Tutto è iniziato con la Polizia Municipale che ha chiuso 5 Centri Islamici, e noi che abbiamo fatto 5 Manifestazioni, 4 con Preghiera Congregazionale, di cui l’ultima al Colosseo.
Nel frattempo si è avviato un tavolo col Municipio V, che poi è diventato un tavolo Comunale, e poche ore prima dell’ultima Manifestazione lo stesso tavolo è stato convocato in Prefettura.
Tutte le istituzioni in gioco hanno condiviso con noi l’esistenza di un problema che ci costringe all’illegalità, per l’esercizio di un diritto fondamentale.
Da un lato abbiamo l’assenza di una norma (nazionale) per avere appunto Luoghi di Culto “a norma”, e dall’altro abbiamo il fatto che a Roma, come in quasi tutti i Comuni d’Italia, è sempre mancata la volontà politica di affrontare la questione dal punto di vista urbanistico (unica via al momento percorribile).
L’attuale Amministrazione ha deciso di affrontare concretamente il problema, e di procedere su un doppio binario, quello della contingenza e quello “di sistema”.
Per le criticità conseguenti alle chiusure, il Municipio V si è subito prodigato per la ricerca di una situazione logistica temporanea che, a Dio piacendo, a giorni sarà condivisa. Ci sembra doveroso evidenziare che a sole 5 settimane dal primo incontro il Municipio V sembra aver trovato una soluzione per far fronte almeno alle necessità relative alla Preghiera del Venerdì, nell'area colpita dai provvedimenti.
Per quanto riguarda le soluzioni strutturali sarà avviato, per la primissima volta a Roma da parte dell’Amministrazione Capitolina, uno studio sulle esigenze di Culto dei Musulmani, e sulle possibili soluzioni al problema, partendo anche delle esperienze degli altri comuni, per giungere ad un modello positivo che possa essere replicato anche in altre città. E’ questa la volontà espressa dagli assessori della giunta comunale coinvolti.
Per quanto riguarda questa sinergia tra esperienze positive di diversi comuni, la Prefettura di Roma si è fatta carico di attivarsi in tal senso.
Nel frattempo il CAIL sta avviando con l’Università di Tor Vergata un percorso di Urbanistica Partecipata, sul tema delle Moschee a Roma, cosa che l’Assessore all’Urbanistica Paolo Berdini ha apprezzato.
In merito alle difficoltà “politiche” che la «questione moschee» solleva in tutt’Italia, facciamo nostro lo spirito propositivo dell’Assessore alle Politiche Sociali Laura Baldassare secondo la quale «lavorando per i Diritti si sciolgono le contrapposizioni». A Dio piacendo.
Ed infine i problemi.
La Polizia Municipale sta continuando con i suoi procedimenti amministrativi che grazie a Dio al momento, oltre a creare disagi e danni economici alla nostra comunità, sono stati anche la scintilla iniziale per affrontare un problema mai affrontato prima a Roma.
21 Ottobre 2016
CAIL - Coordinamento Associazioni Islamiche del Lazio