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www.ildialogo.org Lodo concesso dal Profeta Mohammad ai Cristiani di Najran,a cura di Hamza Roberto Piccardo

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Lodo concesso dal Profeta Mohammad ai Cristiani di Najran

a cura di Hamza Roberto Piccardo

TESTO DEL TRATTATO 
Nel nome di Allah il Compassionevole il Misericordioso “ Carta di protezione ispirata da Allah al suo Apostolo e per il popolo del Libro ( Corano), per i Cristiani che vivono a Najran e/o di qualsiasi altra setta cristiana. E’ stata scritta per loro da Muhammad, l’inviato di Allah, vicino a tutti gli uomini,come pegno di protezione da parte di Allah e del suo Apostolo, affinché questo sia per le generazioni musulmane future l’impegno ad ammettere e riconoscere l’autenticità della Carta di protezione e ad osservarla per il bene di tutti. Venga difesa da ogni uomo, sia esso governatore o detentore di autorità, la faccia rispettare e non la si modifichi. Non prendano i Credenti (musulmani) alcuna arbitraria responsabilità verso i Cristiani nell’imporre delle condizioni al di fuori di quelle dettate in questo scritto. Chi preserverà rispetterà, chi si conformerà a ciò che la Carta insegna adempierà al suo dovere religioso e affermerà il patto dell’Apostolo di Allah. Al contrario chi la violerà, chi si opporrà, chi cambierà il contenuto compierà un crimine che ricadrà sulla sua coscienza perché avrà tradito un patto con Allah, avrà violato la sua fede,avrà rovesciato la Sua autorità (di Allah) e violato la volontà del Suo Apostolo: resterà un impostore agli occhi di Allah perché la religione che Allah ha imposto e il patto che ha stipulato, rendono la Carta di protezione obbligatoria. Per qualsiasi credente che non rispetti il patto concordato fra Allah il Suo Apostolo Muhammad e la gente di altre religioni monoteiste violerà i suoi doveri sacri, e chi compie questo è infedele e sarà sconfessato da Allah e da tutti i credenti sinceri. Poiché i Cristiani hanno ottenuto il patto di protezione da Allah e dal Suo Messaggero e da tutti i Credenti esso è un diritto acquisito che impegna chi è musulmano a mantenere questa Carta a loro favore e per il bene comune di tutti quelli che professano altra religione monoteista e che costringe ogni musulmano a prestare man-forte per conservarla, tenerla perennemente e rispettarla con precisione” La protezione di Allah e la garanzia del Profeta Muhammad possano estendersi su Najran e tutti i paesi vicini, sui loro beni, sulla loro gente, la pratica del loro culto, a chi è assente e a chi è presente, alle loro famiglie, ai loro santuari e a tutto ciò che di grande o piccolo è in loro possesso. Nessun vescovo verrà spostato della sua sede episcopale;Né nessun monaco del suo monastero e nessun sacerdote della sua chiesa Nessuna umiliazione peserà su di loro, né il sangue per vendetta;Che nessuno venga assoggettato per soldi Nessuna truppa invaderà le loro terre e quando uno di loro sostiene la sua, siate giusti nell’imporre parità di diritti, non vi saranno né oppressi né oppressori; chiunque di loro in futuro praticherà l’usura venga messo fuori dalla mia protezione. Nessun uomo fra di loro sarà responsabile degli errori di un altro. Mostrate loro “ Il Patto di Najran” ottenuto dai Cristiani per l’autorità del Profeta dell'Islam 
Medina, ricostruzione grafica della moschea del Profeta (pbsl)
Storia del Trattato: 
Nell’anno 631 una delegazione di circa 60 Cristiani partì dal villaggio di Najran posto circa a 600 Km a sud di Medina, la città dove viveva il Profeta Muhammad, per incontrare il Profeta. L’incontro fra i rappresentati di una comunità monoteista quali erano i Cristiani di Najran e il Fondatore di un’altra religione anch’essa monoteista durarono tre giorni. I colloqui resero chiaro una volta per tutte il modello di comportamento etico dei musulmani rispetto alle altre religioni. L’incontro con i Cristiani di Najran non fu un evento isolato nella vita del Profeta, il patto già concluso con i Cristiani del Sinai presso il monastero di S. Catherine (Carta dei privilegi), la cui documentazione è esistente tutt’ora, ci da la prova che il Profeta costantemente e permanentemente manteneva rapporti interreligiosi. 
Najran (Yemen), case tradizionali
Najran (Yemen), case tradizionali
Ringrazio la sorella Amina Silvana Evangelista per la traduzione e Khalid Torkezi per la segnalazione (Hamza Roberto Piccardo).
Pubblicato su Facebook



Sabato 23 Agosto,2014 Ore: 17:00
 
 
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