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Migrazioni
Appello ai musulmani d'Italia e alle loro associazioni

Primi Firmatari: Hamza Roberto Piccardo, Adel Jabbar, Bahà Ghrewati, Davide Piccardo, Gentiana Minga

Profughi, Migranti, appello ai musulmani d'Italia.
Un appello contro l'indifferenza
Ai musulmani e alle musulmane d'Italia, alle associazioni culturali, religiose e ricreative da essi/e animate
 
Sbarchi (e chissà che tragedie prima degli imbarchi) e naufragi, colonne in marcia, filo spinato, lacrimogeni e assordanti, treni stracolmi, furgoni asfissianti, corpi annegati.
La condizione tragica di centinaia di migliaia di uomini e donne e bambini, tanti bambini, l'abbiamo sotto gli occhi, noi in Italia, da qualche anno, ponte come siamo tra le due rive del Mediterraneo.
Ora la crisi si è globalizzata, l'esodo è massiccio.
Quelle decine, centinaia di migliaia di profughi che stanno sbarcando, transitando, nel nostro Paese c'interrogano come musulmani, uomini di buona volontà e lo faranno ancora per molto.
E' noto a molti che il Profeta Muhammad (pbsl) ebbe a paragonare la Umma ad un corpo umano che colpito da una malattia o un dolore in una sua singola parte, risponde nella sua totalità con “la febbre e con l'insonnia”.
Siamo doloranti da molto tempo, ammalati anche, di guerre e dittature, occupazioni ed embarghi, destabilizzazioni, guerre civili, estremismo becero e crudele. Avvelenati anche dall'ipocrisia feroce delle oligarchie famigliari o militari. Come potremmo far fronte senza un po' di oblio a tutta questa tragedia senza fine.
Ma se un po' di oblio ci è concesso, non ci è lecita l'indifferenza e la distrazione continua, essa diventa ghafla e Allah ci mette duramente in guardia nei suoi confronti. Descrivendo la gente dell'Inferno dice:“ In verità creammo molti dei démoni e molti degli uomini per l'Inferno: hanno cuori che non comprendono, occhi che non vedono e orecchi che non sentono, sono come bestiame, anzi ancor peggio. Questi sono gli incuranti.” (Al Araf 179)
Dobbiamo attivarci immediatamente a prestare aiuto a quelli che transitano e  sostenere chi non può proseguire, attivando risorse  personali e collettive. 
Predisporre, in concorso al volontariato locale, punti di sosta e di ristoro sulle principali tratte e i snodi ferroviari e autostradali, nelle città di confine soprattutto.
Altri credenti si stanno muovendo e altri uomini e donne di buona volontà. Non manchi in questa vicenda l’apporto solidale e fattivo della Comunità Islamica d’Italia
Primi Firmatari:
Hamza Roberto Piccardo
Adel Jabbar
Bahà Ghrewati
Davide Piccardo
Gentiana Minga


Martedì 08 Settembre,2015 Ore: 17:05
 
 
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