Era già santo nella sua gente, l’arcivescovo mons. Oscar Arnulfo Romero, assassinato dagli squadroni della morte del suo Paese, il Salvador. Nel giorno del giovedì santo alle 16,30 del 24 marzo 1980 nell’ospedale della Divina Provvidenza, l’arcivescovo martire, seguace di Padre Rutilio Grande ( pure lui ucciso e certamente altro futuro beato ) , cadeva trucidato sull’altare. Un martirio di sangue e p.Turoldo già lo invocava santo come tutto il mondo dei credenti nella Liberazione e nella Giustizia, la teologia del popolo. Dopo 35 anni la Chiesa del papa venuto dalla fine del mondo oggi lo eleva come beato, ufficialmente. Papa Francesco ha accolto il lavoro della commisione preposta preieduta da mons. Paglia (anima dello spirito della comunità di Sant’Egidio) e ce lo restituisce nella figura di un pastore vissuto per il suo gregge nel segno del Vangelo, del Concilio, Ecumenico vaticano II, quello da incarnare nello spirito del Cristo.

Vicenza, da quegli anni subito dopo la morte dell’arcivescovo, ora beato, si muoveva all’insegna di testimonianze, libri , documenti e incontri con p.David Maria Turoldo, p.Ernesto Balducci, Raniero La Valle e Ettore Masina. E sulle scelte pastorali di mons.Arnoldo Onisto, il vescovo della gente, dei lavoratori, dei giovani e dell’ascolto, sopratttutto.

Nasceva allora l’attivogruppo missionario nella parrocchia cittadina di Santa Caterina, intitolato a mons.Oscar Arnulfo Romero , medici e personale sanitario in tanti anni hanno dato il loro aiuto in Salvador, si cominciarono ad attuare adozioni a distanza a contatto con religiose e religiosi che operarono e operano ancora in quella terra .

Tutte impronte vive nel nome, adesso, del beato: come un tempo, all’inizio del cristianesimo, quando dal Cristo e dal sangue dei martiri (e oggi ce ne sono stati tanti e continuano ad esserci nel mondo!) nasceva la vera Chiesa .

Nel 1982, Mario Pavan pubblicava il suo primo libro di poesie intitolato “Vetrate”, ed. Rumor, Vicenza, con prefazione dell’avv.Bortolo Brogliato, studioso di san Francesco d’Assisi e dei campi di sterminio nazisti con la copertina dell’artista e scultore p.Vittorio Buset, giuseppino.

Il lavoro ebbe pure una ristampa ( è ora quasi introvabile). Era dedicato a mons. Oscar Arnulfo Romero.

Questa la poesia stampata nel 1982 ma scritta due anni prima , nell’anno del martirio del beato arcivescovo.

Luce

in una finestra di secoli le tue parole

hanno seminato

impegni di Vita.

Le domande di verità

contro il muro violento

hanno gridato

tra il marmo freddo,

colonne di cattedrali.

Anche Lui, condannato,

è passato sotto il portico;

cammino verso il mistero.

Al suo altare,

nella casa della tua gente

lo stesso sangue,

identità di martiri

che hanno scelto giiustizia.