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www.ildialogo.org CON IL PAPA, DA UNA PROSPETTIVA CRITICA, MA COLLABORATIVA E AMOREVOLE,di Olivio Strangeri

CON IL PAPA, DA UNA PROSPETTIVA CRITICA, MA COLLABORATIVA E AMOREVOLE

di Olivio Strangeri

Riflessione sull'incontro del papa con l'Assemblea degli Ordini Religiosi dell'America Latina


“Il Papa ha confermato oggi che in Vaticano esiste una lobby gay".
"Lobby gay e lobby rosa (anche mafia gay e mafia rosa, in inglese gay mafia e lavender mafia, cioè mafia lavanda) sono termini con i quali si allude a gruppi di pressione gay o a gruppi per i diritti civili dei gay. Generalmente si associano alla supposta mafia gay gruppi di influenza ai vertici delle industrie della moda e spettacolo" (Wikipedia).
Il linguaggio non è innocente. E' immaginabile parlare di una "lobby dei neri", di una "lobby gitana", di una "lobby delle famiglie composte da uomo e donna" o di una "lobby delle donne" per riempire più spazi?
Tentiamo quindi di differenziare due aspetti della "lobby": uno legittimo e l'altro inaccettabile. Ad esempio oggi leggo che alcuni bambini di quinta elementare in un paese europeo sono riusciti, attraverso una raccolta di firme, ad impedire il rimpatrio di un compagno di scuola in un altro paese per permettergli di proseguire le cure alla sua grave malattia nel paese di immigrazione. E' una forma di pressione? Senza dubbio. E' una forma di pressione negativa? Non mi risulta e, molto probabilmente non lo è. Il problema delle "lobby" non è la pressione che tentano di contrapporre ad altre pressioni forti ed istituzionalizzate, come non lo sono gli argomenti ideologici che utilizzano, che siamo o meno d'accordo con le loro battaglie.
Posso oppormi a determinate leggi che riguardano l'aborto, ma riconoscere al contempo la legittimit di chi pensa diversamente a me. Posso avere una posizione di rispetto verso l'omosessualità e, allo stesso tempo, in una società plurale, non necessariamente cristiana, riconoscere il diritto agli altri di esprimersi in direzioni differenti dalla mia.
Il problema delle "lobby" - insisto - non è la pressione in sé, ma le strutture che sostengono, le relazioni sottostanti, e, quel che è peggio, che nascondono, spesso attraverso affermazioni ideologiche talvolta apparentemente "corrette" e quasi indiscutibili in alcune circostanze.
A questo punto introduco un altro aspetto: il fatto che alcuni membri del gruppo utilizzino modalità inaccettabili per difendere le loro posizioni, che non significa che tutto il gruppo sia da biasimare. Possiamo pensare, senza andare troppo lontano, ai preti pedofili...
In un momento in qui gli integralisti xenofobi ed omofogi stanno canalizzando il malessere dell'Europa e permettendo alla corruzione e alla malapolitica di trascinare nel fango ogni istituto normativo della convivenza e dei diritti civili. Trasformare in capro espiatorio gli omosessuali, gli immigrati e coloro che combattono per i diritti umani è pericoloso e non si deve essere tanto ingenui da abusare del termine "lobby gay".
Esiste quindi una "lobby gay"? Certamente sì, ma non una soltanto.
E in Vaticano? Beh, se lo dicono i nostri papi, disponendo (si spera) di dati affidabili, è certamente inquietante ...
Esiste una lobby dietro le associazioni "per il diritto di scelta"? Senza dubbio.
E tutte queste, se spalleggiano la corruzione, sono oggetto di denuncia. Mentre, al contempo, fanno del bene.
Ma perché non parlare a volte di una "lobby omofoba" o "lobby pro-vita", di una "lobby con un progetto politico concreto" con ancora più potere, magari legata al traffico di droga, al traffico d'armi. Non c'è bisogno di andare contro il sesto comandamento (come accade nella Chiesa) per appartenere ad una lobby pericolosa. Si può essere incredibilmente puritani in ambito sessuale (ambito in cui Gesù si è attivato meno) e più libertari negli altri comandamienti, ivi inclusi i due primari del messaggio gesuanico. Negli Stati Uniti esistono esempi terribili di puritanesimo antievangelico, non solidale, discriminatorio e perfino criminale.
Ammettendo l'esistenza (terribile) di queste "lobby gay" in Vaticano, occorre domandarsi: chi può dirsi appartenente ad una lobby che possa definirsi "gay"? Significa che tutti quelli che difendono i diritti delle persone omosessuali, o sono omosessuali, appartengono ad una lobby corrotta? Dai, non scherziamo.
Questo giustifica la posizione della Chiesa istituzionale, o le antiche direttive europee che hanno sferrato attacchi mortali alle persone che difendono i diritti dei gay o che lo sono loro stessi? Ci mancherebbe.
Non ci vuole un profeta per immaginare come possano evolversi le cose in questi tempi oscuri in Europa se la Chiesa non reagisce in tempo e non smette di rendersi complice di questi estremismi: abortisti-antiabortisti; gay-eterosessuali ...
Possiamo essere contro i lobbisti, quelli che ad esempio promuovono l'aborto libero, banalizzando la vita, o allo stesso tempo, non rientrare in altre lobby che criminalizzano ogni contesto abortista, usandolo come cortina di fumo perché altre gravi contraddizioni, interessi economici e politici, non emergano. Poiché ciò che conta a livello di denuncia, non sono i contenuti espliciti che una lobby difende, ma cosa vi si nasconde a livello di corruzione politica, finanziaria e di potere.

Noi che difendiamo la causa dei poveri non dimentichiamo che tra i poveri ci sono degli omosessuali i cui diritti umani non sono riconosciuti, e ci sono le donne e le famiglie costrette in situazioni ai limiti della vivibilità che non possono accogliere una nuova creatura; e non sempre le leggi (ipocritamente) li progettono alla stessa maniera in cui sono protetti (almeno in teoria) i nascituri (solo mentre si trovano ancora nell'utero materno, perché successivamente è possibile che un assassino viva tranquillo e indisturbato nella società). E se non ristabiliamo queste sfumature e differenze, se non vivacizziamo la nostra critica, rendiamo gioco facile alle lobby mondiali che mirano a posizionare i membri in posizioni di autorità, lasciando senza protezione gli attivisti per i diritti umani in balia di assassini senza scrupoli.
Sembra che la deriva del capitalismo finanziario internazionale sia andata a braccetto con la Chiesa per quanto riguarda l'esclusione e la persecuzione degli immigrati e dei rifugiati, almeno in termini generali. Ma si possono trovare anche altri capri espiatori come i musulmani, gli omosessuali, le donne che autodeterminano la propria capacità riproduttiva, i religiosi impegnati nei diritti umani.
Ma facciamo attenzione, non sia mai che per una determinata ideologia, determinata da certa gerarchia ecclesiastica in tema di sessualità, quanto meno discutibile, ci ritroviamo a giustificare l'autoritarismo e la barbarie, estremizzando e dividendo una società che oggi, più che mai, ha bisogno di unirsi e riscoprire ciò che vuole ciò che non vuole. E, mentre la gente di scontra su questioni di morale "sessuale", come se fosse l'unica vera morale e come se ne esistesse soltanto una, coloro che promuovono questa lotta, ci tengono d'occhio rubando, sfruttando e massacrando. Non possiamo fare a meno di ricordare i casi di preti impegnati per i diritti umani in America Latina che sono stati assassinati per il loro impegno e il crimine è stata spacciato come un regolamento di conti fra omosessuali. E la Chiesa nel silenzio non ha mai perseguito questi crimini.
Un'altra cosa da ricordare, nel caso qualcuno si dimenticasse: gli abusi su minori non sono direttamente legati all'omosessualità. Non sia mai che ora il marcio che è uscito dalle cloache ecclesiastiche sia caricato sulle spalle di alcuni , o di un gruppo pur abbondante che sia, che magari sono onesti e per bene. Questo problema ha riguardato omosessuali ed eterosessuali. Si tratta di un abuso di potere perpetuato con la violenza su altre persone, in questo caso bambini e bambine, favorito da una struttura di relazioni di dominio e alla presenza di personalità disturbate. Nel clero, nella sua formazione e nelle relazioni che si stabiliscono con la frequentazione, purtroppo,
questo continua ad accadere, anche se non si tratta dell'unico ambito in cui ciò si verifica. Quindi stiamo attenti al linguaggio e alle rappresentazioni che ne derivano perché può darsi che non sia così innocente.
Forse oggi Gesù pronuncerebbe questa frase interpellando alcuni ambiti: "Omosessuali e donne che hanno abortito vi precederanno le regno dei cieli" (confidiamo nel fatto che Gesù non abbia preso parte alla "lobby delle prostitute e dei pubblicani del suo tempo, ma aveva buone ragioni per dire quello che ha detto).
Ciò che denunciamo sono le lobby, ma continuiamo a discutere liberamente le questioni che interessano specifici gruppi di persone con cui viviamo. E, per questo, non possiamo fingerci ignari.

E, per favore, i grandi temi che affiggono l'Europa sono ben altri. Stanno distruggendo la vita dei bambini, dei nascituri, degli infermi, degli anziani, delle donne, stanno attentando alla famiglia molto più che qualche "lobby gay" o "lobby abortista".
Il fatto che i giovani sui trent'anni non hanno lavoro o ne hanno uno con condizioni non dignitose, per cui devono andare per il mondo, separando coppie, impedendo la procreazione desiderata, non mina la famiglia e i diritti riproduttivi delle persone?
I diritti dei nascituri finiscono al momento della nascita? I njuovi nati sono già entità autonome interessate dalle situazioni familiari o dalle risorse di protezione dell'infanzia?
La difesa della vita è compatibile con al difesa di certi tagli al welfare?
Guardate, la verità è che sono molto furbi e hanno un sacco di potere (lobby?) tanto da promuovere queste "cortine di fumo".
Forse qualcuno, dopo aver letto questo scritto, penserà: "Wow, questo autore sostiene che la "lobby per l'aborto" e la "lobby gay" siano un amle. Niente di più lontano dai miei pensieri, dal mio impegno e dalla mia tesi. Ma temo un po' la direzione in cui queste possano portare, alcune per malvagità altre per cecità o parzialità. Penso che dobbiamo smontare un certo tipo di discorsi e rivelare cosa c'è dietro. Il Papa da solo non lo può fare. Provvediamo noi, perché lui è certamente un tipo a posto, un tipo onesto che cerca di ricostruire la Chiesa di Gesù. Noi abbiamo bisogno di lui e lui di noi.
Non lo lasciamo solo, almeno in questo. Ci sono lobbisti troppo potenti. Dobbiamo fare qualcosa oltre che pregare per il Papa e per noi, prima che sia troppo tardi.
Olivio Strangeri.
Testo originale: reflexionyliberacion.cl
Sullo stesso tema vedi anche: vaticaninsider.lastampa.it

Fonte: Proconcil




Giovedì 13 Giugno,2013 Ore: 19:17
 
 
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