- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (233) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Mentre i Fratelli Musulmani vincono le leezioni le sorelle chiedono piu potere,di Amina Salina

Mentre i Fratelli Musulmani vincono le leezioni le sorelle chiedono piu potere

di Amina Salina

I Fratelli Musulmani vincono le elezioni in Egitto dove si e temuto per molto tempo un colpo di stato militare. Il Partito Libertà e Giustizia, molto vicino alla Fratellanza, ha ottenuto ,secondo dati ancora parziali, una percentuale del 40 per cento mentre i salafiti, conservatori del partito An Nour, hanno ottenuto secondo Al Jazeera circa il venti per cento. La vittoria dei Fratelli Musulmani corrisponde alla volontà della popolazione di farla finita con la corruzione e con le ingiustizie sociali e di recuperare pienamente, nel rispetto delle fedi altrui, la loro e nostra identità islamica.
Le associazioni islamiche, in questi anni di neoliberismo, hanno espresso in Egitto e nel resto dei paesi arabi l'unica vera alternativa al predominio di speculatori e lupi vari che si arricchivano a spese delle masse popolari negando i diritti fondamentali, specie quelli all'istruzione ed alla salute. Con il declino delle scuole pubbliche la perdita di diritti minimi, che erano garantiti fino agli anni settanta, le masse popolari egiziane hanno avuto come unici fratelli i membri delle associazioni islamiste per lo più fuorilegge, che comunque operavano attraverso Fondazioni costruendo scuole ed ospedali accessibili al popolo. L'organizzazione femminile afferente al partito che ha vinto le elezioni, ha espresso militanti che hanno arringato la folla ed hanno avuto lo stesso ruolo dei maschi. Come Asmaa Shehata, 26 anni laureata in Sociologia, che vincendo le resistenze della sua stessa famiglia ha dormito in piazza Tahtit, sfidando a viso aperto la repressione dei militari. ''Noi, le ragazze, abbiamo parlato con i giornalisti, arringato i manifestanti, dormito in piazza Tahrir e alcune di noi sono state arrestate. Abbiamo fatto tutto quello che hanno fatto i nostri fratelli'', spiega la giovane militante, vestita con una lunga tunica marrone e un velo giallo che le copre il capo e le spalle.
Nella mentalità medievale di molti egiziani nei primi tempi le donne che scendevano in piazza mettevano a rischio la loro verginità come se non fossero esse stesse responsabili della loro condotta. Molti pensano ancora che le donne non possano uscire da sole, figurarsi a dormire fuori. In effetti nei primi tempi il problema esisteva tanto che gli universitari avevano fatto uscire un volantino in cui si impegnavano a non molestare in alcun caso le ragazze fossero o meno velate. Ciò non ha nulla a che fare con la religione islamica è solo una mentalità eccessivamente conservatrice e retrograda che considera l'uscita delle donne dalle mura domestiche l'esporsi alla prostituzione ed al peccato. Come se le donne non fossero delle credenti. Tutto ciò nonostante le donne egiziane siano state le prime ad organizzarsi su base religiosa. L'organizzazione femminile islamista ha avuto come fondatrice Zaynab al Ghazali molti decenni fa. Ella e stata la prima donna a dirigere una rivista islamica femminile.
Nonostante questa lotta contro una mentalità maschilista e conservatrice il ruolo delle Sorelle Musulmane in questi anni è cresciuto rappresentando circa un quarto delle donne egiziane nonostante il movimento sia stato per decenni fuorilegge.
''Le cose in Egitto stanno cambiando e mi aspetto un cambiamento anche all'interno del gruppo, in modo che anche le donne possano essere rappresentate all'interno della struttura organizzativa dei Fratelli Musulmani'', ha detto Shorouk al-Shawaf, una 'sorella' di 25 anni attiva nel movimento. Shehata e al- Shawaf, attiviste nella Fratellanza da anni, ritengono che sia arrivato il momento che le donne siano ammesse a ricoprire le più alte cariche del movimento dopo decenni si esclusione. La componente femminile dei Fratelli musulmani è pari al 25 per cento di tutti i membri del gruppo, come rivelano fonti universitarie. Nell'ultimo decennio le donne hanno svolto un ruolo politico significativo all'interno del movimento, contribuendo alla sua integrazione nel sistema politico egiziano.
I vincitori annunciano riforme sociali e non certo l'applicazione integrale del diritto islamico tradizionale che e impossibile in quanto non esiste il consenso della maggioranza del popolo egiziano. Perciò le polemiche innestate contro i leaders dei partiti vincitori in alcuni paesi arabi relativi al divieto del vino o alla questione dei gay sono del tutto pretestuose. Essi hanno solo la buona parola e l'esempio ed attraverso un buon Governo dovranno riportare libertà religione e giustizia in questi paesi. Grazie ad Allah questo è e sarà ancora possibile.
salam
amina salina



Sabato 03 Dicembre,2011 Ore: 16:18
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Conoscere l'islam

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info