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www.ildialogo.org QUESTIONARIO SULLA FAMIGLIA: LE RISPOSTE DI CARLO CASTELLINI,

SINODO DEI VESCOVI DI OTTOBRE 2014
QUESTIONARIO SULLA FAMIGLIA: LE RISPOSTE DI CARLO CASTELLINI

QUESTIONARIO SULLA FAMIGLIA IN PREPARAZIONE AL SINODO DEI VESCOVI DI OTTOBRE 2014, ALLA SEGRETERIA DI MONS. LORENZO BALDISSERI, VIA DELLA CONCILIAZIONE, 34,
00120 - CITTA' DEL VATICANO, ROMA..
LE RISPOSTE DI CARLO CASTELLINI.
La conoscenza della Sacra Scrittura sulla famiglia ma anche su altri temi è piuttosto scarsa; sia per l'ignoranza del testo sacro,(ma anche per la difficoltà di approccio allo stesso), da parte di religiosi e laici, sia per i gravi ritardi ed omissioni nell'organizzazione di corsi di conoscenza da parte dei vescovi e delle diocesi loro affidate. Piccolo segno di inversione di questa tendenza, frutto di pigrizia intellettuale, ma anche di limiti organizzativi, sono l'avvio recente di CENTRI DI ASCOLTO DELLA PAROLA talvolta ben visti dai Laici e malvisti da tanti preti, perchè sottraggono loro iniziativa,prestigio, autorità, e a volte anche idee e competenze, che faticano a vedere nei Laici.
Le ENCICLICHE PAPALI, come del resto le LETTERE PASTORALI dei Vescovi, sono praticamente sconosciute, e suscitano scarso o nessun interesse, (anche perchè troppo numerose, calate dall'alto e perchè non costruite insieme ai laici e quindi non condivise), risentono troppo di un'impostazione clericale autoritaria, perchè mancano di un collegamento personale con la base dei fedeli; i quali più che POPOLO DI DIO sono ancora considerati POPOLO BUE, alla maniera dei politici; poiché nei comportamenti, di ecclesiastici e di politici hanno parecchie cose in comune: linguaggio generico, e distacco dalle masse cattoliche, e ambiguità di comportamento.Vescovi, preti e diaconi, sono troppo spesso lontani dalla realtà, salvo poche eccezioni, e a lungo andare sono divenuti espressione della CASTA CLERICALE, che vive isolata ed appartata dal comune sentire della gente.
La formazione alla Famiglia a volte è tenuta viva da CORSI PER FIDANZATI, gestiti in maniera tradizionale, sia nell'informazione, che nelle idee ma anche nei risultati; in questi corsi, da non ritenersi per persone vergini o asessuate, si trovano già coppie che hanno ESPERIENZE DI CONVIVENZA, e sono alla ricerca di una loro MATURAZIONE AFFETTIVA, ma anche di orientamento di vita.
In generale comunque, non si tratta di salvaguardare l'insegnamento della Chiesa su questa materia, ma di formulare in maniera nuova la dottrina della Chiesa, a partire dall'ascolto delle loro idee, sentimenti, esperienza e visione DELLE PERSONE, della CORPOREITA', DELLA SESSUALITA': tenendo conto delle idee conseguite sia dalla Psicologia dell'uomo e della donna, la visione della Coppia, dei Metodi Concezionali, dei Metodi anticoncezionali, delle esigenze d'amore della Coppia, avendo ben presenti le riflessioni acquisite e confluite nei documenti ufficiali del Concilio Vaticano II. (cfr. AMBROGIO VALSECCHI, “LE NUOVE VIE DELL'ETICA SESSUALE”, TULLO GOFFI, E GLI STUDI DI....ENRICO CHIAVACCI, teologo e moralista).
I programmi pastorali nazionali sono poco conosciuti, dai fedeli, PER IGNORANZA, PER INDIFFERENZA, per la scarsa credibilità della Chiesa e dei suoi pastori; per cui comportamenti e problemi sorti all'interno della coppia, sono risolti con l'aiuto dei CONSULTORI MARIMONIALI, o FAMILIARI che sono dotati di personale preparato, (piuttosto che rivolgersi al
confessore tradizionale, O AL PARROCO, o ad organismi di emanazione diocesana,), ma con risultati poco convincenti. CON QUESTO NON SI VUOLE SCREDITARE LE ISTITUZIONI DIOCESANE ED ECCLESIASTICHE, ma solo riflettere su una realtà più complessa e problematica di come viene descritta..
Sono però utili per risalire la china della SCARSA CREDIBILITA' , a motivo degli scandali vaticani, dei casi di pedofilia che hanno colpito alcune chiese locali, ma anche gerarchie con casi di pedofilia e di omosessualità; sono risultate utili anche GRANDI INCHIESTE GIORNALISTICHE sui COSTUMI E COMPORTAMENTI SESSUALI DEGLI ITALIANI, che aiutano a comprendere l'evoluzione del costume e della morale, non nel senso di un maggiore permissivismo, ma di una maggiore presa di coscienza del VALORE DELLA SESSUALITA' come dono e come aspetto importante della PERSONA SINGOLA E DELLA COPPIA, che sono state troppe volte oberate da sensi di colpa insopportabili, che non fanno riferimento all'aspetto positivo che l'atto creativo attribuisce alla sessualità:”E DIO VIDE CHE CIO' ERA BUONO..... (.Genesi, 2, 3, 4).
Anche le inchieste a carattere religioso e sociale, che riguardano gli atteggiamenti e le credenze degli Italiani, aiutano a comprendere e a ricollocare il fenomeno dal punto di vista culturale e quindi anche morale. Si prendano in mano a questo proposito gli studi di FRANCO GARELLI, SOCIOLOGO, oppure le inchieste e gli studi di PIERO CAPPELLI, quali LO SCISMA SILENZIOSO, GABRIELLI EDITORI, VERONA, delle masse cattoliche dalle gerarchie. Non sono libri e studi che forniscono ISTRUZIONI PER L'USO, ma sono molto di più, poiché offrono ai fedeli praticanti e non, le CHIAVI DI LETTURA per la comprensione dei fenomeni evolutivi in atto, nella società civile e nelle comunità religiose.
E' chiaro per tutti che le CHIAVI DI LETTURA si collocano nell'ordine della qualità; e non rappresentano la somma matematica delle risposte dello stesso segno che vengono date al questionario somministrato. E' necessario quindi non avere fretta ma individuare quali sono le risposte e i tentativi di risposta, con esperienze significative che sono state date in questi anni di fermento postconciliare.
Oggi non tutti condividono il concetto univoco DI LEGGE NATURALE; in pratica mi sembra che prevalga la CONCEZIONE MORALE, ma senza che venga fondata rigorosamente su una CONCEZIONE ONTOLOGICA, che si ponga a fondamento di quella morale, secondo uno schema tipicamente cattolico del filosofare, secondo il quale il nostro agire dipende dal nostro essere. Per cui per fare un es. è per legge naturale che un uomo sposi una donna e viceversa. Ma se uno cambia i presupposti e giunge ad affermare che è cosa naturale e morale ciò che prova (attrazione fisica e psicologica verso persone dello stesso sesso), noi abbiamo già un'altra impostazione, di tipo ontologico, con conseguenze morali e comportamentali diverse. A questo punto noi abbiamo bisogno di riflettere e di studiare insieme ai nostri moralisti. Tra i quali mi piace citare ENRICO CHIAVACCI, (già defunto), GIANNINO PIANA, perchè non sono solo teorici ma tengono conto della realtà evolutiva culturale e sociale.
Sarà utile comunque chiarire ulteriormente che non viene invocata una nuova impostazione, che ceda al permissivismo ed al lassismo individuale e sociale, ma per favorire UN'ETICA DELLA RESPONSABILITA' PERSONALE E SOCIALE, che tenga conto della sensibilità dell'uomo e delle esigenze di una FEDE ADULTA, non di una morale delle REGOLE E DEI PRECETTI. (Cfr. le ultime dichiarazioni del CARD. CARLO MARIA MARTINI, al suo segretario personale).
Questa impostazione permette anche di aprire un dialogo con i non credenti o presunti tali; senza dimenticare che anche l'amministrazione dei sacramenti può diventare occasione di una CATECHESI PER ADULTI.
A questo punto diventa UTILE E DOVEROSO sottolineare l'importanza della RELAZIONE UMANA, nelle sue varie implicazioni e ramificazioni;
  1. come ci hanno ricordato questo anno i FILOSOFI LUNGO L'OGLIO, l'associazione coordinata da FRANCESCA NODARI; che ha raccolto gli interventi di pensatori e qualificati filosofi, nelle città di BRESCIA, MANTOVA E CREMONA, che hanno danno una grande contributo alla crescita della cultura morale e sociale della gente comune; così sono stati di grande aiuto interventi come quelli di REMO BODEI, LEVINAS, SALVATORE NATOLI, MASSIMO CACCIARI, che hanno creato un Humus fertile atti a recepire anche tematiche squisitamente religiose, che sono del tutto congruenti con una impostazione laica della responsabilità e del dialogo.
    Va comunque ricordata, a questo proposito, che l'amministrazione PAOLO CORSINI, a Brescia, ha messo in atto nell'ambito culturale
la proposta di una conoscenza popolare della SACRA SCRITTURA , ma anche di una cultura che è stata elargita e alla portata di tutti, con una forte e approfondita caratterizzazione. Per la quale sono stati chiamati alcuni dei protagonisti e studiosi delle Sacre Scritture, ma non solo. Iniziativa che è stata onorata e accolta da una significativa presenza di persone di ogni ceto, e che ha lasciato un'eco positiva in tutta la popolazione cittadina. Un significativo MATERIALE DOCUMENTARIO CARTACEO E AUDIOFONETICO, è stato conservato e pubblicato presso le suore Paoline di Brescia
LA PASTORALE DELLA FAMIGLIA NEL CONTESTO DELL'EVANGELIZZAZIONE.
Questo concetto non viene troppo compreso né accolto: poiché come si potrebbe parlare di evangelizzazione se coloro che propongono la conversione del cuore non sono credibili? Mi spiego meglio: come fa a giungere il messaggio religioso di AIUTO E SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA , se questa stessa è immersa in problemi di natura pratica: perdita del posto di lavoro, disoccupazione dei giovani e quindi dei figli, stipendi limitati, indebitamento; anche da un punto di vista morale i figli ed i giovani guardano ancora alla loro famiglia di origine, come aiuto e come appoggio morale.
La CHIESA, purtroppo, rimane tagliata fuori da queste forme di evangelizzazione della famiglia, perchè non condivide il cammino della stessa fatto di povertà, di bisogni, di necessità, religiosi e sacerdoti rimangono interlocutori lontani, teorici e non credibili e le loro parole giungono come affievolite, e come calate dall'alto di una REALTA' ECCLESIALE, che è distante anni luce dalla vera povertà e vita della gente.
A questo proposito mi è stata utile la lettura e la riflessione sul libro:”IL MIRACOLO SUPERFLUO”, di GILBERTO SQUIZZATO, GABRIELLI EDITORI, come anche la lettura del saggio:”IL DIO CHE NON E DIO”: utile per capire quale potrebbe essere un linguaggio più adeguato quando parliamo di Dio ma anche per essere più credibili. Infine può anche aiutare il libro LIBERA CHIESA, MINIMUM FAX, che cerca di liberare questa istituzione divina che nel tempo si è cristallizzata su tante forme di mondanità e di potere temporale che ne hanno praticamente annullato la sua capacità di ANNUNCIO EVANGELICO (EVANGELII GAUDIUM), e l'hanno resa meno credibile.
In questo contesto vanno anche ricordate LE ISTANZE DELLA CULTURA
POST-MODERNA, che non sono comunque da rigettare in toto; ma possono diventare argomento di riflessione e di dialogo, per creare questo nuovo concetto di missione e di evangelizzazione.
  1. La quarta domanda come anche le altre, sono poste piuttosto male.
    Perchè sembrano pensate o formulate per comprendere o combattere la natura del male e porvi rimedio. Le domande invece dovrebbero preoccuparsi di capire i motivi del cambiamento avvenuto nella società civile ma anche religiosa, cercando di indagare perchè si è arrivati a voler sperimentare anche nella vita affettiva la propria tenuta psicologica, umana di vita della coppia.
    Perche' sono rimasti sullo scaffale libri di preparazione al matrimonio? Come è possibile presentare una visione del matrimonio umano e cristiano, credibile, anche secondo le esigenze evangeliche, se le persone stesse del clero, sono sottoposto alla regola del CELIBATO PIU' O MENO VISSUTO COME GIOGO, piuttosto che come SCELTA LIBERA ED EVANGELICA? Come possibile presentare la positività della visione della sessualità, oberata da sensi di colpa, di cui questo tipo di Chiesa non si è ancora liberata?
Le esperienze che i nostri figli e giovani vivono, oggi come ieri, sono vissute avendo come punto di riferimento la famiglia di origine. Ma cio' che è utile sottolineare è questo: prima di proporre un rimedio è necessario capire come viene vissuta questa esperienza di convivenza?
Questa esperienza profonda e personale, da un punto di vista laico, non sempre viene compresa dalla chiesa, e dalle gerarchie, di preti, religiosi e vescovi, che viene vista come il deragliamento dalla retta via; la chiesa rimane ancora ancorata ad una visione di giudice di controllo, che giudica e non riesce a capire che hanno bisogno di esse accolti, di comprensione, non di commiserazione.
Perchè i giovani, in questo senso, hanno creato tendenza? OPPURE L'HANNO SUBITA DA UNA CULTURA LAICA DOMINANTE, DA UNA PUBBLICITA' AGGRESSIVA, E DA UNA MODA IMPERANTE?Perchè ad esempio alla esortazione della chiesa a non avere rapporti prematrimoniali prima del matrimonio, si è sostituita la pratica opposta, della convivenza, che non è solo una eccessiva facilitazione o fretta per andare a letto, presto e subito, senza troppi impegni, ma potrebbe configurarsi come un vero tentativo di conoscenza reciproca, umana, psicologica, certamente more uxorio? Come se fossero marito e moglie?
Il fatto è che non hanno nessun desiderio di frequentare i Corsi per fidanzati, gestiti magari da preti o da laici che ragionano come preti.
E non è lecito colpevolizzare ogni esperienza che non sia in sintonia e o in linea con ciò che viene proposto dalla Chiesa, dalla Parrocchia, dal Vescovo, o da Comunione e Liberazione.
E perchè in loro prevale questo atteggiamento di disistima nei confronti dell'autorità civile del COMUNE, che invece di aiutarli a cercare e trovare una prima casa per la loro felice convivenza, non riconosce le loro UNIONI CIVILI? Forse in loro si nasconde una volontà di non voler sottostare ad una visione politica e autoritaria di una istituzione che loro non sentono come vicina e solidale.
Ho toccato con mano con quanti sforzi e difficoltà si sono dovuti in pratica arrangiare da soli, a cercare la casa più idonea, a contattare agenzie per piccole vendite; e infine sono stati aiutati dai loro genitori, della famiglia di provenienza. Stato e chiesa sono stati a guardare. E purtroppo questo atteggiamento di non riconoscimento rischia di andare avanti anche in futuro, per esempio alla nascita del primo figlio, che richiama già una forte spinta a cercare legami umani, psicologici, sociali, di amicizie con le persone e legami con le istituzioni.
La mancanza di vincoli religiosi a volte è tenuta in vita in maniera artificiosa, tradizionale, non autentica, perchè non assimilata in MANIERA PERSONALE, ma tenuta in vita in maniera folcloristica. E che spesso nasconde un atteggiamento di rifiuto di una religione che colpevolizza il piacere di fare coppia, il piacere sessuale, non dà importanza alla persona, ai loro valori umani, alle loro scoperte personali e alla loro evoluzione personale e sociale; e quindi la morale sessuale proposta non tiene conto del BENESSERE PSICOLOGICO DELLA COPPIA, che viene sempre ossessionata dalla urgente necessità che ogni atto sessuale sia aperto alla fecondità e alla vita.
E non alla CONSONANZA BIBLICA, DELLA BONTA' DEL CORPO UMANO, MASCHILE E FEMMINILE, AL FASCINO DELL'ATTRAZIONE FISICA E PSICOLOGICA DEI SESSI, AL BENESSERE FISICO E PSICOLOGICO DELLA COPPIA, AL PIACERE SESSUALE GODUTO E CONDIVISO, E FINALIZZATO AL BENE DELLA COPPIA E DELLA FAMIGLIA FONDATA SULL'AMORE RECIPROCO.
I comportamenti della chiesa, e dei religiosi, in questo senso, sono lontani anni luce da una visione sanamente laica della coppia e della sessualità, (INFATTI NON NE PARLANO MAI SE NON IN MANIERA POCO APPROFONDITA), in certo senso sono fuori dal tempo e dallo spazio umano e biblico in particolare. Allo stesso modo quando vescovi, preti e gerarchie cattoliche propongono conoscenze e metodi di CONTROLLO DELLA FECONDITA' e delle nascite, manifesta ancora perplessità sull'USO DEL PRESERVATIVO, che viene messo in vendita davanti a tutte le farmacia o a tutti i supermercati; qui i ritardi della chiesa non sono solo centenari ma anche millenari.
Per quanto invece la SITUAZIONE DEI SEPARATI DI FATTO, DIVORZIATI E RISPOSATI, è necessario riflettere e documentarsi; tornando magari ad accogliere e far nostre le PROPOSTE DELLA CHIESA PRIMITIVA, che dopo un periodo di impegno e ravvedimento, tornava ad accogliere nella COMUNITA' coloro che erano incorsi in allontanamenti a motivo della loro condotta. Si vedano a questo proposito le riflessioni e i contributi di GIOVANNI CERETI, che ha sensibilizzato su questi problemi, gruppi ecclesiali, ma soprattutto coloro che HANNO, aderito al MOVIMENTO DI SPIRITUALITA' familiare chiamato END – EQUIPE NOTRE DAME, fondate da un religioso francese.
Questo movimento internazionale, possiede nei suoi metodi e nei suoi contenuti, una esplicito riconoscimento di VALORI LAICI nella valorizzazione della COPPIA CONIUGALE, della SPIRITUALITA' FAMIGLIARE, ma anche nell'esplicitazione di problematiche umane, psicologiche, sessuali e di vita di relazione, giuridica e sociale, che sono state di grande utilità per tante coppie E PER TANTE FAMIGLIE, di DISCERNIMENTO COMUNITARIO, ma anche di ORIENTAMENTO DI VITA FAMIGLIARE E DI COPPIA; anche se non per tutti è di facile attuazione. Noi come coppia, abbiamo trovato grande condivisione e arricchimento, che ci sono stati di aiuto anche dopo.
5)UNIONI DI PERSONE DELLO STESSO SESSO.
IL PROBLEMA è APERTO E POCO APPROFONDITO. E NON NECESSITA DI FRETTOLOSE CONCLUSIONI. Siamo a conoscenza di vari gruppi, di diversa ispirazione laica, e cristiana. Diciamo che la risposta data a questo problema ancora oggi, è insufficiente sia da parte delle LEGGI POLITICHE MA ANCHE DA PARTE DELLA CHIESA E DEI SUOI OTIENTAMENTI DOGMATICI TIPI DI UNA CHIESA CHE SCLUDE MA NON INCLUDE.
Sono necessarie alcune premesse:omosessuali, lesbiche e transessuali, sono nati quasi tutti da famiglie normali, da coppie che si sono amate, integrate e con figli, frutto dell'amore umano, ben voluti da parenti, amici e amati anche dal Creatore, che li ha tessuti nelle viscere delle loro madri: (SALMO, 139).
LA CULTURA DI OGGI, SESSISTA E MASCHILISTA è disorientata di fronte a questi atteggiamenti di omofobia, alimentati anche da una chiesa chiusa su se stessa, che non ha ancora approfondito per sé la positività e la laicità del sesso. E con la moralità borghese si chiude in una visione negazionista e non cerca soluzioni umane credibili, sull'onda magari di un CAMMINO EVANGELICO DI LIBERAZIONE E DI COMPRENSIONE INCLUSIVA. Invece assume posizioni giuridiche che escludono e condannano le persone all'emarginazione come fossero di lebbrosi, che nel Vangelo venivano guariti e inseriti nella società.
In che cosa consiste il problema? Manchiamo di chiavi di lettura del fenomeno, con tutti i teologi, filosofi e moralisti che abbiamo, ci siamo infangati e cristallizzati sulla paura di dover decidere e prendere atto che esiste la diversità.
Almeno discutiamone, forse il dialogo ci costringerebbe a diventare più umani e meno intransigenti. E questi nostri fratelli e sorelle sono in pasto ad una opinione pubblica divisa, ostile ed omofoba.
Anche la Chiesa ha le sue belle responsabilità: ancora prima dell'affermazione di PAPA FRANCESCO, con la quale afferma di non avere diritto di giudicare della diversità, riferendosi alla persona omosessuale. Ricordiamoci che non esistono solo quelli iscritti all'ARCI GAY, ma esistono anche associazioni di OMOSESSUALI CRISTIANI, che intendono fare un percorso alla luce della PAROLA DI DIO, che si rivela più inclusiva della società e della Chiesa stessa, che si vergogna dei suoi figli, come la società civile della Palestina si vergognava dei suoi lebbrosi. (LEVITICO)
Chiedono di essere accettati come persone e come diversi:”SEI TU CHE HAI CREATO LE MIE VISCERE E MI HAI TESSUTO NEL SENO DI MIA MADRE”. (SALMO 139). Le nostre comunità non sono state sufficientemente istruite sul senso delle scritture e loro interpretazioni. E il CASO DI SODOMA E GOMORRA viene interpretato in senso fondamentalista senza i dovuti aggiornamenti. Il CLERO DEI PRETI E RELIGIOSI, non è preparato a discutere ed accogliere questi temi. Molti non hanno vissuto le tematiche conciliari, e sono costretti ad una visione autoritaria, clericale e narcisistica del problema; anche per la paura di prese di posizione del Vescovo, che temono più di Gesù Cristo.
Approfitto del seguente punto, per ricordare la significativa esperienza di DON FRANCO BARBERO, DELLA COMUNITA' CRISTIANA DI BASE DI PINEROLO (TORINO), e della sua attività in favore di questi nostri fratelli, emarginati, ostracizzati come del resto il suo fondatore FRANCO BARBERO. Egli infatti, dopo essere stato colpito da scomunica papale, ha scelto di stare e testimoniare il suo affetto alle persone rimanendo nella sua comunità.
Ora sarebbe bene che la Chiesa pontificia, facesse un passo indietro e ritirasse la scomunica in nome del Vangelo che questo suo figlio ha testimoniato presso questi lebbrosi moderni. Questa scomunica che lo ha fatto soffrire nel corpo e nello spirito. Auspico per questo prete coraggioso e scomodo che le autorità GERARCHICHE TOLGANO, LA PESANTE SCOMUNICA E RICONOSCANO l'ispirazione evangelica delle sue scelte. Perchè i rappresentanti di queste gerarchie possano trovare sulla loro strada il senso del ravvedimento e dello smarrimento come un DONO DELLO SPIRITO, che soffia dove vuole.
  1. SULL'EDUCAZIONE DEI FIGLI IN SITUAZIONI MATRIMONIALI IRREGOLARI......L'amministrazione dei sacramenti per le famiglie cosiddette con situazioni regolari, avviene secondo uno stile tradizionale, accettato in maniera rassegnata, sottomessa, spesso con una preparazione gestita dal parroco e dal sacerdote, senza un effettiva presa di coscienza da parte dei laici.
L'argomento esigerebbe ben più ampio ed approfondito spazio. Mi sembra che da parte dei parroci ci sia eccessiva preoccupazione per fare una bella figura; e anche da parte dei laici è un'occasione per organizzare una bella festa, che esige vestiti nuovi, un bel pranzo per parenti, amici, padrini e madrine, fiori e tappeti. Ma FUORI QUASI SEMPRE DALLA COMUNITA'. Posso dire che in questo SENSO, esiste quasi un tacito accordo che ci porta a perpetuare lo status quo, la tradizione, senza tante idee innovative. Invece sarebbe utile almeno la discussione da parte dei laici sulla convenienza o meno di amministrare i sacramenti ad una certa troppo giovane età.
Prevale a volte la paura; che divenuti ormai giovani o adolescenti, non pensino nemmeno più alla scelta di visione e di vita cristiana. Così avviene che dopo la terza media la maggior parte degli adolescenti, vengono assorbiti dalle problematiche della scuola, e assumono atteggiamenti di gruppo di critica, conformismo giovanile acritico,di non ricerca; talvolta insoddisfatti anche del modo con cui viene presentata la PAROLA DI DIO. A mio parere, questo problema, andrebbe ripensato e rielaborato con una commissione di laici e di religiosi. Ma per ora prevale l'aspetto dogmatico e quello giuridico e amministrativo, di una chiesa che fa difficoltà a mettersi in discussione.
Teniamo anche conto che il numero dei religiosi e dei sacerdoti sta diminuendo e invecchiando; e fanno estrema difficoltà a valorizzare i laici sia nella PRESENTAZIONE DELLA PAROLA, che in servizi di DIACONATO, sia valorizzando i laici ma anche le donne., nei MINISTERI DELLA COMUNITA'
E NEI VARI SERVIZI DI CUI LA COMUNITA' HA BISOGNO. (caritas, letture, visita alle famiglie, poveri, gruppi di riflessione, rapporto con gli stranieri, ecc.).
Ma del senso del sacramento resta poco o nulla: molto il folclore e un comportamento pagano nei modi di fare. A volte non si avverte nemmeno la necessità e la sensibilità di valorizzare i locali della parrocchia, che sono della comunità, perchè MANCA UNA COSCIENZA DI APPARTENERE AD UNA COMUNITA', perchè i LAICI per troppi anni sono stati educati ad essere sottomessi al parere delle gerarchie, vescovi e parroci, e non hanno quindi COSCIENZA DEI PROPRI DIRITTI E DEI PROPRI DOVERI DI LAICI E DI CRISTIANI.
PER LE FAMIGLIE IN SITUAZIONI IRREGOLARI, è ancora più difficile creare una coscienza cristiana, interessata a valorizzare i bambini e gli adolescenti ; e prima dei sacramenti è necessario che il religioso, curato o parroco, diventi l'amico, il confidente di queste famiglie: IL PARROCO O CURATO DEVE DIVENTARE SACRAMENTO VIVO O SEGNO dei sacramenti che vuole amministrare. Le persone non sono oggetti da decorare, ma sono creature da amare. Il sacramento viene dopo.
  1. APERTURA DEGLI SPOSI ALLA VITA.
I cristiani hanno una conoscenza pratica e moralmente sana della famiglia e della vita, ed hanno generato e partorito da secoli, senza avere letto l'HUMANAE VITAE. Hanno generato buoni figli e figlie, con buone relazioni famigliari, e con nascita di figli. Il problema della Chiesa ,in questo senso, è che non riesce a far passare il messaggio. Allora più che parlare di conoscenza dell'enciclica sarebbe bene conoscere le problematiche delle famiglie e agire di conseguenza.
Anche in questo la Chiesa è troppo preoccupata dell'ASPETTO DOGMATICO DELLE DOTTRINE MORALI, mentre invece la sensibilità e il modo di ragionare della gente, delle COPPIE DI ISPIRAZIONE LAICA E CRISTIANA, mostra pazienza, solidarietà, desiderio di vivere, voglia di rispetto e di amore, cose con le quali hanno mandato avanti intere generazioni. E a queste coppie che la Chiesa deve far riferimento ed abbeverarsi.
 
  1. SULLA RELAZIONE TRA LA FAMIGLIA E LA PERSONA.
LA FAMIGLIA di oggi attraversa molte difficoltà di ordine culturale, economico, di emarginazione culturale, compreso anche l'allontanamento dalla chiesa come istituzione se non come comunità di appartenenza. Diminuisce anche la stima verso i suoi rappresentanti religiosi. La famiglia normale, con genitori e figli, risente di tutti questi aspetti di criticità e ne è condizionata sia nel bene che nei limiti. E in mezzo a tutto ciò affermare che GESU' CRISTO, può svelare il segreto dell'uomo potrebbe sembrare una bella affermazione teorica o filosofica. E' importante a questo punto la fede vissuta dalla COPPIA DEI GENITORI CREDENTI, che dànno un orientamento umano a tutte le loro attività. Chi non possiede tutti questi punti di riferimento è difficile che trovi orientamento nella comunità giuridica di appartenenza. E' stata molto importante per noi la nostra comune fede cristiana che ci ha aiutato a superare alcuni momenti difficili. Ma ora è importante nella nostra terza età la SOLIDARIETà DELLA COMUNITA' CRISTIANA ALLARGATA AI VALORI DELL'ACCOGLIENZA E DELLA FRATELLANZA.
“Mettevano in comune i loro beni, e non c'era tra loro distinzione”. (ATTI DEGLI APOSTOLI, LITURGIA, TESTO DI MICHELE BONFITTO).
Questo atteggiamento attualizzato dalle comunità cristiane primitive, anche oggi ha ancora un grande potere di attrazione ed esercita un fascino non indifferente per chi ha bisogno. PROGETTO O UTOPIA? Un po' dell'uno e un po' dell'altra. La CARITAS ED I GRUPPI DI ANIMAZIONE MISSIONARIA, POSSONO SVOLGERE UN RUOLO DI SOLIDARIETA' CHE DA TANTI VIENE APPREZZATO, PERCHE' TANTE SONO LE PERSONE BISOGNOSE.
  1. ALTRE SFIDE E PROPOSTE.
LA FAMIGLIA RIMANE COMUNQUE sempre punto di riferimento e di identificazione, sia nel bene che nel male. MA ANCHE RIFUGIO E DISPENSA IN TEMPI DI CRISI E DI CARESTIA. Predicare il Gesu' delle Beatitudini, del Regno di Dio, a persone che hanno perso la casa, o il lavoro, non convince molto a credere. Bisogna rincuorare coloro che si sono allontanati e ridare fiducia a coloro che hanno perso contatti con la Chiesa istituzione e con la COMUNITA' di appartenenza.
Questa mi sembra la vera sfida. In questo senso la RIVOLUZIONE promessa da PAPA FRANCESCO è appena iniziata ed ha bisogno di esser accolta da tutti con grande senso di responsabilità personale e comunitaria.
(CARLO CASTELLLINI E VINCENZINA MARONI).



Martedì 04 Marzo,2014 Ore: 18:37
 
 
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La chiesa di Papa Francesco

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