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www.ildialogo.org Io sto con Cecile ..e con la Lega tolleranza zero,di Amina Salina

Io sto con Cecile ..e con la Lega tolleranza zero

di Amina Salina

Nessuno vi può dare la libertà. Nessuno vi può dare l'uguaglianza o la giustizia. Se siete uomini, prendetevela. Malcolm X

Costituzionedella Repubblica Italiana Articolo 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

La disgustosa sortita del vicepresidente del Senato Roberto Calderoli contro il neo ministro dell Integrazione, l'italo congolese Cecile Kyenge ha scandalizzato gran parte dell'opinione pubblica. Ecco che cosa ha detto sabato scorso l'esponente leghista, fonte il video dell intervento pubblicato sul periodico Il Post online «Il principio che noi abbiamo sempre portato avanti – aiutiamoli a casa loro – sia il principio più realista. E rispetto al ministro Kyenge, veramente voglio dirgli, sarebbe un ottimo ministro, forse lo è. Ma dovrebbe esserlo in Congo, non in Italia. Perché se in Congo c’è bisogno di un ministro per le Pari Opportunità per l’Integrazione, c’è bisogno là, perché se vedono passare un bianco là gli sparano. E allora, perché non va là? Che mi rallegro un pochino l’anima, perché rispetto a quello che io vivo ogni volta, ogni tanto smanettando con Internet, apro “il governo italiano”, e cazzo cosa mi viene fuori? La Kyenge. Io resto secco. Io sono anche un amante degli animali eh, per l’amor del cielo. Ho avuto le tigri, gli orsi, le scimmie, e tutto il resto. I lupi anche c’ho avuto. Però quando vedo uscire delle – non dico che – delle sembianze di oranghi io resto ancora». Siamo ad un passo dal differenzialismo razziale biologico da cui scaturirono i campi di sterminio nazisti. Dietro a queste gravissime affermazioni c'è una subcultura xenofobica e razzista, che non si limita a differenziare e a territorializzare gli esseri umani secondo assurdi parametri come il luogo di nascita e addirittura la quantita di melanina della pelle, ma nina alle fondamenta un principio che dovrebbe caratterizzare le società moderne, a differenza di quelle feudali, cioe il fatto che attraverso il merito chiunque puo diventare quello che vuole dove vuole. La ministra Kyenge rappresenta copmunque una donna che si e affermata in campo professionale e politico attraverso la fatica ed il merito e non per altre vie. Per questo io sto con lei e voglio che questo paese abbia per la subcultura leghista, finalmente, tolleranza zero. Ma, anche nel caso in cui si arrivi alle dimissioni di Calderoli dalla sua carica istituzionale, il discorso non finisce li. Quella dell'esponente leghista tristemente famoso per il porcellum e per una quantita di gaffe istituzionali, è solo l'ultima esternazione di un mondo che ha avuto scandalosamente audience e lusinghe da sinistra, perfino dai salotti teklevisivi. Oggi Calderoli è indagato a Bergamo per diffamazione e sembra per incitamento all odio razziale. Ricordo che quando negli anni passati abbiamo provato a denunciare esponenti leghisti utilizzando la legge Mancino, mentre i nostri imam venivano attenzionati dalla Digos anche quando respiravano, questi galantuomini continuavano a seminare odio dentro e fuori le istituzioni, mentre le nostre denunce finivano archiviate tranne in pochissimi casi . A chi dice che la magistratura è politicizzata, vorrei rispondere che se lo è non è certo dalla parte delle minoranze. L'Italia ha avuto pagine di storia da dimenticare e di cui c'è solo da vergognarsi nei riguardi del popolo africano in particolare, Libia, Somalia ed Eritrea. Mi piacerebbe ricordare, invece, che ci sono altre figure oriunde, non solo nel calcio, che hanno dato lustro all'Italia in passato. Negli anni cinquanta l'inventore del primo calcolatore italiano fu un ingegnere italocinese, che collaborò con Adriano Olivetti. Ci fu un pilastro del sindacalismo italiano come la leader socialista Anna Kuliscioff, russa. E ci fu un giovane italosomalo che mori matrire nella Resistenza, era un allievo del professor Pilo Albertellisi, si chiamava Giorgio Marincola, e questo video con le sue ultime parole e la migliore risposta che trovo per Roberto Calderoli. Spero che il popolo italiano capisca che il mondo e di tutti e che non esistono bianchi e neri.

Salam Amina Salina

youtube.com/watch?v=YM4YQM-AQm0




Giovedì 18 Luglio,2013 Ore: 08:00
 
 
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