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www.ildialogo.org Le religioni: non rimedio ma problema,di Mario Mariotti

Le religioni: non rimedio ma problema

di Mario Mariotti

I sistemi economici disumani, ingiusti,violenti, quelli che permettono ai ricchi ed ai potenti di diventarlo sempre di più, mentre per i poveri resta solo una vita sempre più difficile, precaria, misera ed anche disperata, non sono quelli che in incognito sono stati adottati dai bachi da seta nelle nostre ex colonie del Corno d'Africa! Essi hanno nome e cognome: si chiamano capitalismo, mercato e competizione; riguardano il soggettivo e lo strutturale; possono essere riassunti, e trovano la loro radice, in quel "Beati gli indefinitamente ricchi" che al tempo di Mosè era rappresentato dal vitello d'oro, e ai nostri giorni dal "sogno americano". Questa beatitudine, che sta contaminando tutto quello che non era ancora stato contaminato, che è il progetto dell'uomo secondo mammona, è l'esatto contrario del progetto di Dio per noi, annunciato dal Signore nel discorso della montagna, formalizzato in quel "Beati i poveri in spirito" il cui vero significato è il "Beati i poveri per scelta", ma che la Chiesa mantiene nella formula "in spirito" perché lei stessa, la scelta della povertà non è ancora riuscita a digerirla (parlo dell’Istituzione, del vertice, e non della base che vive la povertà dignitosa del socialismo reale).
Se tu, papa Francesco, continuerai a fare delle denunce generiche, condivisibili da tutti, e non darai il nome al cancro, alla trinità maligna, finirà che tu farai come Pio XII nella denuncia del nazismo e dell'Olocausto messo in atto da lui: discorsi generici pieni di aggettivi indefiniti, privi di verbi, profezie afone che non ebbero nessun effetto su quelle tragiche realtà. É vero che il social-comunismo per la Chiesa, è sempre stato il Maligno, ma se lei si fosse presa il disturbo di andare a leggere quello che per lui era il Vangelo, cioè il Manifesto di Carlo Marx, forse si sarebbe accorta che il suo progetto, questo nostro mondo senza servi e senza padroni, era analogo, anzi equivaleva a quello dell'Incarnazione: un mondo di fratelli, la giustizia e l'uguaglianza incarnate sulla terra; Javé il Giusto incarnato, fatto scendere dal cielo sulla terra, in modo che essa si potesse trasformare nel Regno, in un mondo d'amore.
Anche l'appello a tutti i poveri del mondo ad unirsi per resistere ed abbattere lo sfruttamento capitalista è evangelico, quando essi incarneranno la solidarietà fra loro, il che equivale ad incarnare amore e condivisione nei propri rapporti con gli altri, ecco che finalmente si realizzerà il progetto del Magnificat i poveri si libereranno, si innalzeranno, ed i ricchi saranno rimandati a mani vuote.
Naturalmente la maggioranza silenziosa starà dicendo che io sto bestemmiando che il socialismo reale ne ha combinate più del demonio. Anche questo è vero, ma la malatraduzione del Manifesto da parte dei comunisti è certamente non accompagnata dalla malatraduzione del Vangelo da parte dei cristiani. Oggi il mondo si indigna perché il Califfato dell'ISIS sta perseguitando tutte le altre religion, e fra esse quella cristiana, perché si pieghino e si convertano a lui. Questa è una macroporcata che ci riporta al primo millennio della nostra era! Purtroppo, però, se uno conosce la storia, si accorge che noi in tutte le porcate siamo stati maestri, e quindi maestri anche del Califfato.
Faccio un esempio: La spietata persecuzione di cristiani c'è stata anche in Croazia, dal 1941 al 1944, e alcune centinaia di migliaia di ortodossi serbi furono massacrati a motivo della loro fede. Il negativo dei negativi però, in quell'occasione, era che a perseguitare e ad assassinare gli ortodossi se non si convertivano al cattolicesimo non erano gli islamici, ma i cattolici croati, guidati da Ante Pavelic e benedetti dal cardinale Stepinac! Noi siamo dei maestri difficilmente imitabili.....
Questo non significa che uno possa trovare nel negativo degli altri la giustificazione al proprio negativo. Il fondamentalismo religioso è anche lui un cancro che ci portiamo addosso da quando gli uomini si sono affidati ai preti. La lezione da trarre e un'altra, le religioni non solo non risolvono i problemi, ma molto spesso li creano, e quindi sono esse stesse un problema. Ognuna divide dalle altre, ognuna crede di possedere la Verità e quindi Dio, ognuna in nome di Dio fa la sua crociata contro i propri nemici dichiarati nemici di Dio.
Sottesi poi a questi fenomeni, che stanno insanguinando la storia umana da prima ancora che venissero costruite le piramidi, ci sono delle motivazioni che con la fede non hanno niente da spartire, le maggioranze si accorgono che le minoranze religiose hanno dei beni; che se ci sono sotto i loro piedi dei giacimenti di petrolio, con meno persone ci sono con cui dividere più la fetta della torta è consistente, che il fornire a coloro che litigano delle armi è un affare vantaggioso per tutte quelle economie, vedi USA, che si reggono anche, sul funzionamento a pieno regime dell'apparato industriale-militare.
Detto questo, ed esprimendo il massimo rispetto per tutti coloro che sono stati assassinati a causa della loro fede, anche se poi non sono stati assassinati per questo, ma perché i loro persecutori potessero ingrassare sé stessi e quindi mammona, quanti altri secoli, millenni, ere geologiche ci vorranno perché gli omini arrivino a capire che il cristianesimo non sarebbe, anzi non è una religione: che il Signore è un laico che si e incarnato per liberarci proprio dalle religioni, che è stato assassinato per questo e trasformato in ciò da cui Lui ci voleva liberare; che se noi ci impegneremo ad incarnare il Progetto-Uomo da cui Lui e Paradigma, nessuno mai più sarà perseguitato per motivi religiosi, perché la vera divisione fra gli uomini non viene dalla fede, cioè dal credere, ma dal tipo di rapporto che noi adottiamo con l'affamato e l'assetato?
Il Figlio dell'Uomo è venuto non per essere servito, ma per servire, e la destinazione del servire non è un Dio in cui credere, ma sono i fratelli e le altre creature da amare, e con le quali condividere il necessario e la gioia.
Te l'ho già detto, caro papa Francesco, stai attento! Se tutti ti applaudono vuol dire che vai bene a tutti, non hai sapore e verrai vomitato. Comincia a dire il nome del cancro, che affama i tre quarti dell'umanità mentre l'altro quarto crepa d'infarto e di cancro perché mangia troppo, comincia a dire che il cristianesimo non e una religione, ma un modo di vivere e di scegliere che incarnino la solidarietà e la condivisione con gli ultimi, con gli scarti del mercato; comincia a dire che esiste anche il peccato contro lo Spirito, e che esso non verrà perdonato, perché l'accumulo, la ricchezza, il mercato, la competizione, ci separano dai fratelli, perché la loro sostanza è condivisione negata,
e quindi negazione di Dio; comincia a dire che la dimensione che può unificare tutto il genere umano è la laicità fraterna e solidale, di cui Gesù è paradigma.
La piazza farà presto a svuotarsi, ma coloro che resteranno saranno il seme che permetterà al Regno di abitare fra noi.
Mario Mariotti



Sabato 13 Dicembre,2014 Ore: 17:41
 
 
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La chiesa di Papa Francesco

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