COMUNICATO STAMPA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DELL’08 MARZO

Come ogni anno arriva marzo e la ricorrenza della Festa delle Donne, con il suo carico di riflessioni e di suggestioni, che in questo 2012 sono influenzate, in maniera ineludibile, dagli eventi legati alla cosiddetta “Primavera araba”.

Dignità, libertà, democrazia: sogni, desideri, valori declinati al femminile, che hanno smosso milioni di persone in un percorso verso il riconoscimento dei loro inviolabili diritti umani.

La consapevolezza del proprio valore spinge le donne ad un impegno sempre maggiore, in ambito sociale, culturale e politico e l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace a tre donne, Tawakkul Karman, Ellen Johnson-Sirleaf e Leymah Gbowee dimostra che il mondo ne riconosce i meriti e sempre di più ne incoraggia la partecipazione attiva alla vita pubblica.

Purtroppo le donne continuano a pagare un prezzo molto alto per via della mancanza di un’effettiva parità con gli uomini e della mancata tutela della loro incolumità. Nello specifico italiano, i dati dei Centri anti violenza parlano di una situazione che deve indurre alla riflessione e che richiama le donne, di ogni razza, etnia, appartenenza politica e religiosa, ad un impegno comune, che parta dalla prevenzione e arrivi alla cura.

L’ADMI, come ogni anno, rinnova il suo impegno in questo senso, restando in prima linea per sensibilizzare e informare le donne sui loro diritti e il loro valore e sostenendole nelle loro scelte verso l’autodeterminazione. Vogliamo essere un ponte tra le donne immigrate e la società italiana e favorire il dialogo e il confronto su tutte le tematiche che coinvolgono le donne in primis e la comunità musulmana in generale.

A questo proposito, vogliamo dedicare la celebrazione dell’8 marzo 2012 a tutte le donne che hanno pagato un caro prezzo nell’impegno per la libertà e la dignità dell’essere umano, in Tunisia, Egitto, Libia, Yemen e in particolar modo a quelle della Siria, che da un anno sono vittime di abusi sessuali, torture, forme di intimidazione e violenza indicibili da parte del regime. Le nostre donne stanno piangendo i loro figli e i loro mariti morti, stanno soffrendo patimenti e sofferenze che nessun essere umano merita.

A tutte loro e alle donne del mondo intero, va il nostro augurio di pace e la nostra solidarietà.

07 marzo 2012

Il Direttivo dell’ADMI

Mercoledì 07 Marzo,2012 Ore: 17:04