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www.ildialogo.org La "dichiarazione" Baha'i sulla natura.,di Filippo Angileri

Conoscere i Baha'i
La "dichiarazione" Baha'i sulla natura.

di Filippo Angileri

Nel settembre 1986 il Fondo Mondiale per la Natura (WWF) ha lanciato la sua Organizzazione "Conservazione e Religione" con un incontro che ha avuto luogo nella citta' di Assisi, fra illustri esponenti delle religioni buddista, cristiana, ebraica, indù e musulmana ed eminenti personaggi del mondo dell'ecologia.
Ciascuna delle cinque religioni rappresentate ha pronunziato una dichiarazione sulla natura. I Baha'i', che dall'ottobre 1987 sono la sesta grande religione che aderisce a tale nuova alleanza, presentano questa dichiarazione a sostegno degli obiettivi dell'Organizzazione.
"...la Natura - nella sua essenza, la personificazione del Mio Nome, l'Artefice, il Creatore. Svariate cause ne diversificano le manifestazioni e in questa diversita' esistono segni per gli uomini sagaci. La Natura, la Volonta' di Dio e l'espressione di tale Volonta' nel e per mezzo del mondo contingente; ordine provvidenziale decretato dall'Onnisciente Ordinatore".
Scritture Bahá'í
Con tali parole Baha'u'llah, Profeta Fondatore della Fede Baha''i', descrive l'essenza del rapporto che lega l'uomo e l'ambiente: la magnificenza e la diversita' del mondo naturale sono significative immagini della maesta' e della munificenza di Dio. Per i Baha'i' da questo si puo' dedurre implicitamente che la natura deve essere rispettata e protetta, in quanto pegno divino di cui siamo responsabili.
Questo tema non e' sicuramente una peculiarita' esclusiva della Fede Baha'i'. Tutte le maggiori religioni del mondo istituiscono questo fondamentale collegamento fra il Creatore e il Suo creato. E come potrebbe essere altrimenti? Alla base di ciascuna delle grandi religioni indipendenti v'e' una rivelazione proveniente dal medesimo unico Dio - un Dio Che ha inviato sulla terra i Suoi Messaggeri l'Uno dopo l'Altro, affinche' l'umanita' potesse essere educata nelle Sue vie e nel Suo volere. Questa, l'essenza del credo baha''i'.
Essendo la piu' recente fra le rivelazioni di Dio, gli insegnamenti baha''i' sono tuttavia particolarmenti pertinenti in questo momento, in cui la natura e' minacciata nella sua totalita' da pericoli prodotti dall'uomo che vanno dalla totale distruzione delle foreste pluviali alla tregenda finale dell'olocausto nucleare.
Un secolo fa, Baha''u'llah proclamo' che l'umanita' e' entrata in una nuova eta'.
Promessa da tutti i Messaggeri religiosi del passato, questa nuova eta' portera' all'uomo pace e luce. Ma, prima di arrivare a tale traguardo, gli uomini dovranno riconoscere la loro fondamentale unita' - nonche', l'unita' di Dio e delle religioni. Finche' tale unita' e interdipendenza non saranno universalmente riconosciute, i problemi dell'umanita' potranno solo aggravarsi.
Scrisse Baha''u'llah:
"Il benessere dell'umanita', la sua pace e la sua sicurezza saranno irraggiungibili, ammenoche' e finche' la sua unita' non sia saldamente stabilita. La terra e' un solo paese e l'umanita' i suoi cittadini."
"Cio' che Dio ha ordinato quale sovrano rimedio e come il piu' possente istrumento per la guarigione del mondo e' l'unione di tutti i suoi popoli in una Causa universale..."
Su questo punto sono imperniati i maggiori problemi che il movimento per l'ambiente deve oggi affrontare. L'inquinamento degli oceani, l'estinzione delle specie, le piogge acide e il diboscamento - per non menzionare il supremo flagello della guerra nucleare - sono problemi che non rispettano le linee di confine. Richiedono un approccio trans-nazionale.
Mentre tutte le tradizioni religiose indicano il tipo di collaborazione e di armonia che sara' affettivamente necessario per contenere tali pericoli, gli scritti religiosi della Fede Baha''i' contengono anche l'esplicita prescrizione di un nuovo ordine politico mondiale, che offre l'unica possibile risoluzione a lungo termine di tali problemi.
Imperniato sull'idea di un commonwealth mondiale di nazioni, con un parlamento e un esecutivo internazionali, intesi a mettere in atto i suoi voleri, questo nuovo ordine politico deve basarsi, secondo gli insegnamenti baha''i', sui principi della giustizia economica, dell'uguaglianza fra le razze, della parita' di diritti fra uomini e donne e dell'educazione universale.
Tutti questi punti riguardano direttamente qualsiasi tentativo di proteggere l'ambiente. Il problema della giustizia sociale ne e' un esempio. In molte regioni del mondo si aggrediscono le foreste pluviali e si mettono in pericolo le specie, perche' i poveri, i quali giustamente cercano di procurarsi un'equa parte delle ricchezze del mondo, abbattono gli alberi per far posto ai campi da coltivare. Non realizzano che, tenuto conto degli effetti a lunga scadenza e del fatto che essi sono membri di una comunita' mondiale di cui sanno ben poco, essi, lungi dal procurare ai loro figli maggiori possibilita' di una vita migliore, potrebbero invece procurare loro un danno irreparabile. Qualsiasi tentativo di proteggere la natura deve percio' correggere le fondamentali disparita' fra i ricchi e i poveri del mondo.
Analogamente, l'innalzamento delle donne alla piena parita' con gli uomini potra' contribuire alla causa dell'ambiente, portando il nuovo spirito dei valori femminili nelle decisioni sulle risorse naturali. Gli scritti baha''i' osservano che:"...l'uomo ha dominato la donna perche' egli e' piu' forte e aggressivo nelle qualita' del corpo e della mente; ma la bilancia comincia a spostarsi; la forza va perdendo il suo dominio e la sveltezza mentale, l'intuizione e le qualita' spirituali dell'amore e del'abnegazione, che sono le forti doti della donna, vanno affermandosi. Cosi' l'era nuova saràa'un'era meno mascolina e maggiormente imbevuta di ideali femminili...".
L'educazione, soprattutto quel tipo di educazione che mette in luce i principi baha''i' dell'interdipendenza umana, e' un'ulteriore requisito per la formazione di una coscienza mondiale della conservazione. La teologia baha''i' dell'unita' e dell'interdipendenza ha una diretta attinenza con i temi dell'ambiente.
Citando ancora gli scritti baha''i':
"Per natura s'intendono le proprieta' intrinseche e le necessarie relazioni derivate dalle realta' delle cose, realta' che, pur intimamente diverse, sono nondimeno fra loro strettamente concatenate...Paragona il mondo dell'esistenza al tempio dell'uomo. Tutti gli organi del corpo umano si aiutano reciprocamente, percio' la vita continua... Parimenti, fra le parti dell'esistenza vi e' una mirabile connessione e uno scambio di forze che e' la causa della vita del mondo e della continuazione di questi innnumerevoli fenomeni."
Che questi principi abbiano dovuto essere presentati con l'autorita' della religione e non tramite semplici fonti umane e' un'altra tessera del mosaico della soluzione globale delle nostre difficolta' ambientali. L'impulso che genera le dichiarazioni sulla natura pronunziate in Assisi ne e' una testimonianza.
Non v'e' forse altro strumento di trasformazione sociale piu' potente della religione. Gli insegnamenti di tutte le tradizioni religiose possono partecipare al tentativo di costruire una nuova etica ecologica, contribuendo a ispirare i loro seguaci.
"La religione e' il piu' grande mezzo per l'instaurazione dell'ordine nel mondo e per il pacifico appagamento di coloro che vi dimorano."
Baha''u'llah, per esempio, indica chiaramente la necessita' di proteggere gli animali ed ha personalmente espresso un profondo amore e ammirazione verso la natura, favorendo nella teologia baha''i' il rapporto fra l'ambiente e il mondo spirituale.
"Non guardare le creature di Dio se non con occhio benevole e misericordioso, poiche' la Nostra provvidenza affettuosa ha pervaso tutte le cose create e la Nostra grazia ha abbracciato la terra e i cieli."
"...la campagna e' il mondo dell'anima, la citta' il mondo del corpo."
Questa dicotomia fra spiritualita' e materialismo e' una chiave per comprendere i frangenti nei quali l'umanita' oggi si trova. Nell'opinione baha''i', i grandi pericoli che minacciano l'ambiente, come l'incubo dell'olocausto nucleare, sono manifestazioni di un'universale malattia dello spirito umano, una malattia che e' caratterizzata dalla sopravvalutazione delle cose materiali e da un egocentrismo che inibisce le nostre capacita' di collaborare come comunita' mondiale. La Fede Baha''i' cerca soprattutto di rivitalizzare lo spirito umano e di abbattere le barriere che limitano una fruttuosa e armoniosa collaborazione fra uomini e donne, a prescindere dalla provenienza nazionale, razziale o religiosa.
Per i Baha''i', lo scopo dell'esistenza e' l'avanzamento di una civilta' in continuo progresso. Tale civilta' potra' essere costruita soltanto su una terra che sia in grado di sostentarsi. L'impegno di proteggere l'ambiente e' dunque un elemento fondamentale della Fede Baha''i'
Filippo Angileri



Luned́ 26 Aprile,2010 Ore: 16:21
 
 
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