- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (293) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Cerca o credente la Dimora Ultima,di Amina Salina

Cerca o credente la Dimora Ultima

di Amina Salina

"Cerca, con tutto ciò che Allah ti ha concesso, la Dimora Ultima. Non trascurare i tuoi doveri in questo mondo.. ” (Sura al-Qasas, 28:77)
"Invero l'Uomo e in perdita tranne coloro che si raccomandano vicendevolmente la verità  e che si raccomandano vicendevolmente la pazienza"  
( Sura Al Asr  )
L'Islam e non solo una fede ed un culto ma un modo di vita in cui il credente e la credente utilizzano i beni di questo mondo ed i talenti ricevuti dalla Misericordia divina per guadagnarsi il Paradiso raccomandando il bene con la buona parola e combattendo il male per quanto possibile. Nonostante i grandi cambiamenti che sono intervenuti nella vita della Ummah islamica in questo ultimo secolo, l'atteggiamento che la stragrande maggioranza dei credenti ha avuto per secoli nei confronti della vita terrena non e cambiato. Siamo viandanti in questo mondo, non ne rifiutiamo che i vizi accettando invece tutto ciò che c'è di buono. Viviamo il presente senza rimpiangere il passato e con gli occhi rivolti all'Eterno ed all'eternità che ci aspetta. Assaporeremo quella realtà in cui conosceremo i grandi uomini e le grandi donne che hanno dedicato all'Altissimo la loro vita nei secoli passati, in cui, insh Allah, Lui ci farà conoscere i Profeti e noi ritroveremo i nostri amici e compagni di strada, rivedremo i nostro familiari che hanno creduto e si sono comportati bene. Speriamo di essere chiamati a quel Paradiso in cui vedremo ciò che nessun occhio ha mai visto e sentiremo ciò che nessun orecchio ha mai sentito e vedremo Allah,  e Allah ne sa di più su questo. 
Di fronte a questo anelito scompaiono le diversità della Ummah come durante l'Hajj, il Pellegrinaggio, in quella città santa calpestata per secoli dai Fedeli innamorati di Allah le cui orme noi facciamo rivivere. 
Quello che confonde l'osservatore esterno e che l'appartenenza culturale ha una importanza davvero relativa per quanto riguarda non solo i riti, che sono immutabili da 1300 anni, e che naturalmente non   possono essere suscettibili di riforma, ma per tutto ciò che concerne le priorità nella vita ed i comportamenti esterni fino all'abbigliamento e alla alimentazione. Siamo musulmani non solo con la mente ma anche col corpo ed il corpo del credente rifiuta ciò che e ha-ram cioè proibito dalla Legge divina. Tutto ciò che trascina l'anima in basso e incompatibile col credente e la credente. Cosi come abbiamo vissuto l'Islam col corpo andremo in Paradiso col corpo perché saremo ricreati, dice la tradizione a partire dall'osso sacro. 
L'emergere di un islam globalizzato ortodosso ma non offuscato ne dal mito della presunta superiorità della civiltà occidentale, ne da derive fondamentaliste, ha fatto emergere un Islam vissuto a livello internazionale libero da tradizioni ancestrali e sensibile sia alla giustizia sociale sia alla battaglia per i diritti umani e la democrazia. 
In questo ambito emerge una nuova figura di musulmano e di musulmana, non a caso protagonista del risveglio islamico e dell'abbattimento delle strutture di potere tiranniche nel Nord Africa, un processo che prosegue nel silenzio interessato della stampa occidentale. Una jihad nonviolenta e di massa che rifiuta tendenzialmente il potere umano in quanto spesso portatore di tirannide e di dittature, crede nella democrazia di popolo piuttosto che nella delega parlamentare. Anche immerso nella politica e nella laicità tuttavia il credente e la credente abitano l'eternità, avendo come priorità la ricerca della Dimora Ultima e della soddisfazione di Allah l'Altissimo compiendo il bene, rifiutando ogni forma di violenza e di sopraffazione, anelando ad una società democratica dove possano vivere in pace musulmani cristiani atei e persone d'ogni credo purché nel rispetto altrui. 
La ricerca della soddisfazione da parte del nostro Signore deve essere l'unica spinta per il nostro agire poiché niente e nessuno potrà toglierci ciò che era a noi destinato e niente e nessuno porta darci ciò che non era a noi destinato. Sperare solo in Allah chiedere solo a Lui. 
Certamente ci fa soffrire saper che ogni mattina si alzano dal letto milioni di persone che non sanno da dove vengono e dove andranno, che non hanno la Luce della Fede, che non credono e non sperano in Dio o forse l'hanno dimenticato come spesso e accaduto nella storia. 
Speriamo che dalle riflessioni che nascono in questa rivista sorga nei lettori la voglia di cercare la Verità di credere e di sperare che la nostra anima e immortale e che noi siamo molto più che animali pensanti,  come ci dicono molti scienziati non credenti. Speriamo che la Misericordia di Dio ricopra la Terra e veli le nostre mancanze i nostri peccati e le nostre illusioni, perché rifulga la Sua Luce che ci illumini il cammino in questo giardino di rose e di spine che e la vita i cui segreti ci sono ignoti  davanti a Lui che tutto vede e tutto sa. 
O Signore dacci il bene di questa vita e di quell'altra e preservaci dal castigo dell'Inferno. Amin. 
Amina Salina


Venerd́ 06 Aprile,2012 Ore: 16:58
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Conoscere l'islam

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info