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www.ildialogo.org Contro l’ideologia del mercato una libertà autentica dell’uomo,di Amina Salina

Contro l’ideologia del mercato una libertà autentica dell’uomo

di Amina Salina

L'Occidente si e formato alternando dialogo con L'altro ed esclusione. I momenti più fecondi della sua storia sono stati quelli in cui esisteva una multiculturalità. Roma antica è uno splendido esempio di civiltà multiculturale e multireligiosa, che ha saputo assimilare una religione orientale come il cristianesimo e successivamente fondersi con la civiltà dei popoli cosiddetti barbarici. Successivamente intorno all'anno Mille l'Andalusia diventava la capitale europea della cultura dove si formavano, utilizzando la lingua araba come lingua franca, le più belle menti dell’intellettualità cristiana, islamica ed ebraica del tempo. Un altro periodo d’oro era il Settecento il secolo in cui superate le guerre di religione l'Europa scopriva l'Altro attraverso le Lettere Persiane di Montesquieu ,le cineserie e le sete di Madras portate dai mercanti. Purtroppo insieme al mercantilismo iniziarono anche le pagine nere della storia europea che furono un fiume di violenza e di sangue contro popolazioni inermi con lo svuotamento demografico dell Africa e la colonizzazione di tre quarti di mondo. Il Novecento e stato il secolo delle grandi utopie egualitarie e dei totalitarismi, nati in Europa e diffusisi un po’ dappertutto con il loro corredo di orrori .In questi giorni dopo i tragici fatti di Parigi ed alla luce di quello che sta accadendo nel mondo arabo, qualcuno si chiede se non e ora di cambiare radicalmente rotta e di costruire una libertà vera ed autentica che non vada a cozzare contro le altre civiltà pretendendo di portare la democrazia a colpi di mortaio. L'Occidente abbacinato dall'ideologia del mercato globale è convinto di comprarsi la coscienza della gente un tanto al chilo ,ma gli stessi cittadini europei e nordamericani sono stufi delle menzogne della stampa, delle guerre infinite della globalizzazione della povertà e del superlavoro non garantito. La libertà occidentale è sempre stata una libertà di classe della quale potevano godere le classi dirigenti bianche cristiane ed occidentali, mentre il proletariato sudava per un pezzo di pane. I grandi rivolgimenti successivi alla seconda guerra mondiale parvero smentire le previsioni marxiste ma il sogno è durato poco e loro si stanno riprendendo tutto. Il tragico bivio in cui i cittadini sono costretti a scegliere tra il partito unico del mercato e le destre populiste e reazionarie non e stato scalfito finora dalla nascita di nuovi soggetti politici che sono stati come il M5S italiano un successo elettorale o come Tsipras e Podemos una promessa. Il sogno umanista socialista di una libertà universale ed inclusiva, che rispetta l'essere umano compresa la sua parte spirituale ,è ormai politicamente confinato a percentuali da prefisso telefonico. Libertà per pochi o per molti ma mai per tutti come le vere e proprie violazioni dei diritti umani nei CIE dove sono prigioniere persone che hanno il solo torto di essere nate al di fuori dei confini europei ,lo dimostrano ampiamente.
La globalizzazione è un fatto che non si può respingere e la logica del mercato che abbrutisce fuori e dentro il luogo di lavoro,che ci fa nemici di noi stessi,come cani che si mordono tra loro per l'osso gettato dal padrone, la globalizzazione che fa degli individui delle periferiche da PC che agiscono eterodirette col solo fine di ingrassare quell'1 per cento della popolazione mondiale che possiede da sola la meta della ricchezza. Diteglielo, quando vi dicono che i soldi per i poveri cristi sono finiti. Loro, che vogliono una società in cui tradizioni culture,lingue religioni siano solo degli oggetti di marketing perché l'essere umano stesso,e in primis la donna è oggetto di marketing si trovano davanti dei Don Chisciotte come noi ,a milioni, che credono che ancora la vita vale la pena di essere vissuta come servizio e non per appropriarsi delle ricchezze altrui, degli idealisti capaci di combattere con un fiore e venir ammazzati per questo come è accaduto ieri ad una giovane egiziana massacrata dalla mitraglia di un tiranno amico dell'Occidente e nemico della libertà. Se permettete un paragone di tipo culinario ci propinano un minestrone avariato e noi gli rispondiamo con il cous cous. Un piatto in cui gli ingredienti rimangono interi ma mescolati insieme danno armonia alla preparazione senza perdere il loro sapore. La libertà che vogliamo è una libertà autentica che non solo garantisca i diritti umani ma anche il tempo per sognare,per guardare le stelle,per innamorarsi per pregare secondo la nostra tradizione e crescere i figli in modi differenti parlando diverse lingue e pregando in diversi modi ma tutti fratelli. Questa libertà regnava a Medina durante il governo del Profeta Mohammed sllws e ad essa si sono avvicinati in varie epoche storiche i grandi rivoluzionari della storia che hanno recuperato l'umanità, il valore intrinseco dell'essere umano mai mezzo ma sempre fine l'uno per l'altro. Conosco moltissimo fratelli e sorelle che hanno abbracciato l'Islam anche per questo perché la sete di libertà non è un fatto che si estingue votando delle leggi se i legislatori dimenticano di avere un cuore. Questa libertà muore ogni giorno negli occhi del mendicante di Atene o di Nairobi, nello sguardo della donna sfrattata a cui hanno rubato la terra e la casa, negli occhi dell'affamato e del profugo. A colpi di menzogne mediatiche vogliono farci diventare di pietra come loro. Noi non lo saremo mai finché avremo respiro. No, No pasaran. Un altro mondo è possibile e necessario. Salam Amina Salina



Lunedì 02 Febbraio,2015 Ore: 16:28
 
 
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