www.ildialogo.org QUEL CHIAPAS GENEROSO,di MARIO PAVAN

Dopo lo storico incontro con il primate ortodosso russo Kirill nella Cuba già di Fidel Castro, Papa Francesco ha voluto visitare e condividere alcuni giorni con la gente in Messico, il Messico della Vergine di Guadalupe, uno dei santuari più amati al mondo. La sua permanenza in terra messicana è stata caratterizzata da varie celebrazioni e momenti significativi in diverse realtà , a contatto con delle varie etnie.

E il tutto sempre con al centro gli emarginati, i carcerati, igiovani, le famiglie nella loro concreta realtà e anche con il clero e i politici. Un cenno speciale , però, merita il suo aver scelto San Cristòbal de las Casas, fulcro dello stato del Chiapas.

Pur soffermandosi sulla tremenda esperienza di chi tenta di arrivare negli USA, dai paesi del Centroamerica e dal Messico stesso o con il grido deciso di condanna ai narcotrafficanti, egli ha voluto pure abbracciare questa città.

E San Cristòbal è ancora la città coloniale per eccellenza (come Antigua per il generoso popolo del Guatemala) in una regione ricca di risorse idriche e di un sottosuolo unico, di uno spazio anche dal punto di vista naturale, caratterizzato dalle foreste rigogliose e dalle montagne che aprono a panorami da sogno.

La celebrazione eucaristica è stata commovente e viva allo stadio davanti ad un oceano di persone a San Cristòbal de las Casas, fino a due settimane fa, teatro di un accampamento di protesta da parte di famiglie intere, picchetto da loro chiamato “planton”.

San Cristòbal tuttavia resta e resterà sempre la città e la diocesi per eccelenza dell’amato e già venerato arcivescovo Ruiz Garcia, apostolo delle ragazze madri, dei campesinos e dell’esercito zapatista di liberazione nazionale (per questo insignito del premio “Pacem in terris” e dell’onorificenza Simon Bolivar da parte dell’UNESCO per la sua opera di pacificazione). Sarà per sempre e adesso di più la sede di un apostolo di una vera teologia che libera e che attualmente, dopo la morte avvenuta nel 2011, riposa nella sua cattedrale. .

In un clima di festosa e generosa accoglienza accanto a papa Francesco in questa visita in Messico, in tutti gli spostamenti, c’è sempre stato il vicentino cardinale Pietro Parolin, segretario di stato scelto direttamente da papa Francesco: ricordiamo che proprio il cardinale fu in Messico, prima del Venezuela, attivo nella nunziatura apostolica dal 1989 al 1992. Per lui diverse testate e mass media del Chiapas come il noto settimanale Mirada Sur o lo stesso giornale spagnolo El Pais avevano già speso parole di stima e riconosciuto il suo intenso e prezioso lavoro, sempre fatto di piccoli passi.

Passi che oggi diventano importanti: incoraggiano davvero e che certamente contribuiranno a costruire sempre più un mondo di speranza nella ricerca di una giustizia che tutti cerchiamo, all’insegna delle tre t di papa Francesco: tierra, techo y trabajo (terra, tetto e lavoro). Parole già note al mondo e lanciate nella sua visita in alcuni Paesi dell’Africa,e ripetute con forza nell’amata Bolivia davanti a migliaia di cartoneros e campesinos .

MARIO PAVAN ,Vicenza.

Sabato 20 Febbraio,2016 Ore: 23:52