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www.ildialogo.org No alla discriminazione anti-islam,di FLORESTANA PICCOLI SFREDDA

Il caso controverso della moschea a Milano
No alla discriminazione anti-islam

di FLORESTANA PICCOLI SFREDDA

Con profonda amarezza, ho letto due interventi sul Corriere della Sera del 15 agosto: «Moschea, caso da ri­solvere» e «Formigoni: mai più Ramadan sotto il tendo­ne», entrambi a firma di An­drea Senesi. In sintesi estre­ma: i musulmani che prega­no in un teatro o sotto un tendone in occasione del Ra­madan, «sono una scena che non fa bene a nessuno».
A chi non fa bene? A una città – Milano – che è sempre stata di esempio all’Italia (e non solo) per il suo spirito di accoglienza e di apertura? Una città nota per l’animo ospitale dei suoi abitanti, che mai hanno discriminato, che durante l’infame Olocausto hanno aiutato e nascosto in­numerevoli Ebrei, che hanno sempre spalancato le porte del loro cuore (e delle loro case) a tutti?
A parte questa prima, scontata considerazione, chiedo: e l’art. 8 della Costi­tuzione italiana? Totalmente ignorato e calpestato dagli odierni milanesi (e purtrop­po da molti, troppi italiani)? Perché dilagano sempre più forme di strisciante razzismo e di pervicace xenofobia?
Né in termini laici, né se­condo le varie confessioni re­ligiose (potremmo iniziare con le confessioni cristiane, dal cattolicesimo al prote­stantesimo all’ortodossia, ma potremmo citare anche molti altri profili spirituali, a co­minciare da Gandhi) è accet­tabile l’atteggiamento assun­to contro coloro che si rico­noscono nell’Islam.
Ovviamente, è da esclude­re drasticamente, in tutte le aree religiose o politiche, il fanatismo, che conduce agli atti più feroci commessi dal -l’umanità di ogni tempo e ogni luogo: ma l’autentico dialogo fra etnie, popoli e religioni, interculturale quan to interreligioso, non è forse da promuovere, soste­nere, incentivare? E certo non da ostacolare, tanto meno da respingere?
Credenti e non credenti, nel reciproco rispetto, possono ri­conoscersi in quanto afferma l’evangelista Giovanni: «L’a -mor perfetto caccia via la pau­ra» (I Giov. 4, 18). In Italia sia­mo ancora capaci di amare?

Il presente articolo è tratto da Riforma - SETTIMANALE DELLE CHIESE EVANGELICHE BATTISTE, METODISTE, VALDESI Anno 146 - numero 32 - 27 agosto 2010. Ringraziamo la redazione di Riforma (per contatti: www.riforma.it) per averci messo a disposizione questo testo



Marted́ 24 Agosto,2010 Ore: 16:38
 
 
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