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www.ildialogo.org La donna Musulmana e l’emancipazione femminile Occidentale,di Silvia Layla Olivetti

La donna Musulmana e l’emancipazione femminile Occidentale

di Silvia Layla Olivetti

 Dal sito  http://dirittimusulmani.it/archives/la-donna-musulmana-e-lemancipazione-femminile-occidentale/

25 luglio 2011

“Visto l’alto interesse generale sull’argomento “velo islamico”, vi propongo alcune mie riflessioni sul tema della condizione della donna musulmana e sull’emancipazione femminile.
In tutte le discussioni alle quali ho partecipato e in tutte le interviste che ho sostenuto in questi mesi, ho notato un elemento ricorrente nei vari interventi e nelle domande dei miei interlocutori: la convinzione pressochè generalizzata della necessità di emancipare la donna musulmana, di affrancarla dalla sottomissione rappresentata dal velo.In tutti i commenti si dà x scontato che il bene della donna musulmana, la sua dignità e affermazione risiedano nella liberazione dal velo. In nessun caso però ho avuto la sensazione che qualcuno si fosse posto l’interrogativo di cosa vogliano in realtà le donne musulmane. E’ un grave errore dare x scontato che il nostro modello occidentale di emancipazione sia universalmente valido e auspicabile. Vi garantisco che la maggior parte delle donne musulmane non vanno a dormire la sera sognando di svegliarsi il giorno successivo nei panni di Lady Gaga o di Michelle Hunziker. Noi occidentali dovremmo smettere di pensare di essere il modello sociale migliore al mondo e di avere il dovere morale di esportarlo ovunque. L’emancipazione femminile è un processo che ho studiato a fondo all’università e la conclusione che ho tratto è che sia fallito proprio perchè dava x scontato quale fosse il “meglio” x la donna. Nel ’68 le donne hanno lottato x “emanciparsi” nelle relazioni, nell’abbigliamento, nel lavoro, nella scuola, nella politica…e il loro intento era ottimo. Peccato che, demolito il vecchio sistema che le vedeva inferiori, un nuovo sistema maschilista le abbia ingabbiate nuovamente. Un nuovo sistema maschilista che mercifica il corpo femminile, deprezzandolo e rendendolo un economico strumento utile persino alla vendita di un dentifricio. Un sistema di finta emancipazione che svilisce la dignità della donna, come e forse più dell’antica sottomissione precedente la rivoluzione. Questo è potuto succedere perchè si è dato x scontato che l’emancipazione femminile consistesse prevalentemente nella sfera sessuale, estetica, nella seduzione. Anche qui in occidente, insomma, abbiamo emancipato la donna secondo progetti predefiniti. Ma questi progetti hanno tenuto in ben poco conto le vere aspirazioni della donna, i suoi sentimenti. Abbiamo “emancipato sessualmente” la donna….ma l’abbiamo anche rispettata? A mio avviso assolutamente no.L’emancipazione è una buona cosa, per tutte le donne e in tutti paesi del mondo. Ma l’emancipazione non deve significare spogliare la donna dei panni che NOI riteniamo inadatti a lei e rivestirla con dei panni che sempre NOI riteniamo maggiormente adeguati. La vera emancipazione della donna, occidentale o musulmana che sia, deve realizzarsi nella riappropriazione piena da parte della donna stessa della propria libertà di scelta. Una donna seminuda al mare non è più emancipata di un’afghana col burqa: è solo una donna che è stata ingannata dalla società in modo diverso. Le è stato tolto il rispetto diversamente. Ecco perchè secondo me è ingiusto e qualunquista liquidare le donne che desiderano portare il velo (come me, x esempio) definendole ipocrite. Le donne che vogliono portare il velo esistono e sono milioni. E non vanno emancipate a forza secondo il modello occidentale. Le donne, tutte, vanno ascoltate e rispettate nelle loro scelte. Questa è l’unica forma di emancipazione femminile davvero autentica. Non ci sarà mai vera emancipazione femminile fintanto che le donne non diventeranno x davvero le uniche protagoniste della loro vita, delle loro scelte, senza condizionamento psicologico alcuno da parte sia maschile che della società nella quale vivono.La donna non deve essere come gli altri si aspettano da lei che sia: la donna deve essere esattamente come desidera essere e sentirsi bene con gli altri rispetto alla sua scelta. Per questo motivo ho promosso i seguenti slogan (dal retrogusto vagamente sessantottino) in difesa della libertà di scelta della donne musulmane:

“Il velo è mio e me lo gestisco io!”

e

“Noi donne musulmane non metteremo il velo per sottomissione all’uomo e non lo toglieremo per sottomissione alla società”

Abbiamo il diritto di vederci restituire una scelta che riguarda solamente noi donne e la nostra religiosità. Il nostro velo è e deve essere unicamente un fatto tra noi e Allah, senza intermediario alcuno. Forza sorelle: che il prezzo della nostra dignità sia sempre incalcolabile!

Silvia Layla Olivetti

Un commento

Vorrei aggiungere che in effetti non si tratta di essere occidentali o meno si tratta di scegliere o meno il modo di vita islamico.Vi sono molte donne musulmane occidentali che vivono secondo i dettami della nostra  fede senza cessare di essere culturalmente italiane ed europee e donne islamiche che per scarsa conoscenza della religione condividono chi piu chi meno alcuni aspetti del modo di vita occidentale.Per questo si parla di reislamizzazione perche non tutte le donne islamiche vivono come noi e non tutte le donne occidentali vivono secondo i canini di questa societa salam Amina Salina

 



Martedě 16 Agosto,2011 Ore: 06:20
 
 
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