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www.ildialogo.org L'enciclica adottata,di Mirella Camera

L'enciclica adottata

di Mirella Camera

07 luglio 2013

Dal blog A latere

Il Magistero dottrinale che ha caratterizzato papa Ratzinger non sembra essere nelle corde di papa Bergoglio. Lui preferisce un Magistero della predicazione quotidiana e dei gesti. Forse anche per questo ha accettato di buon grado, quasi un atto di cortesia, di firmare una enciclica già quasi terminata e che riflette ancora una volta l'approccio fortemente intellettualistico del suo predecessore teologo.

Gli esperti del genere dicono che i primi tre capitoli li aveva già stesi Ratzinger e se ne vede la mano, soprattutto nel gran finale:

Per suo tramite, (cioè della successione apostolica, n.d.r.) risulta garantita la continuità della memoria della Chiesa ed è possibile attingere con certezza alla fonte pura da cui la fede sorge. La garanzia della connessione con l’origine è data dunque da persone vive, e ciò corrisponde alla fede viva che la Chiesa trasmette. Essa poggia sulla fedeltà dei testimoni che sono stati scelti dal Signore per tale compito. Per questo il Magistero parla sempre in obbedienza alla Parola originaria su cui si basa la fede ed è affidabile perché si affida alla Parola che ascolta, custodisce ed espone. (...) È grazie al Magistero della Chiesa che ci può arrivare integra questa volontà, e con essa la gioia di poterla compiere in pienezza.

(Qualcuno potrebbe obiettare che la garanzia maggiore, più che il Magistero, la dà lo Spirito Santo, ma forse nel pensiero del papa emerito era implicito.)

In un altro passo viene scritto:

Ho toccato così i quattro elementi che riassumono il tesoro di memoria che la Chiesa trasmette: la Confessione di fede, la celebrazione dei Sacramenti, il cammino del Decalogo, la preghiera. La catechesi della Chiesa si è strutturata tradizionalmente attorno ad essi, incluso il Catechismo della Chiesa Cattolica, strumento fondamentale per quell’atto unitario con cui la Chiesa comunica il contenuto intero della fede, « tutto ciò che essa è, tutto ciò che essa crede ».

Ratzinger ha enumerato tutto ciò che pensa sia essenziale alla fede della chiesa. Un biblista avrebbe sicuramente aggiunto, prima del Catechismo, anche la Parola di Dio contenuta nel Vecchio e nel Nuovo Testamento. Ma non dimentichiamo che BenedettoXVI, subito dopo la sua elezione, aveva voluto regalare ai fedeli, come strumento indispensabile per il nuovo cammino insieme, il suo Compendio del Catechismo cattolico, non una copia del Vangelo.

In ogni caso la teologia che ha generato questa enciclica è molto riconoscibile, non dice nulla di nuovo e ribadisce un pensiero consolidato e fatto proprio da tempo della Chiesa. Qualche aggiustamento e un capitolo finale per dargli un tocco di attualità ( magari anche citando Thomas S. Eliot invece dei padri medioevali) e aprire uno spiraglio sulle sfide del tempo contemporaneo non bastano certo a considerarla "la prima enciclica di Francesco".

Al contrario, è ancora pienamente l'ultima del papa emerito. Il quale, malgrado il grandioso gesto rivoluzionario di rinuncia, sembra non riuscire a staccarsi ancora una volta dalla cifra ambivalente che ha caratterizzato il suo pontificato: si dimette ma rimane lì in Vaticano, tutto vestito di bianco e con la papalina, lasciando in eredità un'enciclica, un segretario di Stato ingombrantissimo già scaduto e rinnovato (e a cui in extremis ha conferito una carica nello Ior destinata a durare 5 anni!), più un presidente dello stesso (che fino a pochi giorni fa vantava la sintonia con Paolo Cipriani e MassimoTulli, dimissionati a forza di scandali). Ombre lunghe di un pontificato sotto il quale si è toccato uno dei punti più bassi della credibilità della Chiesa cattolica.

Ma sembra che papa Francesco, abituato a ben altri guai argentini ( dittatura, desaparecidos, crisi economica, neoliberismo, populismo e corruzione), non faccia una piega: e se oltre a tutto il resto, si trova anche in braccio un'enciclica non sua, nata contemporaneamente non a termine e fuori tempo massimo, che fa? L'adotta, le dà il suo nome e il massimo di dignità nella famiglia ecclesiale.

È nel suo stile.




Martedì 09 Luglio,2013 Ore: 08:13
 
 
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La chiesa di Papa Francesco

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