Tutti entusiasti, oggi, per questo Papa, per papa Francesco, che sta facendo recuperare la fede anche a coloro che erano entrati nel dubbio e nello scandalo.

Scrivendo "tutti" io forse ho esagerato un po’ il vertice dell’Istituzione e un po’ perplesso; ha qualche dubbio e vigila: Se lui insisterà sul discorso del "Beati i poveri per scelta", e sulla necessità ineludibile per la Chiesa di vivere del necessario, di donare le sue ricchezze ai legittimi destinatari, cioè ai poveri, e di indicare nell'economia di comunione lo strumento per curare il mondo dal cancro del capitalismo, è già pronta una commissione di esperti per certificare che anche il Papa è rimasto vittima dell'Alzaimer e che ci vuole un terzo Papa per riequilibrare la pressione arteriosa di quel vertice che ospita mammona nei sacri palazzi e lo presenta come il primo dei "credenti".

Detto questo, quasi tutti sono entusiasti di questo Papa: i ricchi, perché pensano di non esserlo e di rientrare nella categoria dei beati, essendolo, poveri, “in spirito” e quindi pensano che lui stia parlando ad altri; gli ex-compagni, oggi democristiani, perché il Papa rammenta loro la Sinistra che hanno abbandonato e transustanziato in Destra, convertendosi al “compagni per il capitalismo”, infine i cattolici-doc, popolo talmente predisposto a vedere in lui il vicario di Cristo dal considerare quasi un miracolo un suo semplice "buona sera" e da essere strutturati in modo da prendere per verità qualsiasi cosa venga da quel pulpito, anche se dovesse pontificare che di giorno siamo in piena notte.

Io, che sono invece predisposto a tenere i fanali. aperti, dato che l'albero voglio giudicarlo dai frutti e non dalle foglie, voglio rammentare agli entusiasti e a tutti gli altri quello che non va dimenticato per non fare la fine di quelli che corrono stando fermi ed avanzano indietreggiando.

Finché passerà la logica dell’esistenza e della convivenza dei due "cristianesimi", quello alla San Francesco e quello alla cardinal Bertone, anche questo Papa sarà fottuto, e usato come il Santo per ingrassare mammona!

Finche non avremo capito che la religione non è pura ed innoqua alienazione, ma la macchina che alimenta la conservazione e la Destra, dato che, per entrare nel mondo parallelo del Regno dei Cieli bisogna essere umili, ubbidienti e rassegnati, e lasciare le cose come stanno, l'indignazione per l'ingiustizia, la resistenza, la lotta per la giustizia non troveranno degli operai per il cantiere del Regno, ed il creato resterà il casino che é.

Finche non metteremo in discussione l'eucarestia, che non e un oggetto, il corpo e sangue del Signore, ma un Verbo, ed il Verbo e "Spezzare", che significa condividere il necessario alla vita, l'alienazione religiosa conserverà il proprio alimento vitale, e la ricchezza ed il potere riusciranno a sussistere e prosperare dentro e fuori dalla Chiesa stessa. Finche non avremo colto la differenza fra Dio-Altissimo da cui noi siamo sudditi, e Dio-padre di cui noi siamo figli, e non avremo scelto il Secondo, il Dio da Gesù di cui essere "mani", non riusciremo a cogliere la dimensione laica di Dio, il fatto che la Sua esistenza nel mondo dipende da noi che Lo dobbiamo incarnare, far vivere e rendere operativo, e la favola religiosa continuerà ad imperversare in un mondo privo di compassione, di fraternità, di amore, di condivisione, e quindi di Dio.

È un mondo privo di Dio, anche se tecnologicamente più che avanzato, è l’inferno.

Io, purtroppo la vedo grigia. Nel nostro Paese-Guida, gli USA, non appena i piccini possono reggere un fucile, vengono educati a saper prendere la mira e a sparare al prossimo; con quale, ovviamente, va alimentato un rapporto di fiducia e fraternità...

Noi non siamo ancora a questo. Fra poco metteremo le telecamere nelle aule scolastiche, in modo che i bambini possano vedere nell'insegnante un altro papà o mamma, e i genitori controllare che lui o lei non siano affetti da criptolicantropia maligna (direttori e presidi poi cosa ci staranno a fare?).

Con queste esplosioni di fiducia e di fraternità, la crescita positiva delle nuove generazioni é garantita!

E dire che il Regno, che ci par lontanissimo ogni giorno di più, potrebbe anche essere vicino, anzi, essere già presente fra di noi.

Si parte dal negativo, dalla religione, la si demolisce con il Vangelo, si usa il sacro per demolire il sacro; si approda all'Incarnazione, che è già accessibile a livello soggettivo: é possibile vivere del necessario, condividere ciò che eccede, progettare un'economia di comunione, che faccia riscoprire i valori della giustizia, dell'egualitarismo, di una libertà interconnessa con questi ultimi due valori,

Il Vangelo, infatti, fonda la laicità; ed il modello da imitare ci viene indicato dal Signore: é il Samaritano, l'ateo che vede, ha compassione, si sporca le mani e fa. "Tu vai, e fa come lui".