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www.ildialogo.org Lettera alla Comunità Islamica del Trentino per la fine del Ramadan,di Breigheche Aboulkheir

EID AL FITR 01.Shawwal.1431 Hijri(Egira)10.09.2010
Lettera alla Comunità Islamica del Trentino per la fine del Ramadan

di Breigheche Aboulkheir

Cari fratelli,gentili sorelle,carissimi giovani della comunita’ islamica trentina.
Eccoci arrivati alla fine del mese del digiuno islamico,Ramadan,forti di una esperienza unica che si ripete annualmente per rinnovare in noi non solo la fede ma anche il profondo senso di spiritualità,di solidarietà,di fratellanza,di amore per Allah il Creatore e per le sue creature.
Abbiamo resistito per ben piu di 13 ore ogni giorno davanti al cibo e le bevande,e questa è la forma apparente,che attira l’attenzione, ma abbiamo imparato che tutta la persona,corpo, anima e cuore partecipa vivendo questa speciale esperienza ricordandosi di controllare la nostra lingua in particolare, visto che come dice una tradizione islamica:la lingua e’ il traduttore fedele del cuore e del pensiero.
Tutti gli altri membra del nostro corpo partecipano a questa esperienza :la mente e il cuore in particolare ,la vista,l’udito,le mani, i piedi , ecc.. e il discorso diventa lungo se vogliamo spiegare i dettagli di tutto cio.
L’importante che tutto cio contribuisca positivamente nel migliorare il comportamento e il rapporto con Allah ,il Signore , le Sue creature e tutto il Suo creato.
Ramadan insegna la pazienza,l’altruismo,la solidarieta’ e l’amore per il prossimo, come si dice e’ il mese,il corso intensivo di educazione e del cambiamento in positivo.
Abbiamo pregato tutti i giorni per ore , specialmente la sera,stanchi si dopo una giornata di lavoro e digiuno, ma felicissimi di farlo essendo la nostra preghiera è il momento piu bello per “vivere” qualche momento insieme con il Signore,Allah,IdDio,parlare con lui senza intermediari,invocarlo,lodarlo,ringrazialrlo ,pregarlo per noi,per le nostre famiglie e per la famiglia umana in generali.
Abbiamo donato molto di quel poco che abbiamo,convinti che la fede e’ solidarieta’,vera fratellanza ,sentire quello che sentono gli altri e soffrire come soffrono coloro che sono in difficolta’ , sono tanti,tantissimi , e diventano sempre di piu non solo per le disgrazie frequenti ma per il comportamento degli uomini che sta rovinando il suo habitat naturale credendo di vivere meglio guadagnando di piu o godendo momentaneamente e superficialmente.
Uno dei scopi principali del digiuno è quello di insegnarci e allenarci a donare .
“ Chi aiuta il prossimo troverà il Signore in suo aiuto”
Ogni volta che l’egoismo cerca di riaffiorare arriva un momento della nostra vita religiosa che ci ricorda che quello che abbiamo non è nostro ,è il Signore che ci lo affida per gestirlo nel migliore dei modi,godendo si ma moderatamente, e soprattutto ricordandosi che una parte di quello che abbiamo lo dobbiamo restituire gratuitamente e “senza interesse e interessi”ai legittimi proprietari:coloro che non hanno sufficiente risorse o non ne hanno affatto,aggrediti dalla fame,sete,malattie , abbandonati al loro destino, e se questo loro destino è cosi duro e difficile e perché siamo noi tutto il genere umano dei diretti responsabili di tutto cio.
Ecco che Ramadan e il digiuno ci chiedono di ricordarci di loro e di restituire a loro parte di quello che spetta loro. E noi con l’aiuto di Allah l’abbiamo fatto,tutti i giorni abbiamo raccolto SADAQATU AL FITR,l’offerta del digiuno e del FITR, denaro che abbiamo in parte gia inviato specialmente questa volta in favore della popolazione colpita duramente in Pakistan e d’intorni,come abbiamo fatto sempre in passato per l’Abruzzo,Haiti e altre disgrazie.E non mancheremo di farlo ogni volta che le situazioni lo chiederanno.
Abbiamo offerto volentieri, grazie alle generose offerte e al generoso lavoro dei nostri volontari ,donne e uomini, quasi settanta pasti ogni giorno per trenta giorni non solo per coloro che digiunavano ma sono in difficoltà sia pratiche che economiche, ma anche in favore di chi si presentava ,praticante o meno,musulmano o altro. Era ed e’ un gesto doveroso di umanita’ naturale e spontaneo.
Gli insegnamenti che otteniamo dall’esperienza del nostro digiuno sono infiniti  e l’impegno che mettiamo in atto non è indifferente , impegno fisico,morale , spirituale e anche economico.Impegno che contribuisce anche a vivere meglio con gli altri visto che Ramadan ci insegna tramite la sofferenza e la privazione vissuti momentaneamente ma nello stesso tempo vissuti positivamente,ci insegna  anche la pazienza,l’altruismo ,la solidarietà,l’ugualianza e la fratellanza.
Mi piace dire che il Ramadan ci insegna di come essere buoni cittadini.
E poi arriva la FESTA DEL FITR, cioè rottura del digiuno.Festa meritata anche se vissuta come si puo da parte di ogni uno di noi visti la situazione economica e gli impegni del lavoro.
Non posso non ringraziare infine coloro che gentilmente si sono ricordati di noi e delle nostre festività cosi importanti esprimendo i loro auguri,anche se sono pochi , pochissimi, il che vuol dire che dobbiamo lavorare meglio e farci conoscere sempre di piu e meglio.
Auguro a tutti,singoli e famiglie,in tutto il Trentino, giorni sereni e tranquilli.
Breigheche Aboulkheir
Presidente Comunità Islamica del Trentino A/A


Venerd́ 10 Settembre,2010 Ore: 22:18
 
 
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