bisogna mai stancarsi di proclamare il bene e condannare il male.
Questa è l'etica della nostra religione, rivelata dal Corano e testimoniata dal Profeta Muhammad.
Lo abbiamo detto e scritto e siamo qui a ribadirlo con tutta la forza che abbiamo, la violenza perpetrata a nome dell’Islam nelle martoriate contrade siriane ed irachene non può trovare alcuna legittimazione nelle fonti religiose islamiche.
Una violenza che – lo rammentiamo- colpisce soprattutto i musulmani e si accanisce sulle minoranze cristiane e yazidita, secondo una logica aberrante di sopraffazione.
La nostra dottrina, la nostra giurisprudenza religiosa e la storia stessa della civilizzazione islamica respingono in modo inequivocabile i metodi utilizzati dall'ISIS a cui non vogliamo attribuire nessuna valenza di “Stato” e tantomeno “islamico”.
Ben altre referenze sono quelle cui sembrano ispirarsi i cosiddetti jihadisti, crudeltà, intimidazione, pulizia etnico-religiosa, niente a che fare con la misericordia, la tolleranza e l'inclusività che ci deve contraddistinguere come credenti e timorati di Dio.
In queste settimane le notizie che provengono dall'Iraq e dalla Siria martellano l'opinione pubblica e sembra vogliano creare i presupposti per la criminalizzazione di un'intera comunità religiosa quella dei musulmani e delle musulmane d'Italia, ed è per questo che ci rivolgiamo fiduciosi e fraterni ai nostri concittadini, uomini e donne che ci conoscono da decenni e con i quali abbiamo intrapreso da oltre vent'anni un cammino di dialogo e di condivisione dei valori.
Chiediamo che rimangano saldi su quello che l'esperienza gli ha insegnato e dimostrato. I loro vicini musulmani non sono una minaccia per nessuno di loro e, sconfiggeremo anche questa minaccia lontana alla nostra intima vicinanza e amicizia.
In ultimo e non ultimo vogliamo reiterare il nostro invito ai singoli ed associazioni: venite a trovarci nei nostri centri, sarete accolti con gioia; invitateci verremo da voi con entusiasmo.
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Yassine Lafram
Coordinatore CIB
 
Comunità Islamica di Bologna
Via Pallavicini, 13
40138 Bologna
Cell. +39 3336944574
Le Comunità islamiche del bresciano contro l'ISIS
«Questa guerra rischia di minare il rapporto costruito con il Paese negli ultimi anni...». I centri islamici della provincia di Brescia non nascondono la loro opposizione alle azioni dei terroristi che stanno rigettando il mondo nell'apprensione della guerra santa. Così in un documento congiunto, firmato dalle 16 associazioni islamiche presenti sul territorio e letto nel corso del venerdì di preghiera, si condanna l'opera dell'Isis, il gruppo jihadista dello Stato islamico dell'Iraq e della Siria autore delle recenti atrocità. «Riconfermiamo con forza la totale estraneità dell'Islam in relazione ai crimini commessi dall'Isis in nome della religione islamica - si legge nel comunicato -. La contraddizione dell'Isis è nella crudeltà dei suoi crimini, verso gli insegnamenti dell'Islam». Per rimarcare questa linea il 9 settembre a Vobarbo, paese di 8500 abitanti con 1700 stranieri, la comunità islamica, un centinaio di persone, ha incontrato il parroco del paese Don Giuseppe Savio per «portare solidarietà al mondo cattolico cristiano». E non è un caso che sia stato scelto Vobarno, il paese dove viveva Anas El Abboubi, il marocchino arrestato due anni fa per terrorismo, poi scarcerato dal Tribunale del Riesame e poi partito dall'Italia per combattere in Siria. «Non tutti i musulmani sono come lui - ha detto un ex compagno di scuola di El Abboubi - . Le Comunità musulmane bresciane prendono le distanze dai crimini commessi dall'organizzazione terroristica Isis in nome “di un falso Islam”». ALLA FINE DELL'INCONTRO con il parroco i responsabili delle comunità hanno deciso di mettere nero su bianco una dichiarazione congiunta per riconfermare con forza quanto già dichiarato dall'Ucoi, l'Unione delle Comunità islamiche d'Italia. «Alla luce degli avvenimenti internazionali dell'ultimo periodo - hanno spiegato nel documento -, riguardanti l'Isis e in senso più generale il terrorismo internazionale, i centri islamici di Brescia e provincia si sono riuniti per riconfermare con forza la totale estraneità dell'Islam in relazione ai crimini commessi dall'Isis in nome della religione islamica, che hanno colpito Cristiani, Yaziditi, e gli stessi musulmani, in Iraq e Siria, senza rispetto per la vita ne per la storia di quelle comunità che hanno convissuto per secoli in quei territori. Non solo. La nostra sincera solidarietà va a tutte le comunità e minoranze, vittime di persecuzione e deportazione da parte dell'Isis, siano esse Cristiane, Yazidite, turcomanne, curde, a prescindere dalla loro religione ed etnia, a loro indirizziamo tutta la nostra solidarietà. La contraddizione dell'Isis, nella crudeltà dei suoi crimini, verso gli insegnamenti dell'Islam, religione di misericordia; Dio dice nel Corano, parlando del Profeta Mohammed: “Non ti abbiamo inviato se non per misericordia verso i mondi”». LA DICHIARAZIONE delle associazioni bresciane è arrivata poche ore dopo quello che è già stato dichiarato precedentemente dall'Unione delle Comunità Islamiche d'Italia (Ucoii) e dall'Unione Mondiale dei Sapienti Islamici. A firmare il documento bresciano anti-Isis sono il Centro Culturale Islamico di Brescia, l'Associazione Stella del Garda (Calcinato), l'Associazione Nuova Alba (Nuvolento), l'Associazione Dialogo e Convivenza (Cologne), l'Associazione Luce (Odolo), l'Associazione Culturale de Garda Valsabbia (Vobarno), l'Associazione Essalam (Vestone) e quelle attive a Sarezzo, Gardone, Gavardo, Trenzano, Orzinuovi, Montichiari, San Paolo e Pontevico
 



Lunedì 15 Settembre,2014 Ore: 09:19
 
 
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