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www.ildialogo.org "Il complice silenzio",di Mario Mariotti

"Il complice silenzio"

di Mario Mariotti

Caro Francesco, fai bene a denunciare il nostro complice silenzio sui crimini che i nostri fratelli nella fede devono subire. Devi però sapere che la denuncia riguarda anche te. Sei tu che mi insegni che, senza la denuncia del peccato e la presa di distanza da lui, non ci può essere né perdono né resurrezione. Dov'è la tua denuncia? Dov'è la denuncia dell'0ccidente ricco e cristiano, che è dal tempo delle Crociate, passando per il colonialismo e arrivando allo sfruttamento indegno operato dalle Multinazionali, sta rapinando, impoverendo e violentando i Paesi del Sud? Dov'è la denuncia di quella parte del pianeta, il Nord, che ha il 20% della popolazione e divora l’80% delle ricchezze in esso prodotte e contenute, lasciando all'80% solo il 20% della torta? Purtroppo noi abbiamo appena iniziato a pagare il conto di questa ingiustizia planetaria, che ha origini strutturali e che ha come autore proprio l'Occidente ricco e cristiano. Già questa ultima, ricco e cristiano, è una bestemmia che tu, Francesco dovresti denunciare come tale. Il cristiano, colui che crede in Dio-Condivisione, quando è ricco, è la bestemmia di ciò in cui crede di credere. Ma questa denuncia, che tu espliciti nel soggettivo quando scegli di vivere del necessario e rifiuti il superfluo, S.R.Chiesa non la fa propria.
Gli attici di 500 metri quadrati non vengono disdetti; il patrimonio immobiliare sussiste, persiste, gode dell'esenzione dell'IMU; lo IOR continua a custodire capitali che sono strutturalmente delle blasfeme omissioni di solidarietà e condivisione. E chi denuncia tutta la violenza, l'ingiustizia, la rapina che abbiamo seminato e che continuiamo a praticare? I massacri di civili palestinesi, inclusi i bambini, da parte di Israele, continuano a ripetersi negli anni e nei decenni. Le guerre d'aggressione degli USA all' Iraq ed all'Afganistan hanno innescato oceani di odio e desiderio di vendetta. Solo l'embargo imposto all'Iraq fra la prima e la seconda guerra del Golfo provocò migliaia di vittime, soprattutto fra i piccini, perché esso includeva anche i medicinali. C'è forse da meravigliarsi se i genitori delle piccole vittime, o i congiunti di quelle adulte, coltivano dentro a sé stessi odio per gli aggressori, USA, Israele, loro alleati, e se associano la religione cristiana all'Occidente ricco, aggressore, e, appunto, di fede cristiana?
Aggiungiamo a questo che larga parte delle popolazioni dell'Islam è stata lasciata in un analfabetismo medioevale, per cui esse rimangono esposte ad ogni strumentalizzazione da parte delle ambizioni di ricchezza e di potere dei loro sovrani; aggiungiamo che il loro livello religioso è quello del cristianesimo antecedente l'Illuminismo e la Rivoluzione francese, per cui stanno ripetendo le guerre di religione dell'Europa del 600, e l'Arabia Saudita sunnita cerca di destabilizzare tutti gli Stati di confessione sciita; aggiungiamo la malignità luciferina di chi sfrutta questi fondamentalismi per vendere armi ad entrambe le parti ed arricchire sé stesso, ed ecco che migliaia di persone innocenti, mi riferisco agli abitanti di fede cristiana di quei Paesi, finiscono per pagare le colpe di cui essi stessi sono stati vittime e non artefici.
Io, poi, caro Francesco, vivo quest'ultima ingiustizia con una sofferenza che è ancora più grande della tua, perché io so che queste povere vittime, che vengono assassinate a causa della loro Fede (le vere cause sono politiche ed economiche), vivono il cristianesimo come religione mentre esso non lo è, e quindi sono martiri di una fede che tale non dovrebbe essere. Ci vorrebbe qualcuno che spiegasse al prossimo che, in termini evangelici, il verbo "credere" è maledetto, perché noi non saremo verificati alla fine della vita sul nostro "credere", ma sul nostro rapporto con l'affamato e l'assetato, con i non-garantiti della nostra società, e che la sostanza fondamentale della presenza ed operatività di Dio nel mondo sta nel nostro "spezzare il pane", cioè nel nostro condividere il necessario e la gioia fra noi, tutti figli dello stesso Padre.
Questo è il fulcro del messaggio dell'evento Gesù: il nostro "condividere" la nostra condivisione, omettendo o rifiutando il quale o la quale, noi produciamo le differenze blasfeme fra i ricchi e i poveri, fra i Paesi ricchi ed i Paesi poveri, Fra il Nord ricco e cristiano e il Sud rapinato, sfruttato, ingannato e violentato.
Questa denuncia io so bene che non può partire da te: tu continui a pregare Dio per la pace, come se Lui potesse volere qualcosa di diverso per noi che non sia la pace; tu continui a pregare per le vittime, come se esse avessero ancora qualcosa da pagare oltre la violenza che hanno già subito; tu continui a parlare di misericordia senza denunciare il cancro che soffoca la misericordia, la compassione, la fraternità. Io vedo questa tua omissione, e mi rendo conto dello sterminato tempo che sarà ancora necessario per arrivare al laico Gesù ed alla scelta della condivisione con amore!
Questo mi spaventa. Il "complice silenzio", probabilmente colposo e non colpevole, è anche il tuo, poi io non vedo chi abbia la lucidità di capire la radice del male e la determinazione ad andare ad estirparla; noi rimaniamo allora, e purtroppo fermi alla via crucis del Venerdì santo, e di Pasqua di Resurrezione, anche se quasi nessuno sembra rendersene conto, non si vede nessun segnale. Senza la denuncia del nostro peccato non meritiamo perdono; senza la nostra presa di distanza da lui il nostro modo di giudicare, scegliere e vivere continuerà a generare ed a portare dolore; la nostra libertà, senza uguaglianza e fraternità, continuerà a violentare i non-garantiti ed a produrre le differenze blasfeme fra chi ha tutto e chi niente; il terrorismo democratico, libero e legale, dei ricchi, continuerà a generare quello che massacra vittime innocenti, perpetuando la violenza e facendo passare dalla parte del giusto proprio coloro che lo stanno generando.
Non ci siamo, e continueremo a pagare il conto. Noi crediamo di credere in Dio, ma vogliamo farlo andare a braccetto con mammona, e questo, ce lo ha detto Dio stesso in Gesù, non funziona!
Raccogliamo semplicemente, e tragicamente quello che chi ci ha preceduto, e noi stessi, abbiamo seminato.
Mario Mariotti



Sabato 25 Aprile,2015 Ore: 16:05
 
 
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