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www.ildialogo.org EID MUBAREK AL ADHA……..BUONA FESTA DEL SACRIFICIO,di Breigheche Aboulkheir

Conoscere l'Islam
EID MUBAREK AL ADHA……..BUONA FESTA DEL SACRIFICIO

di Breigheche Aboulkheir

10.Dhul Hijja.1431 16.Novembre.2010


Nell’occasione della Festa del Sacrificio,Eid Al Adha,che ricorre il giorno dieci del dodicesimo mese del calendario islamico(siamo nel 1431 dell’Egira),mi fa piacere fare gli auguri piu sinceri e cordiali a tutti i membri della comunità islamica italiana e trentina in particolare.
 
Qesta Festa che ricorda il Grande Profeta e Messaggero di Dio Abramo e la grande Prova che doveste affrontare insieme con suo figlio Ismale,prova ricordata nel sublime Corano con i versetti dal 99 al 111 della XXXIIV Sura di Al Saffat.(1)vedi sotto.
Nello stesso periodo vengono celebrati i riti del Grande Pellegrinaggio alla Mecca ,città nella quale e attorno alla quale avvenne quel episodio che è stato all’origine di questa Grande Festa del Sacrificio .
Il pellegrinaggio è una occasione che raccogli ogni anno circa tre milioni di fedeli musulmani provenienti da tutti i continenti,oltre la continua presenza di migliaia di persone durante tutti i mesi dell’anno compiendo la Omra,cioè la visita ai luoghi sacri della Mecca, vivendo anche loro nel compiere i riti del pellegrinaggio il significato della sottomissione alla volontà di Dio,imparando di conseguenza la pazienza e il perdono e rafforzando i legami della vera fratellanza ,vestiti tutti modestamente e quasi tutti uguali senza distinzione tra ricchi o poveri,bianchi,mori,neri,gialli o altro,maschi e femmine ,eseguendo gli stessi riti uno a fianco dell’altro.
Stiamo vivendo questa ricorrenza in Italia noi musulmani autoctoni o nuovi cittadini con questo spirito della fratellanza e del perdono,accettando di affrontare le sfide di tutti i giorni come tutti gli altri cittadini che ci lega a loro tutti questo legame sacro della fratellanza nella umanità,noi crediamo che tutti siamo figli e discendenti di una sola coppia,abbiamo gli stessi genitori,Adamo ed Eva.
Infatti il Corano riporta stesso questo richiamo all’inizio di molti versetti : “O uomini” oppure “O figli di Adamo“(2) sottolineando il forte legame che lega tutti ,è un legame di parentela oltre che è un legame di cittadinanza in questa terra e su questo pianeta.
Da tutte le province italiane e da tutta l’Europa si recano pellegrini musulmani alla Mecca affrontando le difficoltà di questo viaggio particolare oltre l’impegno economico non indifferente per poi tornare alla loro vita quotidiana e ai loro impegni famigliari e del lavoro per trovarsi in molti paesi europei ancora privati di molti elementari diritti di ogni minoranza religiosa :quelle che lo Stato dovrebbe dare ,o meglio dire deve dare visto che si tratta di doveri e diritti regolati e garantiti dalla Costituzione,doveri e diritti gia regolati e concordati con quasi tuttle le altre minoranze religiose.
Il mio augurio e la mia speranza è che ricorrenze cosi di grande rilievo e di grande importanza come questo della Festa del Sacrificio siano come un sollecito ricordo a tutti:
Ai cittadini musulmani di impegnarsi maggiormente nella vita sociale,culturale,religiosa e politica del Pease e della società nella quale vivono praticando i diritti e doveri di cittadinanza con il loro comportamento quotidiano come tutti e con il loro impegno di realizzare il “patto di cittadinanza” che hanno contratto ,per i nuovi cittadini con la loro nuova  patria ,l’Italia,gia da quando hanno chiesto e ottenuto il Visto per entrare in Italia,o il Permesso di Soggiorno o la Cittadinanza italiana,per non parlare della importante fetta di musulmani autoctoni che queste cose li sanno meglio di ogni altro.
Alla società nel suo insieme di comprendere le esigenze di una minoranza religiosa che ormai radicata nel contesto sociale in un processo irreversibile di cittadinanza e stabilità.
Il nostro impegno vivendo questa grande Festa è quello di rafforzare i legami di fratellanza vera che ci lega a tutti i cittadini e di aiutare il Paese a superare leserie difficoltà che attraversa,difficoltà non solo economiche ma anche e soprattutto sociali.
I valori di una grande religione come quella islamica ci insegnano di essere ,sinceramente e non per opportunità,generosi,pazienti,coloro che sanno perdonare e solidali.Abbiamo contribuito anche noi con un gesto di solidarietà in favore della popolazione danneggiata dalle alluvioni nel vicino Veneto.
Auguri di nuovo a tutti i musulmani per questa loro Grande Festa, e grazie a quei pochi cittadini italiani e non che hanno capito il significato di un gesto di umanità e di solidarietà facendo gli auguri ai loro concittadini musulmani.
Breigheche Aboulkheir
Presidente Comunità Islamica del Trentino A/A
breigheche@gmail.com 
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(1) XXXVII Sura del AL SAFFAT,vedi www.corano.it
 
       99. Disse: “In verità vado verso il mio Signore, Egli mi guiderà.*
*[ Dopo che Allah (gloria a Lui l’Altissimo) lo salvò dal fuoco, Abramo, e davanti alle gravi ostilità che aveva incontrato dalla sua gente, emigrò dalla sua terra d'origine, nell'attuale Iraq, verso la Palestina e poi verso la Mecca,ed è considerato il primo “muhajer” emigrante per la causa divina]
100. Signore, donami un [figlio] devoto”.
101. Gli demmo la lieta novella di un figlio magnanimo.*
*“Ismaele”
102. Poi, quando raggiunse l'età per accompagnare [suo padre questi] gli disse: “Figlio mio, mi sono visto in sogno*, in procinto di immolarti. Dimmi cosa ne pensi”. Rispose: “Padre mio, fai quel che ti è stato ordinato: se Allah vuole, sarò rassegnato”**.
**[“mi sono visto in sogno”: Abramo parla di sogno; questa infatti è una delle maniere con cui Allah (gloria a Lui l'Altissimo), comunica con i Suoi profeti]
*[È il momento tragico, della prova più grande cui Allah (gloria a Lui l'Altissimo) sottopose Abramo. Il suo primogenito Ismaele, dono annunciato da Allah (vedi vers. 101) sta per essere sacrificato. Anche Ismaele (pace su di lui) è perfettamente conscio che quello che sta avvenendo è volontà imperscrutabile dell'Altissimo (gloria a Lui) ed è serenamente rassegnato alla Sua volontà]
103. Quando poi entrambi si sottomisero, e lo ebbe disteso con la fronte a terra,
104. Noi lo chiamammo: “O Abramo,
105. hai realizzato il sogno. Così Noi ricompensiamo quelli che fanno il bene.
106. Questa è davvero una prova evidente”.
107. E lo riscattammo con un sacrificio generoso.*
*[Allah (gloria a Lui l'Altissimo) ferma la mano di Abramo e sostituisce ad Ismaele un montone di grande valore. Abramo e suo figlio hanno superato la prova cui Allah ha voluto sottoporli. In ricordo di ciò, i musulmani celebrano la “îd al-adha”, la festa del sacrificio, il decimo giorno del mese del pellegrinaggio]
108. Perpetuammo il ricordo di lui nei posteri.
109. Pace su Abramo!
110. Così ricompensiamo coloro che fanno il bene.
111. In verità era uno dei nostri adoratori credenti.
 
(2) IV:1Uomini, temete il vostro Signore che vi ha creati da un solo essere, e da esso ha creato la sposa sua, e da loro ha tratto molti uomini e donne.
   
 XLIX:13. O uomini, vi abbiamo creato da un maschio e una femmina e abbiamo fatto di voi popoli e tribù, affinché vi conosceste a vicenda. Presso Allah, il più nobile di voi è colui che più Lo teme.          In verità Allah è sapiente, ben informato.


Lunedì 22 Novembre,2010 Ore: 16:01
 
 
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