Roma (NEV), 26 gennaio 2011 - Si apre domani la nona edizione dell'Open Forum Davos 2011 promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera (FCES) e dal World Economic Forum (WEF). In pochi anni quella dell'Open Forum Davos è diventata una piattaforma, rivolta alla società civile, imprescindibile per chi vuole dibattere criticamente delle conseguenze della globalizzazione. Uno spazio antagonista e complementare al blindatissimo WEF, che si svolge in parallelo nella nota stazione sciistica svizzera. Anche quest'anno vedrà tra i suoi ospiti eminenti esponenti del mondo della politica, della finanza, delle religioni, e questa volta anche dello sport. Dalla crisi dell'euro alla fede in crisi, dalla situazione in Afghanistan alla corruzione in politica e nel mondo dello sport: sono solo alcuni dei temi di attualità di cui si è discuterà fino al 29 gennaio. Attesi Gottfried Locher, presidente del Consiglio della FCES; Jean-Claude Trichet, presidente della Banca centrale europea; Radoslaw Tomasz Sikorski, ministro degli esteri polacco; la presidente del Comitato di Trasparenza Internazionale Huguette Labelle; e l'ex portiere della Nazionale di calcio tedesca Oliver Kahn, pallone d'oro.

Per l'occasione la FCES ha pubblicato un numero speciale del suo bollettino mensile scaricabile in francese e tedesco dal sito www.openforumdavos.ch , dal quale sarà anche possibile seguire i dibattiti in streaming. Com'è consuetudine, l’Open Forum Davos 2011 si svolgerà nella "Alpine Mittelschule" di Davos. I dibattiti saranno trasmessi dalla televisione svizzera tedesca SF info.