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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org Dichiarazione verso una chiesa ispirata dal Vangelo per un mondo di pace, giustizia e solidarietà un patto dei discepoli di Gesù,

Council 50
Dichiarazione verso una chiesa ispirata dal Vangelo per un mondo di pace, giustizia e solidarietà un patto dei discepoli di Gesù

 

Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti I semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami. Matteo 13, 31-32

 

Noi, discepoli di Gesù, fedeli cattolici membri del popolo di Dio, riuniti a Roma in occasione del 50esimo anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II, consapevoli delle molte sfide poste dal nostro mondo in cambiamento,
attenti ai “segni dei tempi”,
considerando la situazione attuale della nostra Chiesa e le sue difficoltà nell'affrontare queste sfide,
coscienti che ogni comportamento dei cristiani e della nostra Chiesa contrario al messaggio evangelico allontana il mondo dallo Spirito di Gesù e gli impedisce di riconoscere la forza del Vangelo,
riconoscendo le nostre debolezze e mancanze, ma confidando nella forza che ci dà la fede in Gesù
e desiderando rispondere agli appelli di papa Francesco, che sta rafforzando i processi di consultazione nella Chiesa,
dopo aver pregato lo Spirito Santo,
seguendo Gesù e facendo memoria dello spirito del Vaticano II e del Patto delle Catacombe,
ci impegniamo
a lavorare per proseguire il rinnovamento della nostra Chiesa, affinché sia testimone dello Spirito di Gesù e della forza del Vangelo e accolga le sfide del nostro tempo;
a contribuire a riorientare il nostro mondo, dando voce ai poveri e a agli emarginati, affinché possa diventare un mondo di pace, giustizia e solidarietà, un mondo che rispetta il pianeta come nostra casa comune, che permette ad ogni persona di fiorire nella sua unicità e approfondire il valore accordato alla sua umanità.
1.1 PACE E GUERRA
consapevoli
dell'attuale proliferazione di guerre e atti di violenza;
del deteriorarsi delle relazioni internazionali e dei segnali di una nuova guerra fredda;
della corsa al riarmo, specialmente nucleare;
dei conflitti nati dai fondamentalismi religiosi e in particolare dei conflitti nel Medio Oriente;
incoraggiati
da una crescente coscienza dell'uguaglianza, la solidarietà e l'interconnessione di tutti gli esseri umani;
ci impegniamo
a condannare inequivocabilmente ogni azione di guerra;
a promuovere la nonviolenza attiva, globalmente e localmente, nelle nostre società;
a insistere affinché la chiesa cattolica ratifichi e promuova le convenzioni internazionali sui diritti umani (Dichiarazione Universale, Convenzione Europea, ecc.).
1.2 GIUSTIZIA SOCIALE ED ECONOMICA
consapevoli
della crescente disuguaglianza globale, della concentrazione della ricchezza nelle mani di gruppi sempre più ristretti di persone;
delle pratiche e dei sistemi economici, globali e locali, come il capitalismo neoliberista, che indifferenti ai valori etici e ai diritti umani impoveriscono grandi masse di persone e degradano e distruggono l'ambiente e il pianeta;
delle posizioni, pratiche e atteggiamenti contrari al Vangelo presenti in molte strutture ecclesiali, che ignorano i diritti umani e lo spirito di povertà insegnato da Gesù;
incoraggiati
dalla nuova direzione che papa Francesco sta dando alla Chiesa;
ci impegniamo
ad operare attivamente per affrontare i problemi socio-economici alla luce del Vangelo non solo con l'azione individuale e caritativa, ma cercando di analizzare, capire e trasformare le strutture e i sistemi oppressivi e ingiusti;
a promuovere il “nuovo modello di sviluppo” menzionato esplicitamente da papa Francesco nella Laudato Sii, nel senso di un genuino ed integrale sviluppo umano interconnesso con la pace e con la giustizia ecologica;
a operare con tutte le altre Chiese cristiane e con tutte le altre religioni per promuovere localmente e globalmente una pace fondata sulla giustizia;
a lavorare per la trasformazione della nostra Chiesa in una chiesa povera, per i poveri e dei poveri.
1.3 AMBIENTE E SOSTENIBILITA'
consapevoli
della necessità urgente di costruire una società capace di sostenibilità ambientale globale;
della sensibilità ancora insufficiente circa le cause sociali ed economiche della crisi ambientale;
della frammentarietà delle iniziative educative e culturali su questi problemi;
incoraggiati
dalla crescente consapevolezza circa la crisi ambientale tra i popoli della Terra
da una nuova sensibilità dei cristiani sul prendersi cura della nostra “casa comune”;
ci impegniamo
a praticare uno stile di vita sobrio, semplice e responsabile;
a contribuire spiritualmente, eticamente e concretamente alla costruzione di una società che rispetta e salvaguarda il creato;
a partecipare a progetti e organizzazioni che promuovono la sostenibilità ambientale e sociale.
1.4 GENERE, SESSUALITA' E FAMIGLIA
consapevoli
della domanda di uguaglianza tra uomini e donne e dei progressi fatti in questo senso, pur nel prevalere ancora del domino patriarcale sulle donne in molte società e in molte forme;
della necessità di riconoscere i diritti delle persone LGBTQI sia nella società che nella Chiesa;
dell'emarginazione, che contraddice il messaggio di amore del Vangelo, delle persone divorziate e risposate nella Chiesa;
della diversità delle strutture familiari (poligamia, famiglie monoparentali, famiglie estese...) nelle diverse culture del mondo, mentre il modello normativo della Chiesa concepisce la famiglia solo come una coppia composta da un uomo e una donna sposati per tutta la vita e con figli;
incoraggiati
dal crescente attivismo a sostegno delle persone emarginate nella società e nella Chiesa;
dalla crescente visibilità e accettazione sociale delle persone LGBTQI e dalla rete interculturale mondiale che hanno sviluppato;
dal lavoro di teologi progressisti e attivisti dei diritti umani;
ci impegniamo
a far conoscere le esperienze di coloro le cui voci sono state spesso inascoltate, specialmente dalla Chiesa: le voci delle donne, delle persone LGBTQI, delle persone divorziate e risposate;
a condividere queste esperienze con i membri della nostra Chiesa, affinché queste persone emarginate e rifiutate trovino empatia e comprensione;
a lavorare per la decriminalizzazione dell'omosessualità in tutti gli stati e per l'abolizione di ogni forma di discriminazione legale e sociale;
a fare pressione affinché I cambiamenti nella società si riflettano in cambiamenti nelle legislazioni circa il genere, la sessualità, le strutture matrimoniali e familiari, per renderle più inclusive di tutto il popolo di Dio.
2.1 MINISTERI E UGUAGLIANZA DI GENERE
consapevoli
che ogni persona, indipendentemente dal genere, è immagine di Dio, e che tutti i membri battezzati della Chiesa dovrebbero avere voce nel suo governo;
incoraggiati
dai crescenti appelli per un ministero rinnovato delle donne al servizio della nostra Chiesa e dei bisogni del popolo di Dio;
ci impegniamo
a sviluppare la visione di una costituzione della Chiesa basata sui diritti umani e su valori democratici come partecipazione dal basso alle decisioni, separazione dei poteri, procedure appropriate;
a lavorare per un rinnovamento dei ministeri, basato sull'insegnamento del Vangelo che tutti i doni e le vocazioni ci sono dati dallo Spirito, e che le donne sono ugualmente chiamate alla partecipazione piena a tutti i ministeri;
a chiedere per adesso almeno che le donne siano riammesse al diaconato.
2.2 COMUNITA' ECCLESIALI DI BASE
consapevoli
dei processi di secolarizzazione nel mondo moderno;
dell'appello rivolto da papa Francesco a tutti i fedeli affinché si impegnino nella missione evangelica della Chiesa;
del bisogno di sostituire il modello di chiesa, attualmente organizzata come una piramide gerarchica;
incoraggiati
dal numero crescente di laici impegnati in tutto il mondo nella costruzione di una chiesa più orizzontale e inclusiva;
dalle crescenti relazioni di dialogo e amicizia tra cristiani delle altre confessioni e con le altre religioni;
ci impegniamo
a costruire una chiesa che riconosce le comunità ecclesiali di base come modello fondamentale dell'essere chiesa;
a mettere al centro delle nostre comunità l'azione per la giustizia, la pace e l'integrità del creato;
a chiedere pubblicamente perdono come chiesa a tutti coloro che chiedono di essere riconosciuti come membri del popolo di Dio ma sono emarginati, esclusi e feriti dalle nostre dottrine e pratiche;
a lavorare attivamente per il dialogo, l'azione concreta e l'amicizia con le altre confessioni cristiane e con le altre religioni.
2.3 DIALOGO NELLA CHIESA E CON IL MONDO
consapevoli
del crescente pluralismo e diversità in molte società contemporanee, spesso accompagnato da reciproca ignoranza e ostilità tra le diverse religioni e componenti della società;
incoraggiati
dalle risorse spirituali e dalle qualità umane delle persone di religioni o persuasioni diverse;
ci impegniamo
a riconoscere e proclamare l'uguale dignità di ogni essere umano;
a sviluppare sistemi educativi che accolgono e valorizzano la diversità e la pluralità;
a promuovere lo svilupparsi di una teologia aperta e accessibile;
a iniziare e sviluppare una struttura istituzionale per il dialogo all'interno della Chiesa tra i laici e il clero, a livello diocesano, nazionale e continentale e del Vaticano;
a promuovere e creare spazi dove persone di diverse religioni, sistemi di pensiero e visioni del mondo possano incontrarsi e lavorare insieme.
2.4 CHIESA DEI POVERI
consapevoli
delle relazioni spesso strette e collaborative della Chiesa con i ricchi e potenti della società globale, attraverso membri della gerarchia, congregazioni religiose e laici influenti nella società, nella politica e nell'economia;
incoraggiati
dalla domanda crescente, fra i popoli di tutto il mondo, di una vita con dignità e di una società più giusta;
dalla “speciale attenzione pastorale” per i popoli indigeni, i rifugiati, i dislocati, i migranti e le loro famiglie, le donne e le bambine, i giovani, così come per l'ecologia;
ci impegniamo
nella chiesa, a promuovere attivamente l'appello di papa Francesco ad essere una chiesa povera per I poveri;
a ricordare e a tenere vive iniziative e movimenti per il cambiamento e il rinnovamento della Chiesa, come il Concilio Vaticano II, il patto delle Catacombe, la teologia della liberazione e la teologia femminista, per una memoria che libera dall'idea che tutto deve rimanere come è sempre stato e che niente può cambiare;
a fare alleanze con tutte le persone di buona volontà, con i movimenti popolari sociali e politici, nella lotta per la liberazione di tutta l'umanità e per un sistema globale più giusto.
Un'altra chiesa per un altro mondo è possibile!
Tornati nei nostri paesi, faremo conoscere questi nostri impegni alle nostre comunità, associazioni, parrocchie; chiederemo che ci sostengano con le loro preghiere e che si uniscano a noi nell'attuazione di questi impegni.
Roma, 22 novembre 2015
Council 50’ was initiated by the European Network Church on the Move (EN-RE) and the International Movement We Are Church (IMWAC) and benefits from the contributions, participation and support of members of the following networks and associations: American Catholic Council, Amerindia, Asociación de Teólogos Juan XXIII, Australian Coalition for Church Renewal, Católicas pelo Direito de Decidir, Center for Asia Peace and Solidarity (CAPS), Comunita’ Cristiane di Base Italiane/Italian Grassroot Communities, Coordination of European Base Communities, Corpus, Ecumenical Association Third World Theologian (EATWOT), European Forum of LGBT Christian Groups, Federacion latinoamericana para la renovacion de los ministerios, International federation for a renewed Catholic Ministry, Institute for Theology and Politics, Kairós/Nós Também Somos Igreja – Brasil, Marienburgvereniging, Movimiento Fé y Politica, Brasil, Pax Romana, Réseau des Anciens Jecistes d’Afrique, Rede brasileira de grupos catolicos LGBT, Redes Cristianas, Servicio de Articulación de las Comunidades Eclesiales de Base de América Latina, Vision of Faithful People, Netherlands, We Are All Church, South Africa, The Wijngaards Institute for Catholic Research, Women's Ordination
Worldwide (WOW) & World Forum Theology and Liberation.
Signatories to the COUNCIL 50 Declaration
Initial signatories, in their individual capacities, as at 8 December 2015
Asia
R Alphonso rachaelalphonso@gmail.com India
Satyashodak, a feminist collective in Mumbai
Allwyn D'Silva blaseallwyn97@rediffmail.com India
Secretary, Climate Change Desk, Federation of Asian Bishops' Conferences
Paul Hwang ca_paul2004@yahoo.co.kr South Korea
Director, Center for Asia Peace and Solidarity (Woori Theology Institute);
Chair Theolgical committee, Pax Romana – ICMICA; Asian Lay Leader Forum (ALL)
Africa
Nontando Hadebe noehadebe@gmail.com Zimbabwe/South Africa
St Augustine College, Johannesburg; We Are All Church South Africa (WAACSA)
Douglas Irvine dmirvine@mweb.co.za South Africa
We Are All Church, South Africa (WAACSA); IMWAC
Germaine Lipeb germainelipeb@yahoo.fr Cameroon
Réseau des Anciens Jecistes d’Afrique (RAJA)
Georges Obolo obogeor@yahoo.fr Gabon
Réseau des Anciens Jecistes d’Afrique (RAJA)
Europe
François Becker frbecker@orange.fr France
Secretary General, European Network Church on the Move
Vittorio Bellavite vittorio.bellavite@fastwebnet.it Italy
Noi Siamo Chiesa
Miriam Duignan m_duignan@hotmail.com United Kingdom
Wijngaards Institute for Catholic Research ; & Women's Ordination Worldwide
Michel Fressoz fressoz@free.fr France
CIME (Chrétiens Ici Maintenant Ensemble) Montpellier
Hursi Godefroy h.lilygodefroy@grali.eu France
Parvis (France)
Raymond Godefroy raymondgodefroy@grali.eu France
Parvis G3i
Sigrid Grabmeier grabmeier@wir-sind-kirche.de Germany
Chair, IMWAC (International Movement We are Church
Fernand Jehl jehl-ring-aubure@wanadoo.fr France
Groupe Jonas, Représentant le Réseau européen Eglises et Libertés
au Conseil de l’Europe
Marie-Anne Jehl maf.jehl@orange.fr France
Fédération des Réseaux du Parvis (France), membre du Réseau Européen
Eglises et Libertés et de IMWAC
Enric Vilà i Lanao evilal@pangea.org Spain
EF LGBT (European Forum of LGBT Christian Groups)
Raquel Mallavibarenna rmallavi@ucm.es Spain
Corriente Somos Eglesia; Redes Cristianas; EN-RE European Network Church
on the Move
Marina Sartorio marina_slq@yahoo.it Switzerland
Dialoghi,  Lugano (Switzerland)
Ed Schreurs edhschreurs@gmail.com Netherlands
Dutch Catholic Reform Association Mariënburg; member, European Network
Church on the Move
Massimiliano Tosato massimiliano.tosato@tin.it Italy
Coordination of European Base Communities
Christian Weisner weisner@wir-sind-kirche.de Germany
Wir sind kirche (We Are Church)
Latin America
Isabel Felix belfelix7@gmail.com Brazil
CDD-BR – Católicas pelo Direito de Decidir
Socorro Martinez Maqueo martinezmaqueosocorro@gmail.com Mexico
Servicio de Articulación de las Comunidades Eclesiales de Base
de América Latina
Lula Ramires lularamires@terra.com.br Brazil
GAPD – Grupo de Ação Pastoral da Diversidade, Brazil (LGBT Catholic Group)
Daniel Seidel danielseideldf@gmail.com Brazil
Movimento Fé e Política (Faith and Politics Movement)
Edson G. P. O. Silva egpos@uol.com.br Brazil
CLASP – Conselho do Laicato da Arquidiocese de São Paulo
(Sao Paulo Archdiocesan Lay Board)
North America
Women's Ordination Worldwide
Jamie L. Manson jamie.manson@gmail.com USA
Columnist & books editor, National Catholic Reporter



Sabato 19 Dicembre,2015 Ore: 19:27
 
 
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