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www.ildialogo.org Intervista a Kheit Abdelhafid, Imam di Catania,di Gaetano Russo (Twitter: @utopiepossibili)

Intervista a Kheit Abdelhafid, Imam di Catania

di Gaetano Russo (Twitter: @utopiepossibili)

Pubblicato: 2 Feb 2015 22:00
Dopo la strage di Parigi lo scorso 9 gennaio, abbiamo incontrato Kheit Abdelhafid, Imam della moschea di Catania per fare una riflessione a freddo sull’islam e sulle possibilità di dialogo e di integrazione con la nostra cultura, più laica e fondamentalmente cristiana. Numerose sono le domande che si accalcano quando si parla di Islam e la maggior parte nascono dall’ignoranza, dalla disinformazione e dalla fagocitazione di fobie che purtroppo serpeggiano tra la gente. L’Islam oggi rischia di essere frainteso quando invece è una religione che condivide con noi molti valori di base e riconosce anche la stessa tradizione biblica, giudaico cristiana.
Quali sono questi valori? Quale idea di società futura viene indicata durante i sermoni del venerdì nelle moschee? Perché si sta diffondendo l’islamofobia?

Imam Abdelhafid, secondo lei, nella religione islamica come nasce quell’odio in grado di far compiere tali attentati terroristici?
“È’ importante spiegare che nell’islam non ci sono appelli alla violenza, né è contemplata la possibilità di uccidere il prossimo. Musulmani e Cristiani hanno delle radici in comune,
Condividiamo gli stessi comandamenti dell’antico testamento per esempio come non rubare, non mentire, non desiderare la donna d’altri. Gli atti di violenza e di odio di questi giorni non centrano con il vero messaggio dell’islam. Sono atti in cui la religione viene strumentalizzata da persone che danno interpretazioni fanatiche e sbagliate del Corano e delle sacre scritture in generale.

Nella nostra professione di fede si invoca sempre la pace. Il musulmano quando fa le sue preghiere, cinque volte al giorno, ripete la parola Pace più di 28 volte.
Pertanto non solo condanniamo fermamente tutti questi atti di violenza e di terrore ma posso anche affermare con chiarezza che queste persone percorrendo la via dell’odio sono fuori dall’islam.
Il problema è che viene usata la religione come un alibi per coprire loschi interessi che sono di natura politica ed economica. Non mi sorprenderei se si venisse a scoprire che ci sono dei complotti nascosti dietro l’attentato di Parigi. È’ anche chiaro che non si può insultare Dio, come fanno i <> di Charlie Hebdo, questa è una cosa riprovevole, che anch’essa va condannata”.

Uno degli insegnamenti di Dio, che abbiamo in comune è la comprensione reciproca, basata sul valore della solidarietà. Secondo Lei si può parlare di convivenza tra religioni diverse nello stesso territorio o è soltanto un’utopia?
“Le tre religioni monoteistiche più importanti al mondo hanno tante cose in comune. Anzi sono più le cose che ci uniscono che le cose che ci dividono. Non ci sono insegnamenti radicalmente diversi; nessuna di loro opera per il male o per la distruzione dell’uomo o della natura.
Nell’Islam si dice che “tutti i profeti sono musulmani”. Islam significa sottomettersi o abbandonarsi alla volontà di Dio. La fonte è sempre una, Dio che ha creato Adamo e che ha mandato tutti i profeti: Mosè, Abramo, Gesù e Mohammed che, per noi è considerato il sigillo dei profeti.
Tutti i profeti portano lo stesso messaggio che è un messaggio di amore, di misericordia, di solidarietà; un messaggio rivolto essenzialmente a generare opere di bene”.

Cosa è l’ISiS per lei? Come lo giudica?
“L’Isis , come sappiamo, è l’acronimo di Islamic State of Syria e Iraq. È un gruppo di potere militare in cui in mezzo c’è di tutto. Potere economico e politico. Potere dei servizi segreti, probabilmente. Quel che leggo tra le righe è che c’è un potere occulto che gode anche di una certa complicità degli Stati Uniti e anche dell’occidente in generale, che tentano di tutelare tanti interessi, tra cui gli interessi sul petrolio e sul traffico di armi. Come questo Stato sia stato creato e da chi, a me risulta davvero misterioso. Di fatto è uno stato che è nato per creare ancora più confusione”.

Ma è ultra fondamentalista…
“Si certo assolutamente, ma ripeto la religione in questo caso viene piegata agli interessi più sporchi e serve per convincere le persone, spesso ignoranti, a prendere delle posizioni, utili a chi detiene il potere economico”.

Cosa ne pensa di Oriana Fallaci, dei suoi scritti? Cosa ne pensa dell’idea di Eurabia ?
“Poverina! Credo che sia solo una forma di propaganda. È facile andare controcorrente, fare rumore e guadagnare i titoli dei giornali, specialmente in momenti dove atti di odio e violenza fanno additare la comunità musulmana per intero.
Ricordiamoci che Fa più rumore un albero che cade che tanti fili d’erba che crescono. Allo stesso modo per costruire un ponte di comprensione reciproca servono uomini di grande visione politica, uomini di ideali e di grande saggezza. Persone come Salvini, Magdi Allam o Oriana Fallaci non dicono cose importanti, cose che hanno un valore profondo al contrario, non fanno altro che distruggere cio che gli uomini di buona volontà costruiscono”.

Ciò che loro sostengono è che tutti gli immigrati musulmani che arrivano nel nostro continente vogliono convertire l’Europa. Creare un continente europeo islamizzato è il vostro fine ultimo attraverso la conversione radicale di tutti, anche perchè in una delle vostre Sunna c’è scritto che volete conquistare Roma.

“Non sono d’accordo, questi toni che inneggiano alla conversione radicale di tutti o sulla creazione di un continente islamizzato sono enfatici e propagandistici, come ho detto prima.
Il primo insegnamento nel Corano, che è la Parola di Dio, a cui io credo fermamente. è: - Non c’è costrizione nella religione. Quindi ognuno deve sentirsi libero di aderire al progetto di Dio.
In secondo luogo mi chiedo, ma secondo Voi sarebbe cosi facile sradicare millenni di storia europea? Sono così fragili le sue radici?
Quando nei miei sermoni parlo della Sicilia, della sua storia, della sue tradizioni lo facciamo sempre con massimo rispetto e con grande ammirazione. I valori siciliani, e italiani in generale, affondano le loro origini in tempi passati pertanto non credo che esista un rischio di conversione totale perché questi valori vivono nei siciliani e sono indissolubili.
Infine, lo si deve ammettere, esiste una Sunna in cui c’è scritto «conquisteremo Roma». Ma questa conquista deve essere intesa come una conversione libera, volontaria. Una conversione dei cuori non si parla di una conquista armata. Il modello da seguire per noi è quello del contatto con le civiltà così com’è successo in Asia dove l’islam si è diffuso in maniera pacifica, senza alcun imposizione ma solo attraverso il contatto tra commercianti”.
Articolo pubblicato sul sito siciliatoday.net



Martedì 03 Febbraio,2015 Ore: 21:19
 
 
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