Ultima scossa provvidenziale, frutto di una coerente testimonianza veramente ecumenica, ancora una volta, quella di papa Francesco che ha voluto a Roma Abu Mazen, presidente della Palestina . L’occasione è stata l’inaugurazione della sede diplomatica di questa terra martoriata che anche il Vaticano riconosce come stato. Quando, invece, altri Paesi nel mondo ignorano questa sacrosanta esigenza di una popolazione che da oltre cinquant’anni vive in una situazione assurda sotto la minaccia continua di vedere ridotti sempre più i suoi territori e obbligata a essere schiava di un muro assurdo e anacronistico. Invece, a pensarci bene, la chiamiamo addirittura Terrasanta, la patria del Cristo salvatore che vuole la” liberazione” oltre dogmi e canoni. Francesco, l’uomo “venuto da un Paese della fine del mondo” va avanti per la sua strada che addita agli uomini, a tutti gli uomini e donne di buona volontà, amanti della Pace che non può esistere senza la Giustizia. E ogni giorno richiama a essere coerenti con i fatti, ad uscire dalle sicurezze. Sarà forse per questo che papa Francesco è tanto amato e seguito dai laici forse più che dagli ecclesiastici e da chi giudica con codici e regole anziché alla luce della gioia della Buona Novella. La Buona Novella, Parola che non passa. Mai.

Mario Pavan, Vicenza