www.ildialogo.org Accordi fra le comunità musulmane e i comuni per i luoghi di culto,

Gallarate

Gallaratesi e musulmani insieme nel tendone del Ramadan

Incontro pubblico sabato pomeriggio nella zona di preghiera di via Pacinotti. Presente anche l’amministrazione comunale e monsignor Carnevali. Clima sereno e senza polemiche

Comunità mussulmana e gallaratesi, prove di dialogo e integrazione avviate. Il Ramadan, il mese di preghiera è già iniziato senza polemiche, e nella giornata di sabato 6 agosto si è svolto nel tendone di via Pacinotti il primo incontro pubblico con la presentazione del libro “Il misericordioso”. Incontro rivolto non solo alla comunità musulmana, ma aperto alla cittadinanza, a cui hanno partecipato tra i relatori anche monsignor Franco Carnevali e il vicesindaco di Gallarate, Angelo Senaldi, di fronte a un centinaio di persone, tra cui i profughi giunti dalla Libia nei giorni scorsi.
«Quanto accade oggi è una cosa giusta per tutta la comunità - ha dichiarato soddisfatto il portavoce della comunità islamica Hamid Khartaoui -. È la prima volta che in questo tendone è presente un rappresentante dell’amministrazione, è un segno che si vuole avviare un percorso importante. Ci vogliono persone, politici che sanno fare i politici e non propaganda, serve a evitate a livello globale episodi come '11 settembre o la strage in Norvegia. Il dialogo e il confronto sono molto importanti».

Lo stesso autore del libro Yahya Pallavicini ha esordito nel suo intervento con parole di apprezzamento «per un rinnovato dialogo tra la comunità islamica e l’amministrazione comunale. Si tratta di un segno di apertura a una conoscenza. Per una realtà minoritaria come quella islamica è molto importante. La conoscenza azzera le differenze e quanto avviene oggi apre un nuovo corso per il futuro». Per il vicesindaco Senaldi si tratta di «un segnale di dialogo per dei cittadini che sono presenti nel nostro territorio. In questa maniera si apre un dialogo che può portare alla vera integrazione. Solo con questo qualsiasi angolo può essere smussato, altrimenti si rischia davvero di esasperare gli animi quando non è necessario».
Apprezzamento con qualche osservazione da parte di monsignor Carnevali:  «È un momento di incontro e riflessione in comune. Molto importante che si verifichi questo tipo di confronto. Una delle cose più urgenti è quella di una conoscenza reciprica dei valori che caratterizzano le varie esperienze religiose. I temi specifici su cui incontrarsi sono tanti, ma bisogna identificarne alcuni: le differenze sono tante, incontrarsi non significa rinunciare alla propria fede, alla propria identità. Ci sono delle diversità che rimangono e che vanno affrontati in momenti specifici, per una migliore convivenza».

6/08/2011

M.S.manuel.sgarella@varesenews.it

Articolo pubblicato sul sito: http://www3.varesenews.it/

Assegnati i locali ex Itis e Giovannina per il Ramadan

Raggiunto l’accordo con le associazioni di musulmani del territorio centese. Pedaci: «Ma sarà l’ultimo anno»

CENTO

Una sede per il Ramadan: alle associazioni islamiche, il comune chiede per il prossimo anno un atto di responsabilità. E’ iniziato il primo agosto il Ramadan, e per celebrare il nono mese del calendario lunare islamico e per la festa del sacrificio, il comune ha stretto anche quest’anno l’accordo con le associazioni di musulmani che risiedono nel territorio centese, assegnando loro la struttura dell’ex Itis di via Falzoni Gallerani e la palestra della Giovannina. «Un accordo che però non potrà ripetersi il prossimo anno – ribadisce il vicesindaco Mario Pedaci – perché quest’amministrazione ha la chiara e precisa volontà di valorizzare le pari opportunità, portando rispetto a tutte le religioni e riservando a tutte un trattamento equo». Come riferisce lo stesso vicesindaco, il poco tempo disponibile dopo l’insediamento, non ha reso possibile trovare un’altra soluzione: «Così, come negli anni precedenti, sono state assegnate la struttura dell’ex Itis di via Falzoni Gallerani per la durata del Ramadan, compresa la festa di chiusura del nono mese dedicato dai musulmani al digiuno e alla preghiera, mentre per la Festa del sacrificio di Abramo è stata data la palestra della Giovannina. Attenzione però: l’accordo siglato col Centro culturale per la convivenza, l’associazione marocchini, l’associazione Misericordia non ha puro spirito assistenzialistico, perché per l’utilizzo delle sedi dal 29 luglio al 7 settembre, le associazioni pagheranno circa mille euro».

Una comunità, quella islamica a Cento, che all’incirca coincide con la metà del numero dei cittadini stranieri residenti nel territorio comunale. Dei 3822 stranieri (10,7% della popolazione), registrati al 31 luglio dall’ufficio statistica del comune, 941 sono di cittadinanza marocchina, 572 pakistana, 439 albanese, 206 tunisina, 38 del Bangladesh, 18 indiana, 9 algerini, 6 turca, 4 eritrea e 2 iraniana.

Tuttavia, spiega Pedaci, è stato chiarito con i rappresentanti delle associazioni di fede islamica che dal prossimo anno dovranno cercare altre sedi: «Saranno loro ad attivarsi responsabilmente per trovare una locazione adatta e gestirla. Il comune si attiverà perché anche la fede islamica possa ricoprire un proprio ruolo nella comunità. Infatti con l’assessore alla cultura si intende organizzare nel prossimo futuro incontri che spieghino ad esempio, il significato del Ramadan, per favorire la conoscenza e l’integrazione tra le diverse religioni e culture».

Beatrice Barberini

Articolo pubblicato sul sito: http://lanuovaferrara.gelocal.it/

Domenica 07 Agosto,2011 Ore: 13:23