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www.ildialogo.org Neocolonialismo in salsa italiota,di amina donatella salina

Neocolonialismo in salsa italiota

Quando cercano di farti sentire inferiore senza riuscirci


di amina donatella salina

Discutendo con un paio di fratelli musulmani italiani che insegnano nelle scuole superiori sono uscite fuori un paio di cosine interessanti. Nei corsi di Formazione per docenti di Scuola Media ogni tanto fanno capolino studi di Antropologia Culturale. A chi ha alle spalle studi umanistici a questo punto dovrebbero fischiare le orecchie perché questa scienza è stata inventata di sana pianta meno di due secoli fa per sostenere la superiorità dell' uomo bianco, cristiano occidentale sul resto dell "umanità" ,comprese madri mogli sorelle e figlie femmine di chi scriveva ponderosi trattati recandosi caso mai in luoghi "selvaggì" per studiare qualche sventurato gruppo umano che doveva fare da cavia per provare la scientificità delle asserzioni dei ricercatori. Nello stesso periodo venivano sterminati gli Indiani d’America tanto per fare un nome a caso.
Vogliono imporci un islam di Stato sotto il controllo del Ministero dell’Interno che dovrebbe occuparsi della formazione degli imam. Ma l’islam non si fa mettere in gabbia dagli esseri umani. Assieme alle moschee attraverso diverse Associazioni i musulmani per definizione si organizzano nella società prescindendo dagli Stati. Dall’inizio della Storia islamica è sempre stata buona norma dei Sapienti prendere le distanze dalle autorità politiche che hanno sempre minacciato la loro indipendenza. Nelle società tradizionali in Africana Asia e sotto l’impero ottomano i musulmani si sono sempre organizzati in Associazioni private che si occupavano dell’istruzione dei bambini e dei giovani nelle Madrase e nelle Università. Ne esistono ancora di Madrase così piccole oasi dove centinaia di bambini e adolescenti imparano il Santo Corano a memoria e dove non si paga nulla. Spesso il Direttore dà una piccola mancia settimanale agli studenti che per due anni mangiano e dormono gratis nel Collegio annesso alla scuola per permettere loro di comprare qualcosa dato che molte famiglie sono poverissime. Alla fine del Corso si diventa Sheikh perché si è imparato il Corano a memoria e spesso questo è l’unico Corso di studi a cui sono ammesse le classi più povere. Chi può tiene in piedi la Madrasa con donazioni. Questo era l’unico tipo di istruzione aperto a tutti nei paesi musulmani fino a cinquant’anni fa quando inglesi e francesi aprirono le prime Scuole dove si insegnava alla maniera occidentale. Sono stati gli Stati Nazionali sorti sempre su modello europeo nell’ultimo secolo ad imporre il controllo ferreo sulla religione, anche se comunque resistono le zawije dove si impara la mistica dell’Islam. Con questo retroterra culturale ovviamente siamo gli ultimi al mondo a dover accettare di diventare dei “musulmani da cortilè’. Non lo faremo mai e la proposta di Costituente Islamica lanciata l’anno scorso dal fratello Hamza Piccardo pone una riflessione importante sul grado di autonomia che vogliamo mantenere da Stati stranieri e dal nostro stesso Stato. Fatte salve le garanzie di democraticità gli imam ce li formiamo da soli .
Ora fa ridere il fatto di sciorinare simili contenuti davanti a musulmani italiani che ben conoscono i goffi e malriusciti tentativi per costruire il “musulmano da cortilè’, per usare una categoria cara a Malcolm X per definire alcuni neri americani. Qualcuno deve decidere il significato del termine “italiano’ e “cultura italianà, visto che senza la cultura islamica non sarebbe mai esistito l’Umanesimo e nemmeno il Rinascimento che tanto lustro hanno dato a questo Paese. Ancora lo ignorano. Credono di poterci imporre pregiudizi come l’affermazione “il velo islamico è segno di integralismo” o pensare che un italiano debba diventare “arabo” negli usi e costumi per essere musulmano. Ancora peggio effettuare corsi diretti a profughi per imparare a trattare le donne come è accaduto in Emilia Romagna. Con prese di posizione che non ammettono dialogo di gente che non si mette mai in discussione come se gli alunni di questi corsi fossero scimmie e non persone. Sono neri quindi non hanno una storia sono fogli di carta bianca su cui i conquistatori scrivono quello che gli pare.
Siamo davanti ad una pesante regressione della democrazia e dei diritti , alla sistematica negazione dell’eguaglianza tra gli esseri umani. Si parla a sproposito di parità solo per darci addosso mentre loro sono i primi a negarla alle classi povere del Paese. Solo il venti per cento dei ragazzi di ceto medio basso va all’Università e gli abbandoni sono tantissimi. Ad un Paese dove i femminicidi sono oltre 200 l’anno in una situazione di benessere e di pace dove i diritti di milioni di italiani sono negati ogni giorno anche dalle stesse istituzioni che le promuovono. Dove si risponde con i matrimoni gay e la proposta di liberalizzazione della prostituzione alle esigenze di un lavoro e di una famiglia per i giovani.
Saremo chiamati alle urne per votare il prossimo 4 Maggio ma come musulmani italiani non esistiamo se non per la Lega che ci negherebbe la cittadinanza se potesse mentre i nostri fratelli bengalesi e non solo vengono fatti oggetto di continui pestaggi da parte dell’estrema destra nazifascista. Le condizioni poste dal Ministro Minniti per l’Intesa sono vessatorie e discriminatorie e sono valide solo per la Comunità Islamica.
Ci chiedono, dopo essersi stupiti del fatto che “parliamo bene l’italiano” mentre loro ammazzano la grammatica, se amiamo di più la Costituzione della Repubblica o la Legge di Allah swt. è una domanda che cela già un grave pregiudizio nei nostri confronti in quanto paragona due universi completamente diversi. Tra l’altro mi chiedo perché non fanno le stesse domande ai sacerdoti cattolici, notoriamente vincolati al diritto ecclesiastico che non è proprio la stessa cosa della Costituzione della Repubblica, visto che formalmente il Vaticano è una monarchia assoluta almeno quanto il Qatar. Noi vivendo qui accettiamo i principi costituzionali essendo liberi anche di criticarne l’applicazione come fece a suo tempo Rene Guenon se vogliamo, critiche ormai condivise da parecchia gente al punto che ormai nelle Facoltà di Scienze Politiche si tengono seminari sulla morte della democrazia rappresentativa così come l’abbiamo conosciuta.. Tra l’altro molti di questi principi non sono affatto in contraddizione con la religione islamica anche se viviamo in mezzo a fenomeni che danneggiano gravemente l’essere umano, primo tra tutti l’usura davanti al quale anche gli economisti occidentali si stanno ponendo qualche domanda di più dopo la pesante crisi finanziaria del 2008. La Shariah è la Via maestra che vive nei cuori dei musulmani in ogni tempo o paese e che detta i principi fondamentali del vivere .
Crediamo che tutti gli uomini e tutte le donne siano figli della stessa coppia Adamo ed Eva creati da Allah swt nella misericordia e nell’amore reciproco e che questo atteggiamento che in arabo si chiama fitra è patrimonio di ogni essere umano alla nascita è poi la cultura nel quale cresce che favorisce o isterilisce questo seme posto nel cuore dell’uomo. A partire da ciò e nel riconoscimento dell’ Islam come fede eterna ed universale non crediamo nella superiorità di nessuna civiltà in quanto Allah swt creò popolo e tribù per conoscersi reciprocamente ed imparare gli uni dagli altri e non perché qualcuno venga schiacciato da qualcun altro. Per questo non siamo per principio antioccidentali ma siamo a favore di tutto quello che porta fede amore bellezza nel cuore umano ed avversiamo tutto ciò che è distruzione guerra ingiustizia a prescindere dalla sua provenienza .
E comunque i musulmani da cortile se li cerchino altrove
amina donatella salina



Lunedì 29 Gennaio,2018 Ore: 14:56
 
 
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