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www.ildialogo.org Pregiudizi sull'islam,di Amina Salina

Pregiudizi sull'islam

di Amina Salina

Purtroppo molti musulmani e molti occidentali hanno una idea scorretta della fede islamica. Questa deformazione è il risultato del fatto che i giuristi musulmani hanno parlato a lungo di “dar al islam”, terra dell’islam, per delimitare i territori a maggioranza musulmana contrapposta al “dar al harb”,
terra dei non-musulmani. L’Islam e' giunto a noi principalmente attraverso la cultura arabo islamica. Negli ultimi 50 anni però un gran numero di musulmani sono venuti a vivere nelle ricche terre abitate da popoli di altre fedi e molti “autoctoni” hanno abbracciato la fede islamica. Oggi nella maggior parte dei paesi del mondo esistono musulmani cittadini di quegli stati. Tuttavia in Europa gran parte dell’elite islamica è costituita da rifugiati musulmani praticanti espulsi dai loro paesi per motivi politici. Specialmente negli anni della Rinascita Islamica.
Sostanzialmente il portato culturale dei popoli arabi ha inciso profondamente sull’immagine che dell’Islam hanno i non musulmani. Si crede erroneamente che una persona per essere un buon musulmano debba seguire nei minimi particolari le tradizioni di quei paesi fino a creare degli stereotipi. La fede nell’Islam si associa quasi automaticamente a stereotipi come la poligamia - che e' riconosciuta ma non e' un obbligo - l’uso di determinate vesti, per lo piu' improponibili nella modernita', il rifiuto automatico della arti e della cultura occidentale, della musica, della scultura, come si sono formate almeno dal Rinascimento in poi, giudicate come contrarie al disegno divino.
Non parliamo poi degli stereotipi sulla donna e sull’educazione al punto che alcuni musulmani ultrariformisti hanno teorizzato un Islam europeo praticamente fagocitato dall’illuminismo fino a fare della Ragione un nuovo Dio e annullarne tutto quello che c'e' stato prima. Gli effetti nefasti del colonialismo francese sul Nord africa non sono stati ancora riassorbiti e si proiettano negativamente sui figli dei sostenitori dei Lumi a detrimento della Fede.
Ma non c e' Retta Via senza riferimenti al Nobile Corano ed alla Sunna dell’Inviato di Allah .
Negli ultimi anni una nuova generazione di musulmani sta cercando di coniugare la pratica rigorosa della religione con la modernità. In questo senso noi siamo pienamente musulmani e pienamente occidentali.
Non ho bisogno di fuggire dall’occidente per vivere da musulmana. L’islam è una fede universale che si coniuga benissimo con tutte le culture compresa quella occidentale. Invece gli orientalisti hanno proiettato sull’immaginario occidentale una società arabo-islamica della decadenza rafforzando gli stereotipi culturali più o meno esotici(L’harem,l’utilizzo esasperato della poligamia, le relazioni servili tra ricchi e poveri,la visione del popolo come una plebe informe contrapposta alla tirannide dei sultani). Tutto questo non è altro che una cornice storica che ha molto a che vedere con una civiltà tradizionale disgregata dal colonialismo e poco a che vedere con la fede. L Islam europeo, non solo quello bosniaco o turco o spagnolo, ma qualunque musulmano che viva in Europa deve sentirsi pienamente a casa partecipe delle battaglie civili che vengono portate avanti contro qualsiasi forma di ingiustizia, contro i deboli contro gli indifesi, non importa quale sia la loro fede. Le battaglie contro la mafia,per il lavoro, contro la droga, la criminalità a favore di una gioventù sana, libera da fumo alcool promiscuità sessuale ed altri vizi, la lotta contro la corruzione, per una classe dirigente degna di questo nome e' la concretizzazione qui ed ora di quel comandamento divino che ordina a noi musulmani di scoraggiare il male con la mano, con la parola o nell’intimo del cuore e di promuovere il bene con tutti i mezzi leciti, senza far danno ad anima viva. Questo comandamento e' praticabile qui ed ora in qualsiasi momento della giornata ed ogni buona azione è un passo avanti in questo senso e' un miglioramento per il Paese in cui viviamo, un Paese in cui troppi italiani delinquono ai più alti livelli ed in cui sentiamo come fratello o come sorella ogni credente nell’Unico Dio, ogni orfano o orfana, ogni povero, ogni disperato.
Un Paese dove la classe dirigente si permette qualsiasi cosa e attraverso leggi liberticide non riconosce diritti fondamentali agli immigrati continua ad emarginare la comunità islamica e a non concedere la cittadinanza a ragazzi italiani di fatto solo perché i genitori sono nati lontano da qui. Il senso comune nega l’italianità persino alle donne convertite viste come straniere solo perché velate, vittime tutti i giorni di equivoci e pregiudizi. Eppure in Gran Bretagna la diversità religiosa e anche quella culturale sono protette come un bene prezioso e non qualcosa da cancellare. Nonostante siano stati vittime del terrorismo e nonostante il numero di neonazisti e razzisti vari costituisca un grave problema di ordine pubblico, il governo inglese, sia quello laburista sia quello conservatore, hanno sempre considerato gli inglesi col trattino parte della Nazione. In questi giorni abbiamo la prima donna ministro musulmana una giovane avvocatessa di origini pakistane.
Non a caso l’Italia perde prestigio e studenti mentre altri paesi riconoscono il multiculturalismo e si avvalgono delle menti di giovani di tutto il mondo trattandoli allo stesso modo dei loro. Anche i musulmani che portano la pace sono Occidente. Checché ne pensino i guerrafondai e i leghisti di tutte le risme.
salam
Amina Salina


Marted́ 01 Giugno,2010 Ore: 13:45
 
 
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