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www.ildialogo.org IBN ‘ATA’ ALLAH – l’illuminazione del cuore e quel che lo impedisce,

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IBN ‘ATA’ ALLAH – l’illuminazione del cuore e quel che lo impedisce

Commento di Shaykh Ahmad Ibn Ajiba. Traduzione dal francese e note a cura di Umar A.F


Riprendiamo questo articolo dal sito www.islam-online.it/

«Come può ricevere l’illuminazione un cuore, se il suo specchio riflette le immagini delle creature?»
(Kaifa yushriqu qalbun, suwaru al-akwàni muntabi’at fì mir‘àtihi?)

Commento di Shaykh Ahmad Ibn Ajiba
Le forme delle cose esistenti fanno riferimento agli esseri ed alla loro rappresentazione nell’ordine dei sensi e delle idee. Le cose esistenti sono i differenti tipi di creature, piccole o grandi. “Si riflettono” significa che queste cose sono solidamente istallate [nel cuore], nello stesso modo allorquando una cosa ne impregna un’altra i suoi effetti appaiono inevitabilmente in essa.
Lo specchio è una metafora che designa l’interiore dell’essere, che è “l’occhio del cuore”, nel quale le cose, belle o brutte, si manifestano.
Allàh ha creato il cuore dell’essere umano come un specchio pulito-puro, nel quale si riflette ciò che gli è davanti.
Il cuore non può dirigersi [orientarsi] che in ‘una sola’ direzione. Quando Allàh vuole del bene al Suo servitore, gli fa riflettere [nel suo cuore] le luci del Suo regno (Malakut)1 ed i segreti della Sua Essenza (Jabarut)2 ed in conseguenza di ciò, il cuore non è più attaccato all’amore di nessuna cosa tenebrosa o di nessuna illusione.
Allora, le luci della fede (Imàn) e della perfezione della fede (Ihsan) si riflettono nello specchio del suo cuore, e le Lune dell’unità ed i Soli della Gnosi (conoscenza) brillano [in esso].
Questo è ciò che ha indicato Ash-Shustari quando ha detto: «…annullati ad ogni cosa creata ed i segreti [spirituali] ti appariranno. Il fatto di lucidare [purificare] lo specchio del tuo cuore cancella ogni ostacolo all’apparizione della Verità, che riconoscerà allora in ogni cosa; il tuo cuore diventa l’asse della sfera delle luci, in lui appariranno i significati dell’Unità ed i soli della Gnosi ».
Quando Allàh nella Sua giustizia e saggezza vuole abbassare un Suo servitore, fa si che questo servitore si preoccupi [orienti il suo cuore] verso le cose di questo basso mondo (dunyà) le quali si rifletteranno nello specchio del suo cuore: questa oscurità dei fenomeni esteriori e delle loro forme immaginarie, rendono impossibile il levarsi dei soli della Gnosi e delle luci della fede nel cuore. Se questi riflessi (esteriori del mondo fenomenico) vengono ad installarsi nel cuore, la loro luce è spenta ed il velo nel cuore è rinforzato (aumentato). Allora, non vedrai che solamente il mondo sensibile (dunyà) e il tuo cuore rifletterà solamente questo.
Può arrivare che il rafforzamento (ispessimento) del velo e l’estinzione totale della luce (della fede) nel cuore siano tali, che essi portano [chi ne è soggetto] alla negazione dell’esistenza della Luce (alla sua sorgente).
Questa è la stazione della miscredenza (kufr)3, in Allàh noi cerchiamo rifugio. Può arrivare che la ruggine [nel cuore] sia meno spessa ed il velo più fine, allora si accetta di affermare l’esistenza di una luce, anche se non la si vede. Questa è la stazione comune dei musulmani (i sottomessi a Dio). Essi variano, in prossimità ed in distanza, in forza ed in debolezza, ciascuno secondo il suo grado
di più o meno attaccamento a questo mondo (dunyà), ai propri appetiti [dei sensi] ed alle proprie illusioni.
In un hadith del Profeta Muhammad sallà Allàhu ’alayhi wa sallam è detto che: «I cuori sono raggiunti da una ruggine simile alla ruggine del ferro: la loro pulizia si fa grazie alla fede».
In un altro hadith, è detto che: «ogni cosa può essere pulita-purificata, e il cuore è pulito-purificato con il ricordo di Allàh (il dhikr Allàh)».
Il Profeta – su di lui le preghiere e la pace divine- ha inoltre detto: «Quando qualcuno commette una cattiva azione, un punto nero prende posto nel suo cuore. Se egli si pente e chiede perdono, questo punto nero va via. Se ricomincia [a compiere cattive azioni], questo punto nero crescerà nel cuore, finché lo sommergerà. È questa la ruggine menzionata da Allàh: “…che quel che iniquamente operano devasta il loro cuore come un velo di ruggine” » (Corano Sura 83,vers.14).
Ora sai, o faqir, che il cuore ha solamente una sola direzione (orientamento): quando il cuore riflette la luce, esso brilla, quando invece riflette l’oscurità, esso si oscura. L’ombra e la luce non coesistono mai assieme. Comprendi ora il perché dello stupore dello Shaykh Ibn ‘Atà Allàh, quando si chiede: «Come può ricevere l’illuminazione un cuore, se il suo specchio riflette le immagini delle creature?»
Gli opposti non si congiungono. Allàh l’Altissimo e Onnipotente ha detto: «Allàh non ha posto due cuori nel petto degli uomini» (mmà ja’ala-Allàh li-rajulin min qalbayni fì jawfi-hi) (Corano Sura 33, vers.4).
Così, o faqir, tu possiedi un solo cuore. Se ti giri [orienti] verso le creature [verso il mondo] devii dalla Realtà (Divina). Se invece ti giri [orienti] verso la Realtà (Divina) devii dalle creature e tu passerai dal Mondo sensibile (Mulk)4 al mondo della Regalità (Malakut), e dal mondo della Regalità (Malakut) al Mondo dell’Onnipotenza (Jabarut): Oceano infinito, da dove sgorgano il “Regno del Mulk” ed “il Regno del Malakut”.
Perciò finché tu rimarrai incatenato a questo mondo (dunyà) a causa del tuo [basso] appetito e dei tuoi desideri sensuali [dei sensi], non potrai viaggiare ed innalzarti fino al tuo Signore Allàh.
E questo è quanto è indicato nella seconda parte della sentenza (Hikma): «O Come potrebbe intraprendere il suo viaggio verso Allàh
se è incatenato dalla concupiscenza delle sue passioni?» che poi cosi prosegue: «O come desidererà di poter entrare alla presenza di Allàh, se non si sarà purificato dal commercio con le sue negligenze? O come potrà sperare di comprendere le finezze dei misteri,
se non si è pentito de suoi peccati?»

note:
1 “’Alam al-Malakut” ha i seguenti significati: Mondo della Regalità; Regalità assoluta e celeste; Mondo del
Reame Celeste; citato nel Corano: “Cosi mostrammo ad Abramo il Regno assoluto (Malakut) dei cieli e della
terra affinché fosse tra coloro che credono con fermezza (Cor.6,75), [vedi anche Cor.7,185 ; Cor.23,88 e Cor.
36,83]
2 “’Alam al-Jabarut” ha i seguenti significati: Mondo della Onnipotenza Divina; La Potenza Divina; Mondo dei
Nomi e degli Attributi divini; Mondo dello Spirito Divino.
3 “Kufr”, questa parola è composta dalla radice K-F-R che ha come primo significato quello di “coprire”
“nascondere”, in seconda battuta, essa indica il “negare il bene”, o “la la fede”, o anche l’essere “ingrati”. Cosi il
“negatore” o l’ “infedele” è detto KAFIR in quanto ‘copre’ e ‘occulta’ la Verità dell’Unità divina. Perciò Kufr ha
i seguenti significati: miscredenza, ingratitudine, negazione del bene, occultamento e negazione della verità.
4 “’Alàm al-Mulk” ha i seguenti significati: Mondo del sensibile, Regno di Allàh terrestre, Il Mondo delle
apparenze sensibili; vedi anche Corano: 2,102 e 5,17 e Sura Al-Mulk 57.
* * *
- Testo originale in francese in: http://www.tariqa.org/hikam/h13.php

 


Venerdì 04 Giugno,2010 Ore: 19:10
 
 
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