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www.ildialogo.org Il vero miracolo,di Mario Mariotti

Il vero miracolo

di Mario Mariotti

Se uno mi avesse detto, tempo fa, che io avrei parlato bene del Papa, gli avrei fatto causa per diffamazione. Oggi devo parlare del miracolo di papa Francesco,che, per certi versi mi sembra più miracoloso di quello del Santo di Assisi, e ora spiego il perché. Questo Papa sta facendo quello che ogni prete dovrebbe fare: il pedagogista, per creare una cultura che superi il capitalismo, il mercato e la competizione; il politico, per costruire una società fraterna e solidale; il sindacalista per difendere i lavoratori, che nell'esercizio di questo diritto-dovere stanno vivendo la condizione eucaristica di chi si spende per il bene comune.
La nostra Costituzione e l'utopia socialista, oggi, parlano quasi esclusivamente per mezzo di lui. Io sono contento perché dice delle cose per le quali io sono stato censurato e zittito per 40 anni proprio dall’ambiente cattolico; adesso cosa staranno pensando quelli secondo i quali io davo scandalo, se a dare scandalo oggi è il Papa? Questo però, è un dettaglio. Sono contento perché finalmente viene data la lettura evangelica del Vangelo: il progetto è il “Beati i poveri per scelta” del Discorso della Montagna; la ricchezza è un negativo perché bestemmia Dio-Condivisione.
A ben pensarci siamo davanti ad un fenomeno eccezionale: il Capo della Chiesa si è reso conto che il primo luogo di missione, per far conoscere ed applicare il Vangelo, è la Chiesa stessa! Qui papa Francesco, senza rendersene conto, la vede meglio di come la vide ilSanto.Il Secondo, infatti, implorò dalla Chiesa il permesso di vivere il Vangelo in povertà, avvallando così il fatto che ci fosse una Chiesa che potesse viverlo nella ricchezza e nel potere.
Questa non è una sua colpa, perché, a quel tempo, se lui avesse insistito per una Chiesa povera come unica Chiesa, sarebbe stato arrostito con procedura d'urgenza, come Giordano Bruno e C.
Questo, papa Francesco, finalmente dice che il Beati i poveri può stare in bocca solo a coloro che vivono la povertà e quindi sono credibili e questo è un messaggio eccezionalmente prezioso e necessario: la Chiesa, per essere credibile, deve essere povera.
Tornando un attimo al Poverello di Assisi, io penso che lui sia rimasto vittima di San Paolo, che vedeva quella contrapposizione fra corpo ed anima che nel progetto di Dio per noi non c’è. Il “Beati i poveri per scelta” non è un appello alla povertà, ma al necessario a tutti. S. Francesco visse lo scandalo della povertà e reagì facendosi povero. Al Signore invece la povertà dà scandalo, perché è frutto di omissione di condivisione, e perché, nel Suo progetto, tutti devono avere il necessario e la gioia in questo nostro mondo, che non è un periodo di prova, ma una creazione da portare a compimento.
Tornando a papa Francesco, che pone la Chiesa come primo luogo di missione, speriamo che i poteri forti, invisibili e maligni di questo nostro mondo, oggi posto nel Maligno, non potendolo arrostire come si faceva ai tempi del Santo, non gli trovino un modo diverso, ma ugualmente efficace per velocizzare il suo incontro col Padre celeste! Per ora lui punta sul "guai ai ricchi"; domani completerà il Progetto proclamando la necessità di un'economia di comunione, l'unica che può superare la trinità maligna, capitalismo, mercato e competizione, e fare un mondo di fratelli, senza servi e senza padroni.
Tale economia passa per la "Condivisione", e quest'ultima ,oggi,diventa sempre più necessaria, oltre che per le differenze blasfeme che esistono fra i ricchi e i poveri, anche a causa della sviluppo tecnologico in crescita esponenziale. Esso, senza di lei condivisione, sta facendo del nostro mondo l'inferno che conosciamo. La cultura del necessario e la condivisione lo potrebbero trasformare in paradiso: lavoro a tutti; poche ore di lavoro per tutti, data la produttività eccezionale delle macchine; tanto tempo per la ricerca, per accudire malati ed anziani, per godere degli aspetti a volte meravigliosi del creato.
Concludo ponendo a me ed ai lettori una domanda: la spunterà, papa Francesco, a fare quello che dal quarto secolo e fino ad oggi neppure lo Spirito Santo è riuscito a fare, cioè a convertire la Chiesa?
Questo sì, che sarebbe un vero miracolo!
Mario Mariotti



Martedì 08 Dicembre,2015 Ore: 20:12
 
 
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La chiesa di Papa Francesco

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