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www.ildialogo.org Le buone pratiche di integrazione e il chiacchiericcio di Matteo Renzi,di Amina Salina

Le buone pratiche di integrazione e il chiacchiericcio di Matteo Renzi

di Amina Salina

Stiamo assistendo in queste ultime settimane di campagna elettorale al coagularsi di tutte le forze politiche intorno a due temi, l immigrazione e la crisi. A parte il Movimento 5 stelle che si concentra sui temi europei una delle differenze che almeno apparentemente rimangono sui temi dell' immigrazione tra destra e sinistra concernono i temi legati al trattamento dei profughi, degli immigrati ,delle minoranze. In fondo pero rimane il pensiero unico per cui la cosa più importante e poterli controllare poiché nessuno tranne alcuni settori del mondo cattolico e le associazioni antirazziste, ha mai asserito di voler porte aperte per tutti e tutte. Personalmente se dovessi espellere qualcuno lo farei volentieri nei confronti di quegli italiani che hanno spolpato il Paese svuotando aziende sane e portandosi i soldi all' estero, dei mafiosi dei tangentisti e degli sfruttatori del lavoro sia italiani che stranieri, ma farei entrare i rifugiati e tutte quelle persone oneste che vengono per lavorare e anche per arricchirsi onestamente. Uno stato incapace di gestire la cosa pubblica , che non applica nemmeno le sue leggi a casa propria, uno Stato che deve ai suoi cittadini milioni di euro di sentenze non pagate a distanza anche di tre anni per diritti da lui stesso calpestati si e inventato anche la barbarie del reato di immigrazione clandestina che colpisce solo i poveri perché voglio vedere quanti ricconi stanno in carcere per questo. Certamente di fronte alla destra che vorrebbe reintrodurlo e di fronte alle torture nei CIE la sinistra passa per buona e civile perché per lo meno quelli che non muoiono annegati nel Mar Mediterraneo riescono in qualche modo a restare vivi in Italia. Ed è maledettamente solo una questione di soldi poiché le comunità un po' più inserite come gli stessi siriani si stanno organizzando e stanno comunque ospitando ed assistendo i connazionali con o senza l'intervento dello Stato mentre invece i poverissimi del Corno d'Africa e del' Africa sub sahariana arrivano qui e vivono qui in condizioni assolutamente inaccettabili per la dignità umana. Per non parlare del lucro delle associazioni che gestiscono i CIE sulla pelle dei profughi si lucra sui fondi statali. Potrebbero essere gli enti locali assieme ad associazioni no profit serie e veramente solidali e gestire l'accoglienza in modo umano e dignitosi invece di costruire specie di galere per innocenti. L'Europa non rispetta i diritti umani e non permette ai profughi di raggiungere le famiglie in uno Stato diverso da quello in cui mettono piede ,l'Europa e veramente quella delle banche e delle multinazionali che opprime e discrimina gli ultimi. Il sito webislam.com ha denunciato le enormi difficoltà che ha una ragazza nigeriana sfuggita alla tratta per vivere in Spagna sottraendosi alla prostituzione o allo spaccio. Eppure i potenti del mondo si sbracciano per i diritti umani in Pakistan o Nigeria salvo calpestarli a casa loro. Quando Renzi parla di una legge per la cittadinanza ai giovani di seconda generazione che studiano qui sa benissimo che questo provvedimento interesserà migliaia di giovani laureati o diplomati che serviranno al Paese nei prossimi anni . Gli ingegneri, medici architetti, commercialisti, non certo colf o badanti che comunque non mancano certo e che continueranno a riempire con la loro natalità almeno parzialmente i vuoti demografici spaventosi dell' Italia. Si tratta di una politica saggia e a lungo termine. Ma il limitare invece l' aiuto al resto del paese ai famosi 80 euro ed al rinnovo degli ammortizzatori sociali rischia di creare uno spazio in cui la destra ancora una volta nuota agevolmente . si dirà ancora una volta che gli italiani vengono lasciati nella più nera miseria dimenticando che ciò è vero anche per gli stranieri e che e solo una questione di denaro. Personalmente non mi sento europea se sentirsi europei deve significare la criminalizzazione dell' altro o la sua riduzione a cosa attraverso lo sfruttamento. Non mi sento europea se sentirsi europei vuol dire discriminare ancora una volta modi di vita diversi dal consumismo della maggioranza dalla stupidita alimentata dai media e dall' islamo-fobia suscitata dalla destra ma anche a ben vedere da una parte della sinistra che vede l'Islam come una minaccia e l'Occidente come il metro del bene e del male. Mi sento europea invece se vogliamo costruire una casa solidale per i popoli del mondo dove finalmente gli ultimi siano i primi e non viceversa. Mi sento europea per l arte la musica e la cultura. E che la missione della sinistra che dovrebbe essere la riduzione della diseguaglianza e la redistribuzione di quello che c e in termini di ricchezza, visto che l'Italia non e certo un paese povero rimane ancora sullo sfondo. Troppo per dare credibilità ad una sinistra che non c è.
Salam Amina Salina
 


Giovedì 15 Maggio,2014 Ore: 19:26
 
 
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