Nel nome di Dio il Clemente, il Misericordioso

L’associazione Giovani Musulmani d’Italia sta seguendo con grande affetto il rientro della salma  dell’amico Vittorio Arrigoni nella sua città.

Ad attenderlo parenti, amici e centinaia di pacifisti e associazioni a sostegno del popolo palestinese, oltre alla gente comune che ha seguito con interesse e partecipazione la sua vicenda.

La sua morte ha generato in noi dolore e tristezza, ma anche profondo senso di rispetto verso di lui, che ha donato la sua vita per perseguire il sogno condiviso con il Popolo Palestinese, e verso la sua famiglia che la ha sostenuto.

La situazione drammatica in cui si trovano i palestinesi, soprattutto nella striscia di Gaza, spesso non trova spazio nelle notizie che quotidianamente riceviamo dai media. Questo silenzio è interrotto da attivisti come Vittorio che quotidianamente hanno dato voce alla popolazione e sostenuto la loro causa.

La morte di Vittorio non può e non deve essere solo la perdita di un amico che con il proprio lavoro,e il lavoro degli attivisti, ha svolto l’importante compito di informare su quanto avviene, ormai da troppo tempo, ai palestinesi.

La sua morte deve essere un segnale che, oltre alla riflessione e uno sforzo di conoscenza della “questione palestinese”, spinga tutti noi a uscire dall’omertoso silenzio mediante iniziative concrete a sostegno di quel popolo che ha subito e, come riportato anche dal caro Vittorio, continua a subire un’oppressione inaccettabile.

Come Giovani Musulmani chiediamo che si faccia reale chiarezza su quanto avvenuto all’amico Arrigoni, e che si indaghi sulle dinamiche che hanno portato alla sua morte.

Esprimiamo grande preoccupazione che, come avvenuto in passato, la mancanza di chiarezza sull’accaduto, venga presa a pretesto dalle forze occupanti israeliane per giustificare attacchi sulla già martoriata striscia di Gaza.

Auspichiamo che l’Italia dia maggior sostegno al popolo palestinese mediante l’informazione e appoggiando le organizzazioni umanitarie.

Le più sentite condoglianze alla famiglia di Vittorio, amico che ha insegnato molto da vivo e con la scomparsa.